Puntotreporte è il sito che parla
della possibile chiusura degli stabilimenti FIAT di Termini Imerese ed
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Lentamente muore chi diventa schiavo
dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non
conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia
incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde
quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
Pablo Neruda
.:[Ringraziamenti]:.
Grazie a tutti coloro che si stanno
adoperando per arricchire i contenuti di questo sito con notizie, foto
e documenti.
Articoli
E la protesta corre anche sul sito web Puntotreporte «Se
serve, occuperò lo stabilimento con mio marito»
L’indirizzo Internet è
http://digilander.libero.it/puntotreporte.
Punto-tre-porte come il modello che si costruisce a Termini Imerese. E’ un
sito con le ultime notizie sulla protesta dei dipendenti Fiat, i link
utili, ma soprattutto un forum dove ognuno può dire come la pensa. Elio lo
usa per annunciare la nascita del Fiat Social Forum, presentato ieri.
Luigia Bolone per avvertire che sarà con suo marito «ad occupare la
fabbrica se, come credo, sarà necessario». C’è l’invito di un anonimo:
«Vincerete se sarete uniti. Il nemico di questa vostra battaglia è il
tempo. La gente, inevitabilmente, si stancherà... Soprattutto siate
affiatati con i vostri sindacalisti...», scrive. C’è lo scetticismo di
Alberto di Verona («Austria, Unione Europea): «Qual è il senso di impedire
l’uscita delle auto dallo stabilimento? Gli scioperi dovrebbero farli solo
i dipendenti di aziende Fiat che producono un utile per creare un danno
all’azienda e per sostenere la vertenza». Tanti sfoghi, molti appelli,
alcuni consigli, qualche dubbio: la protesta Fiat corre anche via
Internet.
E’ tutta opera di Salvo Vitale, 29 anni, di Termini Imerese, che ha creato
un sito web, perché era «un modo per dare un contributo» a una lotta che
lo tocca da vicino. La Fiat non è solo il posto di lavoro di papà Giovan
Battista, 55 anni, 32 spesi a lavorare per il gruppo torinese, prima come
operaio a Torino, poi in Sicilia, dove grazie a un corso di formazione
interno è stato «promosso» impiegato nel reparto verniciatura. Negli occhi
Salvo ha «le tute da ginnastica con il logo aziendale, che io e mio
fratello Stefano abbiamo da quando eravamo piccoli e giocavamo a
pallacanestro con la squadra dei figli dei dipendenti nel centro sportivo
Fiat», «i modellini» regalati ai figli dei dipendenti ogni volta che c’era
il lancio di una nuova automobile, le gite aziendali, le feste di Natale.
«Da ragazzini aspettavamo sempre il numero di dicembre dell’Illustrato
Fiat, il magazine interno, per sapere quali regali l’azienda avrebbe dato
ai figli dei lavoratori. Forse può sembrare un film di Fantozzi, ma sono
cose che non si possono dimenticare: la Fiat è un pezzo della nostra
vita».
Il sito? Salvo ha fatto tutto da solo, in circa 7 ore di lavoro, con il
desk top di casa, dove il modem è analogico e funziona solo a 56 k, ma c’è
la linea Isdn. L’informatica è la sua passione, che ha trasformato in un
lavoro: si occupa di formazione in questo settore, collabora con
un’azienda romana, un co.co.co insomma. Ma continua a studiare (sesto anno
fuoricorso a Ingegneria, con 20 esami dati su 29) e a vivere in famiglia,
perché «è più economico e più comodo» e la mamma Lucrezia (53 anni,
insegnante alle elementari) «cucina bene». Come fa anche il fratello
Stefano, 26 anni, laureato in Legge, che fa pratica nello studio di un
avvocato.
Nei giorni scorsi sono scesi tutti in strada a manifestare, insieme ai
lavoratori Fiat, alle mogli, ai figli, agli studenti. «Una cosa mai vista
a Termini - racconta Salvo - Siamo tutti mobilitati: professionisti,
commercianti, ragazzi, frati francescani. Se chiude la Fiat è una
catastrofe, un effetto domino per la città».