Questo pacifico esemplare, tra i più diffusi nei nostri acquari a causa dei brillanti colori e dell'estrema facilità di riproduzione, va dai 3-4 cm per il maschio e fino a 6 cm per la femmina. Ha un'attesa di vita di 9 anni. La particolarità più evidente è proprio la pinna caudale del maschio che appare molto sviluppata e colorata. Le femmine, invece, hanno colori meno apparenti e che possono variare da oliva a rosso.
La temperatura ottimale per questi pesci si aggira tra i 24 e i 26°, ma la facilità del loro allevamento consiste anche nel sapersi adattare anche ad altre condizioni.
Anche per quanto riguarda l'alimentazione sanno facilmente adattarsi a condizioni diverse: mangime secco in scaglie o in granuli o vivo somministrato in piccole quantità e più volte al giorno.
Possono riprodursi già dopo sei mesi e dopo un solo accoppiamento le femmine continuano a partorire un centinaio di piccoli ogni 6-12 settimane dando vita a 20-30 esemplari di cui una piccola percentuale riesce a sopravvivere e, se siete bravi a non farli divorare, a diventare in pochi mesi farvi diventare addirittura nonni. La riproduzione avviene in maniera vivipara, quindi i pesci nascono direttamente dal ventre della madre, quindi è bene tenere le femmine gravide in vasche separate e ricche di vegetazione in modo che i piccoli possano sfuggire alla voracità degli altri ospiti dell'acquario ed anche della madre stessa, che in quanto a spirito materno lascia un po' a desiderare nascondendosi tra le piante (serve una vegetazione piuttosto alta perché questi pesci vivono nella parte alta dell'acquario). Sono detti "ovovivipari" in quanto, a differenza degli organismi vivipari veri e propri (come i mammiferi) i piccoli si nutrono delle sostanze nutritive contenute dell'uovo: nessun nutrimento viene passato dalla madre al figlio.
Generalmente la gestazione dura da 22 a 35 giorni, a seconda della temperatura e, sul ventre ingrossato della futura mamma, a stomaco vuoto, si può intravedere una macchia più scura..
Gli avannotti non sono esigenti per quanto riguarda la loro alimentazione e, quindi, va bene il mangime secco finemente triturato. E' chiaro che se volete vederli crescere più rapidamente andrebbero usate larve di artemia.
Abitano il fondo dell'acquario dove svolgono l'importante ruolo di spazzini cibandosi dei resti di cibo che sul fondo si depositano e, così, mantengono basso il livello dei nitriti. E' importante avere un fondale costituito da sabbia silicea di piccola taglia perché questi pesci sono abituati a sollevarla per trovare il cibo e se invece fosse costituita da sabbia grossa o pietroline potrebbero rovinarsi i delicati barbigli con cui operano.
Svolgendo la loro interminabile funzione di spazzini, mangiano, senza problemi, ogni sorta di cibo, ma nel periodo riproduttivo (difficile da vedere in quanto già il riconoscimento dei sessi è un lavoro poco possibile, poi si ritiene che molti di loro siano sterili), aiuta somministrargli Tubifex e cibi secchi in scaglie utilizzato di solito per pesci marini (per questo è meglio somministrarglieli di notte, in modo tale che le scaglie arrivino con sicurezza sul fondo, senza essere mangiate prima dagli altri pesci).In questo caso i maschi potrebbero cominciare a corteggiare la femmina, che si sarà a sua volta riempita di uova. Il corteggiamento consiste in dolci tocchi con i barbigli da parte dei maschi alla femmina e dalla perpetua vicinanza ad essa. Durante la riproduzione la femmina succhierà con i barbigli il liquido seminale dai maschi e depone le uova fecondate al suo interno, attaccandole a piante o al vetro della vasca. Dopo circa 28-36 ore queste schiudono, liberando i piccoli, che cominceranno subito a cercare il cibo tra i sassolini.
E' indubbiamente uno dei più affascinanti pesci che possiate trovare per il vostro acquario tropicale. Ha una vasta gamma di colori che vanno dal blu violaceo ai rossi sfumati di verde azzurro e di viola con macchie verdi. Pinne rosse, verdi, azzurri con orli sfumati in diverse gradazioni. La lunghezza delle pinne gli dona delle appendici fluttuanti bellissime. Tale bellezza, però, si accompagna a un carattere fortemente aggressivo e, per questo, non vanno tenuti due esemplari maschi nella stessa vasca poiché finirebbero per uccidersi. Può vivere fino a 4 anni.
Per esperienza personale vi consiglio di non lasciare questi esemplari neanche a stretto contatto con la femmina poiché amano la loro libertà. Quindi: nello stesso acquario possono essere tenuti tranquillamente con esemplari di sesso opposto ma non troppo vicini (es. sala parto).
Amano nuotare nella parte alta dell'acquario, specie se ci sono piante dove di solito le femmine si nascondono per evitare le pressanti attenzioni del loro compagno. Non necessitano di acquari enormi (sufficienti 30-40 litri). Mangiano tranquillamente cibo secco o vivo (che preferiscono) ma in piccole scaglie; per l'accoppiamento si consigliano Chironomus e Tubifex..
Il pH dovrebbe essere di 6.8 e la durezza di 8 dH. Alcuni specialisti raccomandano 50% di acqua distillata e 50% di acqua corrente. La temperatura ideale è di 26.5°C comunque si adattano tra i 26 e i 29°C. Filtraggio e aerazione poco potenti, in modo che la superficie dell'acqua non sia agitata per ricordare le acque da cui originano. Sarebbe ideale filtrare e aerare in modo intermittente.
Il maschio appena introdotto in vasca comincia la produzione del caratteristico nido di bollicine d'aria cementate con un velo di muco che attaccherà alla vegetazione galleggiante o ad un angolo dell'acquario. Sotto il nido, del diametro di 10 cm e 2 cm di spessore, la femmina depone le uova, subito fecondate (i riproduttori si stringono uno intorno all’altro, in modo tale da deporre e fecondare le uova contemporaneamente) dal maschio che le deposita delicatamente nel nido trasportandole con la bocca. Dopo aver depositato circa 200 uova, è solo il maschio che se ne preoccupa, cacciando la femmina e difendendo il nido. Le uova si schiudono dopo 30-40 ore e dopo 2 giorni i piccoli si aggireranno in cerca di cibo.
E' un pesce che non esiste in natura poiché è il risultato di lunghe selezioni dei poecilia. Ha un corpo completamente nero velluto, ma spesso si trovano anche maculati bianchi. Vive in acqua leggermente salata o molto dura. Mancia vegetali come spinaci cotti e lattuga....
Tranquillo, pacifico, timido, convive con pesci non aggressivi. Sa nuotare anche all'indietro. Ha un corpo argenteo attraversato da strisce verticali nere o grigie; occhi rossi e pinne impari altissime; caudale molto falcata
La riproduzione è abbastanza difficile da ottenere negli acquari domestici poiché occorrono acquari molto spaziosi, temperature elevate (25-30°) e assoluta tranquillità. Ogni rumore, luce o movimento brusco lo spaventerebbe e i genitori finirebbero per mangiare le uova. Quando si forma una coppia, è per sempre, così se uno dei due muore, l'altro non si accoppia più. Le uova vengono depositate su una superficie liscia che i genitori puliscono bene prima della deposizione Al momento della schiusa padre e madre aiutano la nascita dei figli lacerando gli involucri.
Fra i Pterophyllum l'heimekei, se disturbato, ha l'abitudine di far udire un rumore simile ad un brontolio.
Amano il cibo vivo e, per questo, è bene comprare esemplari abituati a mangiare anche cibo secco.
Tra i poecilidi più grandi i porta spada si chiamano così per la pinna caudale del maschio. Nuotano in ogni parte dell'acquario; è un pesce pacifico, vivace e socievole e, nel gruppo, solo un maschio ha funzione dominante. Vive 3-4 anni. Non ha particolari esigenze alimentari, ma sono felici se qualche volta possono mangiare qualcosa di vegetale. Le vasche in cui vanno allevati dovrebbero essere di almeno 100 litri, durezza 6 e Ph 6.5-6.7 e temperatura intorno ai 28°C. Sono ovivipari e si riproducono facilmente e sono anche abbastanza prolifici partorendo una volta al mese (34 giorni di gestazione) da 50 a 200 piccoli che vanno subito separati dai genitori poiché tendono a mangiare la propria prole. Per questo è bene allestire una parte dell'acquario con folta vegetazione nella quale i piccoli possono nascondersi
Il Platy è un animale estremamente rustico
e poco esigente.
Originario delle acque del Guatemala e del Messico, si presenta
con diverse forme cromatiche, delle quali, sicuramente, la più
apprezzata è la rossa; non mancano varietà
dalle pinne a velo e dai colori molto differenti.
Come tutti i Pecilidi, i maschi hanno un organo detto “gonopodio”,
che permette di fecondare la femmine. Queste ultime, in genere
più grandi, partoriscono ogni 20/25 giorni dai 20 ai 40
avannotti in base alle dimensioni della madre.
E’ uno fra i classici pesci per gli acquari
di comunità, adatto al principiante; non ha esigenze particolari
per quanto riguarda i valori biochimici dell’acqua ed è,
con il suo sgargiante colore rosso, sicuramente una nota di richiamo
in acquario, in particolare se ricco di piante.
Assume qualunque cibo commerciale con estremo gradimento, sebbene
sia preferibile non far mancare dalla sua dieta i vegetali, come
zucchine o spinaci bolliti.
