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ODG CPF su centrali

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Il Comitato Politico Federale di Bologna del 18 febbraio 2003 in ordine alle deliberazioni della Giunta Regionale in materia energetica

Valutando positivamente 

  • la scelta della Provincia di Bologna di adottare un proprio piano energetico che non prevede nuove centrali termoelettriche di grande dimensioni
  • la posizione dell' Unione delle Province E.R. di chiedere una sostanziale revisione delle decisioni regionali sia sulla costituzione di una Agenzia centralizzata regionale che sulle modalitą di autorizzazione di nuove centrali, chiedendo che queste siano subordinate alla verifica della capacitą di rispondere al fabbisogno elettrico da parte di decise politiche di risparmio, di uso delle fonti alternative e rinnovabili, di una estesa rete di piccoli impianti di cogenerazione.

Premettendo che comunque ogni autorizzazione di nuovi impianti di media o grande dimensione debba essere subordinata all' esito di referendum delle popolazioni interessate

Chiede che sia respinta una assurda impostazione che ricerca l' autosufficienza elettrica della regione aumentando a dismisura il deficit energetico e quindi la produzione locale di gas serra e di inquinanti.

Come va considerata irresponsabile una proiezione dei consumi che condannerebbe, se adottata da tutti i paesi sviluppati, il nostro pianeta a una modifica irreversibile del clima su condizioni insostenibili.

La scelta del PRC per una OPZIONE ZERO e' una posizione responsabile, che permette una riduzione effettiva delle dipendenze energetiche, compresa quella elettrica, basata su una molteplicitą di interventi di risparmio e di riconversione . Una scelta che non solo assume i vincoli modesti del protocollo di KYOTO, ma induce politiche di miglioramento della qualitą ambientale coordinando le soluzioni tecniche energetiche con le politiche sulla mobilitą e le politiche urbanistiche su insediamenti e servizi.

Il PRC chiede a tutti i compagni che lo rappresentano nelle istituzioni di proporre deliberazioni mirate

  • alla messa in campo di politiche energetiche ambientalmente qualificate;
  • a modificare indirizzi adottati o in via di attuazione non congrui con questi obiettivi;
  • a sancire l' impegno a rispettare gli esiti referendari su singole decisioni fortemente lesive della qualitą ambientale e della salute;

a tutte le strutture di operare per una mobilitazione dell' opinione pubblica e una organizzazione di questa in comitati che ci permetta di vincere battaglie fondamentali, respingendo una offensiva iper liberista e anti ambientale che ha per perno il governo in carica ma che trova purtroppo complicitą anche nella sinistra.

Ritiene infine che la modifica sostanziale del Piano Energetico Regionale, della proposta di legge sulla nuove competenze e della delibera di giunta che fissa i criteri per nuove centrali abbia carattere dirimente sugli obiettivi di riorientamento programmatico approvati dal nostro partito. 

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Aggiornato il: 02 marzo 2003

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