La scelta:
Per prima cosa ho ordinato il catalogo della BCA Demco Kit di Milano
e ho studiato le possibilità offerte.
La prima cosa che ho notato è stata che la BCA era concessionaria
di una serie di progetti statunitensi e pertanto ho iniziato una ricerca
su Internet che è durata circa un mese, in quanto
le possibilità offerte erano moltissime: consiglio chi volesse effettuare
una ricerca di partire da "The
Mother of all maritime links",dove è possibile trovare
veramente di tutto.
I criteri adottati per scegliere la barca sono stati i seguenti:
L'acquisto del Progetto:
Ho ordinato il pacchetto comprendente il progetto
e le videocassette, al prezzo di 69$ + 35$ per la conversione dei video
in PAL (!!!!) + 15 $ di spese di spedizione.
Dopo circa 1 mese è arrivato il pacco, che ho dovuto sdoganare a
Fiumicino, pagando l'8% di dazio sul totale di 119$ e quindi il 20% di
IVA sul tutto, per una spesa complessiva di poco più di 250.000
lire.
Lo studio del Progetto
Lo studio è tuttora in corso,
in quanto si tratta di tradurre dall'inglese dei termini di uso poco comune,
che sto comunque raccogliendo in un Glossario di
termini nautici e tecnici. Ho visionato il video per intero una prima volta
ed è molto soddisfacente: estremamente dettagliato e con un inglese
abbastanza comprensibile (considerato che sono Americani!); sicuramente
va rivisto a spezzoni di circa 15 minuti dopo aver appreso alla perfezione
il Progetto (costituito da un manuale di 45 pagine formato A4, comprendente
27 disegni).
L'iscrizione alla lista dei costruttori
Nel frattempo mi sono iscritto su internet
ad una lista
di costruttori di questo tipo di barca, dove diverse persone (tutte
negli Stati Uniti) raccontano e si scambiano le loro esperienze; due giorni
dopo mi è arrivata una E-mail da uno di loro incaricato di darmi
il benvenuto e di aiutarmi con consigli e suggerimenti che si stanno rivelando
preziosi.
Il sito è molto carino, con molte foto della barca nelle varie
fasi di realizzazione.
Le attività preliminari
La prima delle attività preliminari è CONOSCERE A MENADITO
IL PROGETTO; questo può anche sembrare ovvio ma è sempre
bene ripeterlo. Conoscere il progetto non vuol dire non avere alcun dubbio
(semmai il contrario!), ma avere chiaro il significato e il posizionamento
di ogni singolo pezzo ed avere individuato un elenco delle cose non
chiare, con il quale contattare o la hot-line del Progettista oppure
il sito dei costruttori, dove c'è sempre qualcuno disposto a dare
una mano.
L'altra attività importante e che influisce sul tempo complessivo
della costruzione è la preparazione del luogo di lavoro.
Chiunque abbia un garage e viva in una famiglia di 4 o più persone
sa bene che tra avere un garage di una certa dimensione ed averlo
disponibile come luogo di lavoro (continuando ad adoperarlo anche per altri
usi) corre una notevole differenza!
D'altra parte, anche se si ha la disponibilità di un altro luogo,
poter lavorare sotto casa (e conseguentemente sfruttare anche piccoli ritagli
di tempo) presenta indiscutibili vantaggi sia per la comodità, sia
per il tempo complessivo di realizzazione.
Personalmente, è da circa un mese che sto effettuando le seguenti
operazioni:
La divisione deve essere in ottavi di pollice e si deve poter stimare
il sedicesimo di pollice: per maggior sicurezza conviene farsi una
tabellina con tutte le misure da riportare sul legno (sono circa una cinquantina),
quindi, dopo averle disegnate e prima di tagliare, effettuare una verifica
con il metro e le squadre in unità metriche, queste ultime sicuramente
più precise di quelle fatte come detto sopra.
Gli attrezzi e i materiali
Dato per scontato che tutti possiedano un trapano ed un portapacchi
per la macchina (meglio le due barre portatutto per tavole lunghe
fino a 4,5 metri), gli attrezzi occorrenti sono: un avvitatore/svitatore
elettrico, (costo da 35 a 60mila lire), una sega circolare(160-250), un
seghetto alternativo(70-120), una levigatrice (80-120).
Un discorso particolare e delicato riguarda i materiali, cioè il legno, per due motivi fondamentali:
1) Negli USA il legno è un materiale da costruzioni edili
(fino a 4 piani fanno tutto di legno), con una serie di classificazioni
e standard non usate in Italia; per esempio nel progetto si afferma che
non è strettamente necessario usare compensato (plywood) marino
(marine grade) ma va bene anche il tipo ACX (un paio dei costruttori contattati
tramite la lista indicata sopra usano questo tipo). Bene , ma l'ACX è
un tipo di compensato che deve rispondere a determinati standard definiti
dall'associazione americana dei costruttori edili in legno (assenza di
nodi, numero massimo di imperfezioni ammesse , etc)
Lo studio e la ricerca comparativa è tuttora in corso e l'esito
finale verrà illustrato nei successivi aggiornamenti di questo sito.
2) Il progetto è ottimizzato per avere i minori scarti
di legname possibile (e quindi i minori costi) sulle misure standard di
cui sopra: questo significa che non usare quelle misure comporta
o maggiori scarti (e costi) o ridisegnare i vari pezzi da tagliare, adattandoli
alle nuove misure, cosa non facile e sicuramente lunga.
In pratica, se uno trova del compensato marino a buon prezzo, ma in
fogli (per esempio) da 3,50 x 2,20 invece di quelli corrispondenti a 4'x8'
(1,22 x 2,44), deve farsi bene i conti prima di decidere cosa è
più conveniente acquistare!
Questo argomento, fondamentale per i tempi e (soprattutto) i costi di
costruzione, sarà ulteriormente approfondito in seguito.