Autocostruzione di una barca a vela

Questa pagina è dedicata all'avvio della autocostruzione di LETIZIA, un "Pocket Yacht" di 6m in legno (visibile nel seguito di questa pagina). Spero che la cronistoria delle attività, periodicamente aggiornata, possa essere di un qualche aiuto a chi decida di intraprendere una attività simile.
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Lo studio del Progetto
La scelta
Caratteristiche principali
Le attività preliminari
L'acquisto del Progetto
Gli attrezzi e i materiali





L'iscrizione alla lista dei costruttori
Il sito del Progettista (in inglese)
Traduzione di termini nautici e tecnici

Il sito degli altri costruttori (ingl.)
Elenco siti di autocostruzione (ingl.)






La scelta:
Per prima cosa ho ordinato il catalogo della BCA Demco Kit di Milano e ho studiato le possibilità offerte.
La prima cosa che ho notato è stata che la BCA era concessionaria di una serie di progetti statunitensi e pertanto ho iniziato una ricerca su Internet che è durata circa un mese, in quanto le possibilità offerte erano moltissime: consiglio chi volesse effettuare una ricerca di partire da  "The Mother of all maritime links",dove è possibile trovare veramente di tutto.
I criteri adottati per scegliere la barca sono stati i seguenti:
 

 La barca che ha meglio risposto a tali requisiti  è stata il WEEKENDER II       della   Stevenson Projects (California), che inoltre fornisce su richiesta due videocassette di circa 3ore e mezzo dove sono mostrate tutte le operazioni di realizzazionedella barca. Nel loro sito Web è possibile avere un'anteprima del video abbastanza rappresentativa (ProjectCam).
Le caratteristiche principali sono: Da segnalare una analoga barca leggermente più grande, il VACATIONER, che non è stato scelto unicamente perchè non sarebbe stato possibile costruirlo dentro il mio garage.
 

L'acquisto del Progetto:
Ho ordinato il pacchetto comprendente il progetto e le videocassette, al prezzo di 69$ + 35$ per la conversione dei video in PAL (!!!!) + 15 $ di spese di spedizione.
Dopo circa 1 mese è arrivato il pacco, che ho dovuto sdoganare a Fiumicino, pagando l'8% di dazio sul totale di 119$ e quindi il 20% di IVA sul tutto, per una spesa complessiva di poco più di 250.000 lire.
 
 

Lo studio del Progetto
Lo studio è tuttora in corso, in quanto si tratta di tradurre dall'inglese dei termini di uso poco comune, che sto comunque raccogliendo in un Glossario di termini nautici e tecnici. Ho visionato il video per intero una prima volta ed è molto soddisfacente: estremamente dettagliato e con un inglese abbastanza comprensibile (considerato che sono Americani!); sicuramente va rivisto a spezzoni di circa 15 minuti dopo aver appreso alla perfezione il Progetto (costituito da un manuale di 45 pagine formato A4, comprendente 27 disegni).
 
 

L'iscrizione alla lista dei costruttori
Nel frattempo   mi sono iscritto su internet ad una lista di costruttori di questo tipo di barca, dove diverse persone (tutte negli Stati Uniti) raccontano e si scambiano le loro esperienze; due giorni dopo mi è arrivata una E-mail da uno di loro incaricato di darmi il benvenuto e di aiutarmi con consigli e suggerimenti che si stanno rivelando preziosi.
Il sito è molto carino, con molte foto della barca nelle varie fasi di realizzazione.
 
 

Le attività preliminari
La prima delle attività preliminari è CONOSCERE A MENADITO IL PROGETTO; questo può anche sembrare ovvio ma è sempre bene ripeterlo. Conoscere il progetto non vuol dire non avere alcun dubbio (semmai il contrario!), ma avere chiaro il significato e il posizionamento di ogni singolo pezzo ed avere individuato un elenco delle cose non chiare, con il quale contattare o la hot-line del Progettista oppure il sito dei costruttori, dove c'è sempre qualcuno disposto a dare una mano.
L'altra attività importante e che influisce sul tempo complessivo della costruzione è la preparazione del luogo di lavoro.
Chiunque abbia un garage e viva in una famiglia di 4 o più persone sa bene che tra  avere un garage di una certa dimensione ed averlo disponibile come luogo di lavoro (continuando ad adoperarlo anche per altri usi) corre una notevole differenza!
D'altra parte, anche se si ha la disponibilità di un altro luogo, poter lavorare sotto casa (e conseguentemente sfruttare anche piccoli ritagli di tempo) presenta indiscutibili vantaggi sia per la comodità, sia per il tempo complessivo di realizzazione.
Personalmente, è da circa un mese che sto effettuando le seguenti operazioni:

Poichè il progetto è in piedi e pollici, occorre munirsi di riga e squadrette con queste unità di misura; un modo semplice ed economico è quello di disegnarle in autocad (o altro), plottarle (anche portando il dischetto dove fanno questo servizio), quindi ritagliarle e incollarle su compensato o altro materiale.

La divisione deve essere in ottavi di pollice e si deve poter stimare il sedicesimo di  pollice: per maggior sicurezza conviene farsi una tabellina con tutte le misure da riportare sul legno (sono circa una cinquantina), quindi, dopo averle disegnate e prima di tagliare, effettuare una verifica con il metro e le squadre in unità metriche, queste ultime sicuramente più precise di quelle fatte come detto sopra.
 

Gli attrezzi e i materiali
 Dato per scontato che tutti possiedano un trapano ed un portapacchi per la macchina (meglio le due barre portatutto per tavole  lunghe fino a 4,5 metri), gli attrezzi occorrenti sono: un avvitatore/svitatore elettrico, (costo da 35 a 60mila lire), una sega circolare(160-250), un seghetto alternativo(70-120), una levigatrice (80-120).
 
 

Un discorso particolare e delicato riguarda i materiali, cioè il legno, per due motivi fondamentali:

1) Negli USA il legno è un materiale da costruzioni edili (fino a 4 piani fanno tutto di legno), con una serie di classificazioni e standard non usate in Italia; per esempio nel progetto si afferma che non è strettamente necessario usare compensato (plywood) marino (marine grade) ma va bene anche il tipo ACX (un paio dei costruttori contattati tramite la lista indicata sopra usano questo tipo). Bene , ma l'ACX è un tipo di compensato che deve rispondere a determinati standard definiti dall'associazione americana dei costruttori edili in legno (assenza di nodi, numero massimo di imperfezioni ammesse , etc)
Lo studio e la ricerca comparativa è tuttora in corso e l'esito finale verrà illustrato nei successivi aggiornamenti di questo sito.

2) Il progetto è ottimizzato per avere i minori scarti di legname possibile (e quindi i minori costi) sulle misure standard di cui sopra: questo significa che non usare quelle  misure comporta o maggiori scarti (e costi) o ridisegnare i vari pezzi da tagliare, adattandoli alle nuove  misure, cosa non facile e sicuramente lunga.
In pratica, se uno trova del compensato marino a buon prezzo, ma in fogli (per esempio) da 3,50 x 2,20 invece di quelli corrispondenti a 4'x8' (1,22 x 2,44), deve farsi bene i conti prima di decidere cosa è più conveniente acquistare!

Questo argomento, fondamentale per i tempi e (soprattutto) i costi di costruzione, sarà ulteriormente approfondito in seguito.
 


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