La situazione all'Istituto Professionale [e analoghi] In questo tipo si scuola l'insegnamento dell'algebra occupa una fetta rilevante dell'attività del biennio. Non perché questo sia richiesto dai programmi, che anzi nominano molti altri argomenti, ma perché la velocità media di apprendimento degli allievi è minima. Dovendo per necessità operare una scelta tra gli argomenti, quasi tutti i docenti decidono di insistere sull'algebra, che appare l'unico argomento irrinunciabile. E credo che non si possa biasimarli. E i risultati ? Ufficialmente buoni, nel senso che i bocciati non sono molti. Però negli ultimi anni sono stati introdotti meccanismi così validi per impedire la bocciatura, che questo parametro non è significativo. Andando a sondare la situazione a distanza di tempo, diciamo in terza, si scopre una realtà non altrettanto rosea. Al primo impatto si rimane disorientati, perché sembra che gli allievi
abbiano dimenticato tutto; dopo robusti richiami, ci si trova con una situazione
che si potrebbe riassumere in questo modo: un 20% se la cava bene con il calcolo,
un 50% ha qualche
abilità tecnica ma non sa motivare il suo operare e non sa stabilire se ciò
che fa è corretto, un 30% sbaglia tutto regolarmente e si estrania
completamente dalla materia. Le domande che ne vengono sono queste: |