Il miraggio della portaerei

 

Progetto Gagnotto  --  1936

 

Verso la fine del 1935 il peggiorare dei rapporti italo-britannici a causa della Guerra d'Etiopia mise lo Stato Maggiore di fronte alla necessità di garantire, nell'eventualità di un conflitto, la protezione aerea delle navi a fronte di una Marina, quella inglese, dotata di portaerei.

La necessità di mantenere tempi di realizzo piuttosto contenuti e la non eccessiva disponibilità di denaro, fecero optare per un progetto che prevedeva la modifica del transatlantico Roma, una delle quattro navi più grandi della Marina mercantile italiana, di cui era stato fatto uno studio per la sostituzione dell'apparato motore a turbine a vapore con uno più economico a ciclo diesel.

Dalla penna del colonnello del Genio navale Luigi Gagnotto scaturì il primo vero progetto per la realizzazione di una portaerei di elevato valore bellico.   Si sarebbe trattato di un'unità con due ponti sovrapposti, uno, quello inferiore, da utilizzarsi per l'involo degli aeromobili, l'altro, quello superiore, da utilizzarsi per gli atterraggi, come avveniva per le giapponesi Akagi e Kaga e per l'inglese Furious.

L'unità sarebbe stata in grado, dopo la sostituzione dell'apparato motore e mediante la modifica della carena, di raggiungere la ragguardevole velocità di 26 nodi, sufficiente per permetterle di operare senza problemi con il resto della flotta, cosa che non avvenne mai, ad esempio, per la francese Bearn, con i suoi 20 nodi scarsi ed un apparato motore fragile ed assetato.

La nave sarebbe stata in grado di portare un totale di 56 aerei, tutti ad ali ripiegabili, di cui 18 da bombardamento, 30 da caccia più 8 smontati, e sarebbero stati ricoverati nell'unica aviorimessa presente sotto il ponte di volo.   Sarebbero stati presenti due elevatori di grandi dimensioni per gli aerei più quattro di dimensioni inferiori per le bombe.   Inoltre nel ponte inferiore sarebbero state presenti due catapulte per facilitare il decollo degli aerei.

L'armamento antisilurante della nave consisteva in otto cannoni, in due complessi binati, da 120/50, mentre per quanto riguarda la contraerea ci si sarebbe affidati ad altrettanti cannoni da 100/47.   E' da ritenersi che nel caso il progetto si fosse concretizzato, sarebbero state aggiunte altre armi di calibro inferiore.

Per finire si può considerare come la protezione passiva sarebbe stata del tutto inesistente, priva di corazzatura e di compartimentazione aggiuntive rispetto a quelle originali della nave passeggeri, questo soprattutto a causa della velocità elevata da raggiungere.

 

Progetto "Gagnotto"

 

Dimensioni      235.4 x 29 x 7.5
Ponte di volo      162.5 x 29
Dislocamento in carico normale      25.630 tons
Potenza apparato motore      65.000 CV
Velocità massima      26 nodi
Armamento        8 x 120/50
         8 x 100/47 AA
Aerei      18 bombardamento
       30 caccia
         8 smontati

 

 

 

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