Regio Esercito

Carri Armati

Carro Armato L 35, L 35 L.F.

Carro armato veloce molto piccolo e leggero, scarsamente protetto, fu soprannominato "scatola di sardine" dai suoi stessi carristi.   Adatto all'utilizzo in montagna ed in Africa orientale, contro un nemico sprovvisto di mezzi corazzati, in Nord Africa si rivelò del tutto inadeguato e superato.

Carro Armato L 40, L 40 L.F.

Versione lanciafiamme del carro di cui sopra, aveva un carrello per il trasporto del combustibile infiammabile.

Carro Armato M 39

Primo carro armato moderno prodotto in Italia, non ebbe grande successo soprattutto a causa del cannone posizionato in casamatta.   Fu ben presto sostituito dal meglio riuscito M 40.

Carro Armato M 40

Fu, nelle sue varianti, il carro armato 'tipo' del Regio Esercito nella Seconda Guerra Mondiale.   Dette ottima prova in Africa, a parte alcuni difetti come la delicatezza del motore e la corazzatura che con il passare degli anni non si rivelò più all'altezza, tanto che era prassi comune, per quanto osteggiata dai comandi, aumentare la protezione con l'aggiunta di pezzi di cingolo o sacchetti di sabbia.   Un gran pregio risiedeva nell'ottimo cannone semiautomatico da 47 mm, estremamente affidabile e preciso.   

Carro Armato M 41

Evoluzione del precedente M 13/40, aveva un motore più potente ed alcune altre migliorie.   Anche questo carro fu molto diffuso ed operò su pressoché tutti i fronti che videro impegnato il Regio Esercito.

Carro Armato M 42

Ultima evoluzione del carro medio italiano, giunse piuttosto tardi al battesimo del fuoco, presentava molte migliorie rispetto ai precedenti, tra le quali un motore più prestante, una corazzatura lievemente aumentata e l'adozione di un nuovo cannone da 47 mm lungo 40 calibri.

Carro Armato P 40

Il P 40 rappresentò l'apice dello sforzo bellico italiano nel tentativo di adeguamento ai nuovi e potenti carri armati avversari.   Ispirato al T 34 russo, aveva una notevole corazzatura, il cui effetto era incrementato dall'adozione di lamiere inclinate, un motore potente e l'ottimo cannone da 75 mm adottato anche dal semovente M 75/34.   Non farà in tempo ad avere il battesimo del fuoco con il Regio Esercito, ma verrà utilizzato in numerosi esemplari dall'esercito tedesco che ne riconobbe le sue indubbie qualità.

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