Cristina Riva

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INDICE DI "LES
COEURS DE PK"


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LES COEURS DE PK - 05/06/2002
"Amore & Odio (seconda parte)"

D’altra parte, nonostante le loro spiccate differenze caratteriali e/o intellettuali, Serifa e Everett condividono la stessa testardaggine. Entrambi hanno la forza e il coraggio di ribellarsi a ciò che vedono come ingiustizie, anche se sanno che questo li porterà l’uno contro l’altra. Questa può sembrare una prova d’amore piuttosto fasulla nei confronti di entrambi, ma dimostra, senza dubbio alcuno, quanto in realtà essi tengano all’avvenire delle figlie Korinna e Juniper. Sia Serifa che Zardoz infatti sono profondamente affezionati alla prole, anche se in modi diversi. Everett, che ha avuto un’infanzia spensierata e felice, non dovendo temere di essere distratto dai suoi obblighi, vorrebbe che le due bambine andassero incontro a un destino simile al suo, un destino pedagogicamente più corretto. Serifa, d’altra parte, è stata cresciuta in modo opposto, e se appare sempre piuttosto fredda e severa nei confronti delle figlie (dov’era, lei, nel numero 17?), si presume che lo faccia non tanto per indifferenza, quanto piuttosto per troppo affetto. La parlamentare coroniana è essenzialmente una figura sofferta: possiamo vederla come la tiranna implacabile e dispotica o la doppiogiochista astuta, ma in realtà la sua personalità vira sempre verso la madre sofferente ma determinata. Del resto, secondo Everett, Serifa era una persona molto sensibile e dolce. Ciò ci lascia presumere che il dover dire addio alla famiglia non sia stato semplice, per lei. E a questo punto è in qualche modo ovvio che Serifa non abbia voluto costringere le sue figlie a una tale prova. Se entrambi i genitori erano piuttosto "scostanti" e le abituavano già da piccolissime a non avere sentimenti, Korinna e Juniper non sarebbero rimaste troppo ferite quando e se fossero riuscite a salire al governo.

La cosa tragica, che non ci aspetteremmo mai di leggere in un fumetto disneyano, è di come due persone profondamente innamorate l’uno dell’altra siano arrivate lentamente a odiarsi. Anzi, non si può nemmeno parlare di odio, quanto piuttosto di guerra. Quella tra Everett e Corona è una guerra, terribile come tutte le guerre. E i due coniugi si sono trovati su fronti opposti. A questo punto, nonostante il suo amore per Everett, Serifa sarebbe costretta a terminarlo, nel caso i due sposi si ritrovassero, o passerebbe per una disertrice: e in un governo come quello coroniano, la diserzione sembra essere già abbastanza temuta. Inoltre, Serifa, al contrario di Everett, è una persona "bigotta", rispettosa della legge, anche se la legge a volte è sbagliata. Vederla tradire Corona, nonostante i profondi sentimenti per l’amato, sarebbe impensabile. Anche se le conseguenze della sua cieca obbedienza alla legge del pianeta probabilmente la devasterebbero: infatti, a discapito di quanto possa sembrare, lei e Everett erano davvero innamorati, in principio, e se la parlamentare si trovasse costretta a condannare il marito a una fine per niente felice... be’, converrete con me che sarebbe la scelta più difficile della sua vita.

Everett, da parte sua, è anche lui una figura sofferente, proprio come quella della moglie, ma in un modo completamente diverso. Il suo animo è diviso in due parti: quella "coroniana" e quella "terrestre". Da una parte sa che ha fatto bene a evitare il triste destino delle figlie, dall’altra si rende anche conto che ha commesso una grave infrazione e che deve essere punito. Everett è lacerato tra l’amore per Serifa e la patria, e l’amore per le figlie e la libertà: in un certo senso, lui è l’Ugo Foscolo paperopolese, colui che si trova esiliato per le sue idee e malgrado rincorra i sogni della sua vita, soffre ancora per quello che si è lasciato alle spalle. Everett è l’esiliato per antonomasia, il pellegrino, l’incompreso. In questo caso, la sua sofferenza è ancora maggiore perchè non soltanto si ritrova in opposizione con la moglie, ma anche con Korinna e Juniper.

A questo proposito è bene spendere due parole sulle reazioni differenti delle sorelle Ducklair. Sembra piuttosto ovvio, che, tra le due, Korinna sia la "mente" e Juniper il "braccio". Korinna, impetuosa e volitiva, rappresenta una parte dell’animo umano. Come i genitori, è testarda e decisa nelle sue convinzioni, non importa a quale prezzo ma non si lascia scoraggiare. La sua è una personalità forte e determinata, forse addirittura troppo: proprio come qualsiasi essere umano, Korinna commette degli errori, e non sempre se ne accorge, ma è decisa a non accettare l’ingiustizia e a lottare con le unghie e con i denti perchè il bene (o almeno, quello che lei pensa sia il bene) prevalga. Anche Juniper rappresenta l’animo umano, con tutte le sue incertezze e timori: di fronte a un nuovo bivio, ha mille domande per la testa e l’ignoto, che, si sa, ha sempre terrorizzato la specie animale, la lascia inquieta e vagamente perplessa. Eppure in entrambe le sorelle l’ambizione sfrenata di Serifa ha preso il sopravvento, in un’alleanza che le porterà... dove?


[Cristina "LIALA" Riva]
>   m e s i    p r e c e d e n t i
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