Cristina Riva

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INDICE DI "LES
COEURS DE PK"


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LES COEURS DE PK - 05/04/2002
"Amore & Odio"

Ciao a tutti i lettori, come ogni mese rieccoci con "Les Coeurs du Pk" che non poteva mancare, in occasione di PK2 #15. Oltre a un ulteriore spunto sulla love story tra Everett e Birgit Q, questo numero contiene i più precisi riferimenti, dall’inizio della serie, a un’altra Koppia pikappica: Everett e sua moglie, Serifa.

Secondo le leggi di probabilità matematica, Everett avrebbe potuto trovare l’esemplare di dzirsenia propulsiva che gli fece conoscere Serifa sulla spalla di qualsiasi altra persona lì presente. Anzi, addirittura, avrebbe potuto benissimo trovarlo ben lontano dall’istituto. E’ strano come, tra tante possibili realtà parallele (come direbbe il Razziatore), due persone con caratteri e attitudini così differenti si siano incontrate E innamorate. O meglio, considerando la situazione globalmente, e alla luce degli ultimi avvenimenti, non è strano per niente. Tra tutte le parlamentari, erano senz’altro poche quelle che si lasciavano prendere dai sentimenti e potevano innamorarsi di qualcuno: per questa ragione, probabilmente, Everett è rimasto colpito dal fatto che Serifa, nonostante le apparenze, non avesse ancora raggiunto il grado di freddezza necessario a diventare regina. E’ un caso più unico che raro, e ciò, unito al fascino della bella parlamentare, ha dato a Zardoz il coraggio necessario per prendere la questione sul ridere e corteggiare Serifa. Se si fosse trattato di una qualsiasi altra parlamentare, probabilmente non si sarebbe nemmeno fermata ad ascoltare la presentazione di Everett. Probabilmente ciò dipende dalle differenze tra i caratteri dei vari Coroniani: Serifa poteva avere un animo gentile, predisposto ai sentimenti invece che all’indifferenza comportata dal dominio, ma per seguire il sogno di molte altre ragazze come lei, si trovò probabilmente costretta a soffocarlo, cosa che non sembra essere stata facile, per ragioni che esamineremo più tardi.

L’elezione di Artana VI come nuova regina cambiò le carte in tavola, per Serifa e Everett. Malgrado continuassero a vedersi regolarmente, e lei tenesse a lui, teneva anche a quel ruolo che rappresentava il non plus ultra nell’ideale coroniano. Da un momento all’altro, se fosse stata eletta, sarebbe stata costretta a dirgli addio per sempre, magari nell’attimo più inaspettato. Sapeva a cosa andava incontro? Probabile. Ma sapeva anche come avrebbe reagito in qual caso? Qui la questione è un po’ diversa. Serifa era ‘addestrata’ appositamente per ignorare la tragedia anche se la riguardava in prima persona, ma chissà se avrebbe avuto la forza di dover dire addio a Everett, o Zardoz, magari proprio dopo avergli promesso di uscire insieme? Il rigido sistema di governo coroniano non è quanto di più facile si possa immaginare, e in una tale situazione probabilmente i nervi di molte persone crollerebbero, proprio come è successo a Artana V. Eventualmente, dopo aver ricevuto l’umiliazione di non essere stata eletta regina, Serifa si è trovata davanti a un’altra opportunità: sposare Everett. Forse prima di quel momento non si era resa conto di quanto profondi fossero i sentimenti di lui nei suoi confronti, forse invece lo sapeva benissimo ma aveva finto di ignorarlo sapendo che, se fosse diventata regina, avrebbe fatto molto più male a entrambi. In ogni caso, adesso questo rischio era debellato. Probabilmente Serifa ha serbato non solo amore ma anche gratitudine nei confronti di Zardoz (se non altro nei primi anni del loro matrimonio) che le aveva dato una nuova ragione per essere sè stessa, una nuova grande sfida da raggiungere.

La nascita di Korinna e Juniper, purtroppo, non facilitò le cose. Serifa vedeva nelle due figlie un avvenire, una specie di nuova sfida a cui non poteva sottrarsi: del resto, possiamo presumere che per una coroniana, essere regina fosse un grandissimo onore, e quindi, con la mentalità delle donne coroniane, lei non abbia nemmeno pensato che Korinna e Juniper non volessero seguire il suo esempio. Everett, da parte sua, ragionava in queste circostanze in un modo molto poco coroniano e molto più terrestre: tutte le donne Coroniane aspiravano al ruolo di regina, e per la famiglia, come per Serifa, era sicuramente un grande onore. Innumerevoli altri padri, probabilmente, aevano visto le loro figlie crescere isolate ben sapendo che un giorno ciò avrebbe giovato loro. Ma, da quel che si capisce del lifestyle coroniano, probabilmente la maggior parte della popolazione la pensava come Serifa e la consideravano un’occasione irripetibile, qualcosa di unico. La differenza è che alle altre bambine coroniane, fin da piccolissime, veniva subito comunicato l’immenso onore che avrebbero avuto, entrano in parlamento, ed entrambi i genitori cercavano di indirizzare le loro attenzioni verso lo studio e la preparazione necessaria per l’incarico. Juniper e Korinna, invece, si trovavano tra due fuochi: Serifa sosteneva che studiando avrebbero avuto importanza per tutto il pianeta e sarebbero potute diventare regine, ma Everett la contraddiceva mostrando alle gemelle un mondo totalmente nuovo, con l’amore per gli animali, i giochi all’aria aperta, i giocattoli e un sacco di novità. Ovviamente Korinna e Juniper, come tutti i bambini, propendevano per la novità che realizzavano essere più piacevole dello studio: per questa ragione probabilmente non sembrarono mai entusiasta, da piccole, dei metodi educativi di Serifa e dell’Istitutore elettronico. Tra l’altro, gli ideali di Everett erano in qualche modo clandestini, e Juniper e Korinna le consideravano come un bambino terrestre considererebbe riuscire a marinare la scuola.

Chi è che ha ragione, e chi è che ha torto, in questa situazione? La risposta richiede una piccola specificazione. Parlando da un punto di vista "terrestre", siamo portati a credere che Serifa avesse torto. Dopo aver rischiato di perdere il fidanzato per i suoi sogni di gloria, ha costretto le figlie a una vita da ritirate e addirittura ha tentato di farle vivere in una macchina, qualcosa che certo ci suona dittatoriale, come se le figlie non fossero persone dotate di libero arbitrio ma qualcosa che appartiene a Serifa e di cui lei può decidere vita morte e miracoli. Nella nostra mentalità, un comportamento del genere è decisamente poco corretto, insomma. Ma, proviamo a considerare la questione con gli occhi di un Coroniano, o meglio ancora, di una Coroniana. Una persona che è stata istruita a obbedire ciecamente alle leggi del suo pianeta. Serifa ha posto la legge addirittura sopra alla sua famiglia, cosa che non deve essere stata facile nemmeno per lei, e tutto per garantire alle figlie un futuro che non le vedesse come qualsiasi ragazza coroniana, ma al di sopra di chiunque. E inoltre ha sperato, seppur invano, nella comprensione di Everett, cercando di fargli capire il suo punto di vista che lui non condivideva. Tra l’altro, non avendo mai vissuto in nessun altro modo se non nella monarchia Coroniana, Serifa probabilmente (come tutte le altre persone, tra l’altro) considerava quel comportamento corretto, e ci credo bene: come poteva considerarlo scorretto, se non aveva nulla a cui paragonarlo? C’è poi un altro piccolo particolare a questo proposito... l’educazione di Serifa verso le figlie dev’essere stata probabilmente un concentrato dell’educazione che lei stessa ha ricevuto. Come si dimostra dai suoi sentimenti per Everett, la bella consigliera è tutto tranne quel che cerca di essere - ovvero una persona fredda e compassata. Probabilmente, i suoi genitori stessi hanno cercato di soffocare questa sua personalità sin da piccolissima, e se Korinna si comporta con i bambini Fletcher come Serifa si è comportata con lei, le probabilità che Serifa a sua volta si comporti come i suoi genitori si sono comportati nei suoi confronti, sono molto elevate. Probabilmente all’inizio anche lei riteneva sbagliato il modo in cui veniva trattata, ma quando la sua personalità ambiziosa e sicura di sè ha cominciato a emergere, e Serifa ha cominciato a ragionare come una coroniana, si è resa conto dell’enorme vantaggio che le veniva offerto dal comportamento dei suoi e probabilmente ha ritenuto corretto agire nello stesso modo nei confronti delle figlie. Ma è davvero cattiva, Serifa? Se avesse conosciuto fin dall’infanzia le possibilità del mondo clandestino della felicità e della spensieratezza che Everett conosceva, pensate forse che avrebbe agito nello stesso modo? E’ difficile dirlo, ma sicuramente ciò avrebbe influenzato il suo carattere.

Everett ci sembra il paladino buono e coraggioso, che sfida le leggi del suo pianeta per portare in salvo le figlie da un destino che non approva, rischiando più della sua stessa vita. Ragionando da terrestri, probabilmente tutti agiremmo come ha agito lui. Everett non vuole decidere per il futuro delle figlie, le lascia libere di vivere la loro vita, e questo ci sembra giusto, corretto e rispettoso dei diritti altrui. Ma, ragionando da coroniano, Everett ha agito come un ribelle, sottraendo le figlie a quello che poteva essere la loro vita e destinandole a rimanere dei nessuni. Perchè Everett, pur essendo coroniano come Serifa, ragiona talmente "da terrestre" da agire in questo modo? Probabilmente per il fatto che, proprio come molti ragazzi terrestri, possedeva quello spirito di ribellione che lo portava a compiere azioni magari discutibili da un punto di vista coroniano, ma che denotavano una grande libertà decisionale (e, tra l’altro, non sta scritto da nessuna parte che l’allevamento dei maschi dovesse essere rigido come quello delle femmine. Se anche un ragazzino coroniano trascorreva il tempo giocando con gli amici, ciò non avrebbe potuto distoglierlo dai massimi obiettivi che avrebbe raggiunto, ovvero diventare uno scienziato). Everett, insomma, era un anticonformista che amava andare controcorrente, un innovativo, qualcuno che si porgeva delle domande tipo: Ma saranno giuste le leggi coroniane? Ma sarà poi tutto come ci viene spiegato? In qualche modo, questi suoi dubbi lo rendono paragonabile a Gorthan, che sviluppava dei sentimenti invece di assorbirli e pertanto, con la sua incertezza circa il comportamento evroniano, rappresentava una pericolosa mina vagante nella loro società.

Quel che ha messo in crisi questa Koppia, al di là delle loro differenze caratteriali, è probabilmente proprio il governo coroniano. I più convenzionali, come Serifa e la sua famiglia, non hanno mai avuto - nè potuto - avere altre visioni delle cose, se non quelle imposte dal governo locale. E’ la stessa ragione per cui i tedeschi, nella Seconda Guerra Mondiale, non si rendevano conto di sbagliare a seguire gli ordini di Hitler: era quel che gli veniva insegnato, e per coloro che sviluppavano autonomia decisionale, c’erano leggi estremamente severe, ragion per cui le ribellioni non erano poi così frequenti e culminavano, se iniziavano, sempre male. Su Corona è lo stesso. Fino a quando quella gente non realizzerà che OLTRE alla monarchia della regina ci sono altre possibilità di vita, come potranno mai avere del libero arbitrio vero e proprio? Come potranno decidere se quel che stanno facendo è giusto, o è sbagliato?


[Cristina "LIALA" Riva]
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