Innesti e Giunzioni
Supponiamo di dover realizzare un incrocio a T: incollare solo la testa della stecca crea un'unione troppo fragile. Per evitare di avere sorprese durante il volo o al primo atterraggio un po'brusco, conviene piuttosto ricorrere ad un rinforzo angolare in balsa o altro materiale.
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Questo aumenta la superficie di incollaggio: la tenuta è più efficace, e allo stesso tempo la struttura soffrirà meno le torsioni indotte dallo sforzo del vento ed i piccoli urti, quasi inevitabili in fase di atterraggio e di trasporto nella scatola. Gli elementi di rinforzo sono molto utili anche quando si vuole costruire un angolo di valore noto: è infatti sufficiente tagliare un fazzoletto adeguatamente dimensionato (l'immagine qui sotto mostra un dettaglio tratto dai disegni del Kobra MK.III: si può vedere parte del sistema di rinforzi).
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Conviene segnare con un pennarello il vertice dell'angolo che vi interessa ed anche il suo valore, se c'è spazio: sarà più semplice riconoscere i pezzi ed assemblarli nel modo corretto. Se lavorate con il legno di balsa, fate molta attenzione nel costruire i rinforzi: osservate l'orientamento delle fibre e ricordate che tagliando in direzioni differenti il legno si spezza facilmente. Non fate scorrere la lama, ma cercate di appoggiarla sul materiale in tutta la sua lunghezza e di affondarla in modo che rimanga parallela al piano di appoggio (più facile a dirsi che a farsi). Quando le dimensioni lo consentono, è possibile lavorare i pezzi, realizzando anche elaborati sistemi ad incastro. In questo caso, però, è utile disporre di un mini-trapano da modellismo per operare con maggior precisione. Qui a fianco: Dettaglio del Kobra MK.III. L'elemento adiacente a quello indicato con 35° è un po'particolare: il listello nero, che ha la funzione di mantenere distesa la superficie della vela, è direttamente appoggiato al rinforzo ed al longherone. La colla tiene insieme il tutto. Visto il numero di ore di volo che questo modello ha accumulato, si direbbe che funziona.... |