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Non
è un caso che questo magnifico gruppo nasca in coincidenza con la
trasformazione della società amaranto in Reggina Calcio, frutto
dell’entusiasmo che serpeggiava a quei tempi. Così centinaia di ragazzi
si aggregarono per formare “Boys Reggio 1986”.
Da quel momento in poi
cominciò un periodo d’oro per un nuovo movimento ultras in città.
Ricordiamo ancora oggi il periodo fantastico
dell’era Scala, ma la cosa che ci inorgoglisce maggiormente riguarda gli
anni successivi, cioè quelli più bui che vanno dal 1991 al 1994, quando
i Boys furono l’unico gruppo a restare unito e compatto più che mai.Si
partiva per le trasferte in 15 o 20 unità, ma, comunque, quanto bastava
per tenere vivo il gruppo. Stesso discorso
per le partite casalinghe, quando a sostenere i nostri beniamini eravamo
solo un centinaio, ormai, per fortuna, solo un ricordo.
Sin
dalle origini i Boys gestiscono la sede sociale che vede riuniti i
componenti tutte le sere per preparare coreografie domenicali e risolvere
i numerosi problemi che giorno per giorno si presentano. Da
qualche anni ci riconosciamo in una fase che stampiamo su tutto il
materiale che produciamo e
che la dice lunga sul nostro modo di “pensare ultras”.La frase è:”vivo
ultrà perché amo la mia città!”.La serie A è giunta al momento
giusto, quando, cioè, abbiamo raggiunto un grado di maturità tale che ci
farà fare la nostra bella figura nel campionato più bello del mondo.
IL
DIRETTIVO BOYS
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