Il fuoco
l'elemento che più amo a questo mondo ... non ve ne frega niente delle mie
preferenze, ma io ve lo dico lo stesso. Sarete d'accordo con me, però, che
saper accendere un fuoco e saperlo gestire è cosa importantissima per uno
scout.
Non si può imparare ad
accendere un fuoco per sentito dire e forse neanche leggendo queste misere
righe. Ma non posso tralasciare un argomento così importante. Vi consiglio
però di osservare attentamente il vostro Capo Riparto e provare la prima
volta sotto la sua supervisione. Saprà darvi consigli più adatti alla
situazione e a voi, di quanto non possa fare io da qui.
Preparazione
Prima di tutto
ricordatevi di utilizzare meno legna possibile. Non tentate di fare da
subito un fuoco troppo grande. E allora per prima cosa procuratevi la
legna
(a meno di non voler dar fuoco a un vostro compagno ...) e ricordatevi che:
la legna verde appena tagliata non è buona (fa molto fumo e si accende molto
difficilmente) e nemmeno quella morta, da troppo tempo a terra. Vi
conviene staccare direttamente dagli alberi alcuni rami secchi, naturalmente
dopo aver chiesto il permesso al vostro Capo Riparto, e facendo attenzione a
non rovinare l'albero.
Se il
terreno è
bagnato
dovete semplicemente disporvi sopra dei rametti e su questi preparare l'esca,
ovvero trucioli, schegge, foglie secche e qualsiasi materiale che possa
prendere facilmente fuoco a contatto del vostro fiammifero (molti Capi
Riparti fanno utilizzare anche degli accendini e personalmente
condivido, rende il tutto più semplice e non disturba tanto lo spirito
scout). Sopra l'esca ammucchiate ramoscelli sottili, schegge e magari dei
rametti più grossi ma scheggiati in più punti come da figura
Alimentazione
Queste schegge
così ottenute prendono fuoco molto facilmente. Sopra l'esca disponete
legnetti sempre più grossi, ma non esagerate. Se ne mettete troppi
rischiate di soffocare il fuoco: ricordate che serve molto ossigeno per
una buona combustione, proprio per questo si suole soffiare sulla
fiammella appena ottenuta. Quando gettate il fiammifero usate questo
trucco: spezzatelo tenendolo per le estremità. Se la parte bruciata è
ancora attiva ve ne accorgerete ed eviterete così di gettarlo magari su un
letto di foglie secche (se poi decidete di buttarlo direttamente sul fuoco
è ancora meglio). Una volta accesa l'esca ed ottenuto una buona
fiamma potrete aggiungere legni via via più grossi (senza esagerare,
gradualmente) fino anche a i ceppi veri e propri. E per favore non
prendeteci gusto: non continuate in eterno ad aggiungere legna. Dovete
cercare di usarne il meno possibile, quanto vi basta per quello che dovete
fare. Dei grandi fuochi (quando sono necessari) di solito se ne occupano i
vostri capi o al massimo i Capi Squadriglia (dopo che gli è stato ordinato...)
Utilizzo
Un buono scout si riconosce anche dal suo
fuoco. E' infatti in grado di accendere e di mantenere un fuoco adatto
alle sue necessità (deve cuocere il suo pranzo ma non necessariamente
anche sé stesso). Infatti per cucinare servono due tipi di fuochi: uno
rapido e ardente, adatto, ad esempio, per far bollire l'acqua, e un altro
più lento che mantenga un calore costante. I legni di pino abete etc,
quelli cioè resinosi, hanno una combustione rapida e sono perciò adatti
all'accensione. I legni duri, di quercia frassino olmo faggio etc, hanno
una combustione lenta ed un grande potere calorifico; sono perciò adatti
per la cucina e per riscaldarsi. Infine i legni teneri, pioppo tiglio
acero etc., hanno una combustione abbastanza rapida e un potere calorifico
medio; sono perciò adatti all'accensione e per il fuoco di campo.
Spegnere il fuoco
Uno scout sta molto attento ad un fuoco
e lo dimostra soprattutto quando deve spegnerlo. Lo fa con acqua e
terra e pesta il tutto ben bene in modo che non resti neppure una
scintilla attiva. Gli esploratori hanno poi a disposizione un'arma in più,
diciamo fisica ... (farò anche schifo, ma è un metodo di indubbia utilità
...). Infine tentate di rimettere a posto tutto senza lasciare alcuna
traccia del fuoco che fu.
I tipi di Fuoco
Ho già detto che esistono diversi tipi di fuoco:
a lenta o veloce combustione per cucinare, uno per riscaldare, uno per
illuminare. Ora aggiungo che il tipo di fuoco ottenuto dipende dalla legna
usata ma soprattutto dalla forma del focolare.
Ho già detto quanto basta per i tipi di legna
vediamo qualche esempio di focolare.
Fuoco a piramide
E'
il più semplice e si può accendere quasi con ogni tempo, ed anche per
questo è utilizzato come base per accendere gli altri tipi. Dà luce a
sufficienza ed anche calore, però ne disperde gran parte e riscalda in
maniera irregolare. Consuma molta legna e perciò va alimentato
costantemente. È adatto per il fuoco da campo.
Fuoco a trincea
Ha
un ottimo tiraggio ma deve essere alimentato regolarmente con rami lunghi.
Vi si possono mettere pentole grosse anche l'una accanto all'altra. Va
però orientarto esattamente secondo il vento perché diventa poco efficace
se il vento cambia direzione. Inoltre richiede un terreno sufficientemente
compatto, altrimenti, se la trincea è poco solida, non sostiene bene la
pentola.
Fuoco a croce
È
una variante del fuoco in trincea, e può essere utilizzato anche se il
vento cambia frequentemente direzione. Consuma legna e non è facile né da
regolare, né da alimentare, né è semplice disporvi sopra le pentole.
Fuoco polinesiano
È
un fuoco stupendo se riuscite a farlo. Tipico dei popoli della Polinesia,
si fa cominciando da un buco nel terreno ricoperto sul fondo e sui lati
con pietre piatte. Riscalda bene, mantiene il calore, non risente
assolutamente del vento ma voglio vedere se riuscite ad alimentarlo senza
abbrustolirvi.
Fuoco del boscaiolo
Dà
molta luce e si accende facilmente. Attenzione: non nel senso che è
semplice costruire la struttura, ma che una volta fatta il fuoco prende
velocemente. Brucia bene e con qualsiasi tempo. È ottimo per il fuoco da
campo, per riscaldare e per illuminare. Richiede però una preparazione
accurata, ha bisogno di molta legna e deve essere alimentato costantemente
e abbondantemente.
Fuoco
a riflettore
E'
simpatico. Se riuscite a farlo come da figura otterrete un fuoco che emana
un buon calore costantemente e che può anche essere usato per cucinare.
Non fate un fuoco troppo ampio e con legna leggera o lo "schienale"
brucerà troppo velocemente. Potete meglio utilizzare una parte di roccia o
di terra per ovviare a questo inconveniente.
Fuoco
del pastore
È
facilissimo da fare e cuoce rapidamente perché mantiene bene il calore.
Fate però attenzione alle pietre: devono essere piatte e compatte (scusate
la rima). Inoltre alcuni tipi di roccia possono "esplodere" con il calore
o semplicemente spaccarsi, ma comunque lanciare schegge.
Fuoco "dolmen"
Un'evoluzione
(o una complicazione) del tipo di fuoco visto prima. I vantaggi sono
evidenti ma va costruito con pietre adatte e sempre orientato nel senso
del vento. Un'idea delle dimensioni? 25 cm di larghezza e 40 cm di
lunghezza dovrebbero andare bene.
Fuoco avviluppante
E' sempr eun'evoluzione del fuoco del pastore,
ma questo circonda tutta la pentola centralizzando il calore attorno ad
essa. L'importante e non farlo troppo stretto altrimenti la pentola non
sarebbe circondata dalle fiamme. Nella figura sono mostrati due bracieri
uno accanto all'altro. Non è però necessario farne due, ma se ne fate uno
dovete chiudere entrambi lati attorno alla pentola.
Fuoco a capanna
Se
riuscite a farlo per bene vengo io ad appuntarvi il distintivo di
Esploratore Scelto, dovunque voi siate. Consente di sfruttare il vento ed
è possibile accenderlo anche in condizioni meteorologiche avverse.
Attenzione alla struttura e a come lo alimentate.
Ultimi
due tipi di fuoco
Sono orientabili secondo il vento e si
rivelano ottimi per cucinare anche con più pentole. Puliti e rapidi da
fare. Il secondo però produce molto fumo! Perché direte voi? Perché i due
tronchetti devono essere verdi altrimenti brucerebbero lasciando a un
certo punto crollare le pentole.