Il Fuoco

01-09-10

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Il fuoco l'elemento che più amo a questo mondo ... non ve ne frega niente delle mie preferenze, ma io ve lo dico lo stesso. Sarete d'accordo con me, però, che saper accendere un fuoco e saperlo gestire è cosa importantissima per uno scout.

Non si può imparare ad accendere un fuoco per sentito dire e forse neanche leggendo queste misere righe. Ma non posso tralasciare un argomento così importante. Vi consiglio però di osservare attentamente il vostro Capo Riparto e provare la prima volta sotto la sua supervisione. Saprà darvi consigli più adatti alla situazione e a voi, di quanto non possa fare io da qui.

Preparazione 

Prima di tutto ricordatevi di utilizzare meno legna possibile. Non tentate di fare da subito un fuoco troppo grande. E allora per prima cosa procuratevi la legna (a meno di non voler dar fuoco a un vostro compagno ...) e ricordatevi che: la legna verde appena tagliata non è buona (fa molto fumo e si accende molto difficilmente)  e nemmeno quella morta, da troppo tempo a terra. Vi conviene staccare direttamente dagli alberi alcuni rami secchi, naturalmente dopo aver chiesto il permesso al vostro Capo Riparto, e facendo attenzione a non rovinare l'albero.

Se il terreno è bagnato dovete semplicemente disporvi sopra dei rametti e su questi preparare l'esca, ovvero trucioli, schegge, foglie secche e qualsiasi materiale che possa prendere facilmente fuoco a contatto del vostro fiammifero (molti Capi Riparti fanno utilizzare anche degli accendini  e personalmente condivido, rende il tutto più semplice e non disturba tanto lo spirito scout). Sopra l'esca ammucchiate ramoscelli sottili, schegge e magari dei rametti più grossi ma scheggiati in più punti come da figura

Alimentazione
 
Queste schegge così ottenute prendono fuoco molto facilmente. Sopra l'esca disponete legnetti sempre più grossi, ma non esagerate. Se ne mettete troppi rischiate di soffocare il fuoco: ricordate che serve molto ossigeno per una buona combustione, proprio per questo si suole soffiare sulla fiammella appena ottenuta. Quando gettate il fiammifero usate questo trucco: spezzatelo tenendolo per le estremità. Se la parte bruciata è ancora attiva ve ne accorgerete ed eviterete così di gettarlo magari su un letto di foglie secche (se poi decidete di buttarlo direttamente sul fuoco è ancora meglio). Una volta accesa l'esca ed ottenuto una buona fiamma potrete aggiungere legni via via più grossi (senza esagerare, gradualmente) fino anche a i ceppi veri e propri. E per favore non prendeteci gusto: non continuate in eterno ad aggiungere legna. Dovete cercare di usarne il meno possibile, quanto vi basta per quello che dovete fare. Dei grandi fuochi (quando sono necessari) di solito se ne occupano i vostri capi o al massimo i Capi Squadriglia (dopo che gli è stato ordinato...)
 
Utilizzo
 
Un buono scout si riconosce anche dal suo fuoco. E' infatti in grado di accendere e di mantenere un fuoco adatto alle sue necessità (deve cuocere il suo pranzo ma non necessariamente anche sé stesso). Infatti per cucinare servono due tipi di fuochi: uno rapido e ardente, adatto, ad esempio, per far bollire l'acqua, e un altro più lento che mantenga un calore costante. I legni di pino abete etc, quelli cioè resinosi, hanno una combustione rapida e sono perciò adatti all'accensione. I legni duri, di quercia frassino olmo faggio etc, hanno una combustione lenta ed un grande potere calorifico; sono perciò adatti per la cucina e per riscaldarsi. Infine i legni teneri, pioppo tiglio acero etc., hanno una combustione abbastanza rapida e un potere calorifico medio; sono perciò adatti all'accensione e per il fuoco di campo.
 
Spegnere il fuoco
 
Uno scout sta molto attento ad un fuoco e lo dimostra  soprattutto quando deve spegnerlo. Lo fa con acqua e terra e pesta il tutto ben bene in modo che non resti neppure una scintilla attiva. Gli esploratori hanno poi a disposizione un'arma in più, diciamo fisica ... (farò anche schifo, ma è un metodo di indubbia utilità ...). Infine tentate di rimettere a posto tutto senza lasciare alcuna traccia del fuoco che fu.
 
I tipi di Fuoco
 
Ho già detto che esistono diversi tipi di fuoco: a lenta o veloce combustione per cucinare, uno per riscaldare, uno per illuminare. Ora aggiungo che il tipo di fuoco ottenuto dipende dalla legna usata ma soprattutto dalla forma del focolare.
 
Ho già detto quanto basta per i tipi di legna vediamo qualche esempio di focolare.
 

Fuoco a piramide

E' il più semplice e si può accendere quasi con ogni tempo, ed anche per questo è utilizzato come base per accendere gli altri tipi. Dà luce a sufficienza ed anche calore, però ne disperde gran parte e riscalda in maniera irregolare. Consuma molta legna e perciò va alimentato costantemente. È adatto per il fuoco da campo.

 

Fuoco a trincea

Ha un ottimo tiraggio ma deve essere alimentato regolarmente con rami lunghi. Vi si possono mettere pentole grosse anche l'una accanto all'altra. Va però orientarto esattamente secondo il vento perché diventa poco efficace se il vento cambia direzione. Inoltre richiede un terreno sufficientemente compatto, altrimenti, se la trincea è poco solida, non sostiene bene la pentola.

 

Fuoco a croce

Feu en croixÈ una variante del fuoco in trincea, e può essere utilizzato anche se il vento cambia frequentemente direzione. Consuma legna e non è facile né da regolare, né da alimentare, né è semplice disporvi sopra le pentole.

 

 

Fuoco polinesiano

Feu polynésien

È un fuoco stupendo se riuscite a farlo. Tipico dei popoli della Polinesia, si fa cominciando da un buco nel terreno ricoperto sul fondo e sui lati con pietre piatte. Riscalda bene, mantiene il calore, non risente assolutamente del vento ma voglio vedere se riuscite ad alimentarlo senza abbrustolirvi.

 

 

Fuoco del boscaiolo

Dà molta luce e si accende facilmente. Attenzione: non nel senso che è semplice costruire la struttura, ma che una volta fatta il fuoco prende velocemente. Brucia bene e con qualsiasi tempo. È ottimo per il fuoco da campo, per riscaldare e per illuminare. Richiede però una preparazione accurata, ha bisogno di molta legna e deve essere alimentato costantemente e abbondantemente.

 

 

 Fuoco a riflettore

E' simpatico. Se riuscite a farlo come da figura otterrete un fuoco che emana un buon calore costantemente e che può anche essere usato per cucinare. Non fate un fuoco troppo ampio e con legna leggera o lo "schienale" brucerà troppo velocemente. Potete meglio utilizzare una parte di roccia o di terra per ovviare  a questo inconveniente.

 

 Fuoco del pastore

È facilissimo da fare e cuoce rapidamente perché mantiene bene il calore. Fate però attenzione alle pietre: devono essere piatte e compatte (scusate la rima). Inoltre alcuni tipi di roccia possono "esplodere" con il calore o semplicemente spaccarsi, ma comunque lanciare schegge.

  

Fuoco "dolmen"

Feu en dolmenUn'evoluzione (o una complicazione) del tipo di fuoco visto prima. I vantaggi sono evidenti ma va costruito con pietre adatte e sempre orientato nel senso del vento. Un'idea delle dimensioni? 25 cm di larghezza e 40 cm di lunghezza dovrebbero andare bene.
 

Fuoco avviluppante

Feu enveloppant

E' sempr eun'evoluzione del fuoco del pastore, ma questo circonda tutta la pentola centralizzando il calore attorno ad essa. L'importante e non farlo troppo stretto altrimenti la pentola non sarebbe circondata dalle fiamme. Nella figura sono mostrati due bracieri uno accanto all'altro. Non è però necessario farne due, ma se ne fate uno dovete chiudere entrambi lati attorno alla pentola. 

 

Fuoco a capanna

Se riuscite a farlo per bene vengo io ad appuntarvi il distintivo di Esploratore Scelto, dovunque voi siate. Consente di sfruttare il vento ed è possibile accenderlo anche in condizioni meteorologiche avverse. Attenzione alla struttura e a come lo alimentate.

 

 

 Ultimi due tipi di fuoco

  

Sono orientabili secondo il vento e si rivelano ottimi per cucinare anche con più pentole. Puliti e rapidi da fare. Il secondo però produce molto fumo! Perché direte voi? Perché i due tronchetti devono essere verdi altrimenti brucerebbero lasciando a un certo punto crollare le pentole.

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Ultimo aggiornamento: 16-12-07