Quando
verrà quel giorno,
a Te sarò condotto
mendicante…
Oh Giudizio tremendo sull’amore non dato…
“Abbi pietà di me o Dio nel Tuo Amore,
nella Tua misericordia cancella il mio
peccato”…
Vento divino
e Luce inaccessibile,
forti Braccia Paterne…
che mi accade?
Tu, Compassione e Madre,
circonfondi il mio cuore
di un’inaudita pace.
Oh Lacrima d’Amore
ed inatteso Amplesso
che inebri e che confondi,
Oh mio Dio e Tutto mio!
Mi dici:
“Vieni, verme piccino e riposa,
ritorna alla Casa che è tua:
quanto ti fu negato,
ora per sempre è tuo…
ciò che hai rifiutato,
ti è accordato in eterno,
Diradata è la nebbia del peccato,
resta solo l’Amore,
la Verità ch’ Io Sono!
Perché Io Sono Dio e non un uomo…
tu dissetati ora…”
- Don Stefano -
(sacerdote
dell'interland romano)
"...una mia
piccola e insignificante poesia che vuole essere una preghiera...
credo adatta
a rievocare la speranza virtù quanto mai legata al Natale"
(Don
Stefano)
Grazie,
don Stefano, è bellissima e dal significato profondo
Scrivetemi e pubblicherò con
immenso piacere le vostre Poesie, i vostri Pensieri, i vostri Racconti...