Il
mio nome è
Penelope, compagna di Ulisse, figlio di Laerte, re di
Itaca. Questa reggia è la mia prigione,
questo telaio è il mio rifugio, questo mare sconfinato
la mia unica speranza.
So cosa
dicono di me in città: solerti ancelle provvedono a
riferirmi voci di quartiere, giudiziosi consiglieri
s'affannano a mettermi in guardia contro presunti
pericoli, provvidi Proci s'offrono d'essere miei
paladini difensori in cambio delle mie grazie.
Mi dicono : "Sei bella Penelope, una regina saggia e
virtuosa. Perché t'ostini ad attendere colui che non
tornerà? Rassegnati a vivere di realtà e smetti di
sognare il grande amore, ch'esso potrebbe non
arrivare più".
Cosa ne sanno costoro di ciò che custodisco nello
scrigno del mio cuore? Amo Ulisse, uomo dal multiforme
ingegno, uomo coraggioso e impavido, calmo e riflessivo,
tenace e astuto. Nessuna meglio di me lo conosce tanto
bene,neppure colei che lo ha generato può vantarsi di
conoscerlo così. La mia bellezza è tutta sua, a mia
virtù è un fiore che solo lui può cogliere, la mia
saggezza è merito del suo amore che mi ha reso migliore.
Mi dicono : "Forse tu t'illudi d'essere amata da un
siffatto uomo. T'illudi che Ulisse verrà
mai a prenderti per portarti via con sé. T'illudi che le
sue parole siano frutto di maturo amore. T'illudi che si
prenderà cura di te e di tuo figlio. Stolta Penelope.
Guardati addosso. Non sei più nel fiore degli anni, già
il tempo ha sbiancato ciocche dei tuoi capelli, già le
tue gote non sono più rosei boccioli di fresca rosa, già
i tuoi occhi hanno collane di rughe. Fra bianche e
virginali braccia il tuo Ulisse ora riposa, tra
infantili petti e inviolati ventri il tuo uomo trascorre
le notti e tu sei ancora qui ad attenderlo?
So bene che un uomo come Ulisse è goloso frutto del
peccato per molte donne, i suoi modi gentili, il suo
piglio regale, la sua intelligenza, la sua astuzia
farebbero impazzire qualsiasi vergine. Se solo volesse
potrebbe trastullarsi tra ancelle e regine, tra
principesse e donne di compagnia ,scegliendole per età,
colore dei capelli, generosità di forme. Ma Ulisse, il
mio Ulisse guarda ben altro. Forse voi non lo sapete ma
egli guarda la dolcezza dei modi di una donna, la sua
premura nelle attenzioni, la bontà di cuore, ma soprattutto
la fedeltà all'Amore.
Ovunque lui vada,qualsiasi scenario avrà innanzi, io
sono con lui, nel suo cuore e nella sua anima, perché io
sono l'Amore per lui come lui lo è per me.
Illusa? Forse. Ma non mi arrendo. Lui verrà e farà ciò
che mi ha promesso quella notte sullo scoglio
all'incrocio di due mari.
Mi dicono : Smettila di tessere quella tela e deciditi
ad accettare la vita che e’ data di vivere. Lui ha il
cuore di uno zingaro:quanto pensi che potrà restare con
te? Pensi di costringerlo a fare la vita di un normale
marito? Pensi di interessarlo al tuo telaio? Lo
costringerai a tagliarsi le ali per starti accanto? Sai
che potresti anche farlo ma poi lui sarà felice davvero?
Quanto volte lo vedrai affacciato alla finestra, lo
sguardo fisso all'Orsa Maggiore, il cuore trafitto da
rimpianti?Non te li dirà mai...ma tu saprai che ne ha e
per te sarà l'inferno. Non puoi incatenare il vento".
La mia tela. Ho iniziata a ricamarla il mattino dopo che
Ulisse è partito. Ci lavoro tutto il giorno e ogni
battuta del pesante legno è un pensiero d'amore. La
notte la disfo. Di giorno tesso la mia vita,di notte la
disfo perché non è vita questa, non senza lui al mio
fianco. Ho messo il telaio accanto alla finestra per
vedere la sua nave all'orizzonte, per essere la prima a
gridare "E' tornato". Lacrime di gioia e gocce di dolore
vengono tessute ogni giorno assieme, una trama di vita
che cresce di giorno e sparisce di notte.
Mi dicono : cosa intendi fare?
L'amore è per persone coraggiose, come il mio Ulisse,
non è per codardi o paurosi. Non resterò ad attenderlo a
questa finestra. Scenderò in spiaggia e mi spingerò in
mare. Gli andrò incontro.
Ci incontreremo nel luogo dove sorgerà la nostra casa,
non una reggia ma un semplice posto da chiamare casa. Ho
coraggio anch'io. Sono la sua donna e devo essere forte
come lui. Stringo tra le mani il ciondolo che mi ha
donato prima di partire, lo bacio come fausto presagio.
Lo troverò e staremo insieme...e saremo felici.
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