Quante volte
ho viaggiato tra i misteri, le leggende, le arcane
bellezze e i sapori antichi della mia Isola
ripercorrendo la strada delle mie emozioni e delle mie
sensazioni per raccontare ciò che ho sempre
conosciuto,
ma che ogni volta, forse per effetto del tempo che
avanza, riesco a vedere con cuore e
occhi differenti.
A volte custodisco per mesi quelle emozioni...poi un
impulso irresistibile mi spinge a
imprimerle su un
foglio,
sempre più spesso elettronico e così mentre le penso le
rivivo...
Oggi, per esempio, ho voglia di parlare di musica, nulla
di strano certo, se non fosse che la musica è
quella
delle pietre...millenni e millenni di silenzioso ascolto...e ora è
tempo di sentire la voce calda
e profonda di una musica vestita di silenzio...e così, un'assolata mattina d'autunno
come per incanto,
ma non lo era, sento nell'aria la dolcissima melodia di
una pietra che diventa sonora mettendo a nudo
la propria anima, che idea...
la pietra con un'anima...sì lo so che ci hanno sempre
insegnato che la
pietra è inanimata, essere non vivente
per eccellenza...materiale muto, ma se voi ascoltaste le
sonorità
che emette vi ricredereste...allora potreste provare a
immaginare l'anima della pietra...accarezzata dal
tocco
discreto di mani delicate la pietra comincia a suonare
armonie inimmaginabili...ed è come se
arrivassero dalle
profondità del mare...sento sollevarsi vibrazioni
intense e
avvolgenti come onde...sento
invadermi l'anima,
riempirmi il cuore, ed è il cuore che prendendo la bocca
in prestito per un attimo
sorride. Che emozione sentire ciò che la pietra può dire
di sé e non narra solo la vicenda che l'ha fatta
emergere dalle profondità della terra, narra
soprattutto di quel suo viaggio da un altrove
attraversando
spazio e tempo materia incandescente lanciata nello
spazio memoria di quell'origine stellare rimasta
impressa nella pietra capace di accendere nostalgie
d'infinito, frammenti di cielo catturati dalla
gravità...
un cantico che libera l'anima...un cantico che appaga la
mia anima...
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