L'istituzione della Pasqua
La
celebrazione della Pasqua, dal latino pascha e
dall'ebraico pesah, è la massima festività
della
liturgia cristiana, nella quale viene rappresentato il mistero della
Resurrezione di Gesù.
Nei
primissimi tempi del cristianesimo la Resurrezione di Cristo era
ricordata ogni sette giorni,
la
domenica. Successivamente, però, la Chiesa cristiana decise di
celebrare questo evento
solo una
volta all'anno e, nel 525, la Pasqua venne fissata fra il 22 marzo e
il 25 aprile.
La
celebrazione della passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo è
dunque il nucleo della
fede
cristiana, poiché sancisce, in un certo senso, l'entrata di Dio nella
storia.
Secondo
i fedeli la Pasqua è anche di più.
Il fatto
che il Signore decise di riportare in vita Gesù, ingiustamente ucciso,
per i fedeli significa
che Dio
approvò le scelte di vita di Cristo: l'aiuto ai poveri, la
solidarietà, la fraternità e l'amore
per gli
altri, tanto da sacrificare la propria vita per questi ideali.
La
data della Pasqua
Nell'anno 325 durante il primo Concilio di Nicea si stabilì che la
solennità della Pasqua sarebbe
stata
celebrata la domenica seguente il primo plenilunio (cioè fase di luna
piena) dopo
l'equinozio di primavera. L'equinozio di primavera è intorno al 21
marzo e la data di Pasqua è
quindi
compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile (inclusi) essendo il ciclo
lunare di 29 giorni.
Per
esempio, se proprio il 21 marzo c'è la luna piena, e questo giorno è
sabato, sarà Pasqua il
giorno
dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la
domenica successiva
(28
marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello
successivo si verificherà il
18
aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe
aspettare la domenica
successiva, cioè il 25 aprile. |