"E' una curiosa
creatura il passato
ed a guardarlo in viso
si può approdare all'estasi
e alla disperazione.
Se qualcuno l'incontra disarmato,
presto, gli grido, fuggi!
quelle sue munizioni arrugginite
possono ancora uccidere!"
"Confusa solo
per un giorno o due
imbarazzata, ma non spaventata,
camminando nel mio giardino, incontro
una ragazza del tutto inaspettata.
Fa un cenno, ed appaiono foreste,
ogni cosa comincia ad un suo invito.
In un tale paese certamente
io non sono mai stata"
"Nuovi piedi
percorrono il giardino,
nuove dita smuovono la zolla,
un trovatore sopra l'olmo
tradisce la solitudine.
Nuovi bambini giocano sul prato
nuovi stanchi dormono di sotto,
torna ancora la pensosa primavera
e torna ancora la neve, puntuale"
"Portare la
nostra parte di notte,
la nostra parte di mattino.
Di immensa gioia riempire
il nostro spazio,
il nostro spazio
riempire di disprezzo.
Qui una stella, là un'altra stella.
Qualcuno smarrisce la via!
Qui una nebbia, là un'altra nebbia.
Poi, il giorno!"
"Rifletto: il
mondo è breve
e l'angoscia, assoluta,
molti soffrono.
E con questo?
Rifletto: potremmo morire...
la vitalità piu' intensa
non può impedire il decadimento.
E con questo?
Rifletto: un giorno in cielo
in qualche modo sarà tutto uguale...
qualche nuova equazione sarà data.
E con questo?"
"Lessi la mia
sentenza con fermezza,
la controllai per essere sicura
di non aver frainteso
nella clausola finale
la data e la forma della vergogna,
e poi la frase
"Dio abbia misericordia" dell'anima...
i giurati si espressero così.
Cercai di abituare la mia anima
alla sua fine, perché in quel momento
non le sembrasse estranea l'agonia,
ma lei e la morte, fatta conoscenza,
s'incontrassero tranquille, come amiche,
salutandosi e passando senza un cenno,
e lì si concludesse la faccenda"
"Morii per la
Bellezza, e non appena
mi ebbero accomodata nella tomba
un uomo morto per la Verità
venne deposto nella stanza attigua.
Mi chiese piano perché fossi morta.
"Per la Bellezza", gli risposti pronta,
"Io per la Verità", soggiunse lui.
"Sono una cosa sola, siam fratelli".
Come parenti incontratisi una notte,
conversammo da una stanza all'altra,
finché il muschio ci raggiunse le labbra,
ricoprendo per sempre i nostri nomi"
"Se io potrò
impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano...
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena,
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano"
"Quando la
notte è quasi terminata
e l'alba è tanto vicina
che possiamo toccare gli spazi,
è ora di lisciarsi i capelli
e preparare le fossette nelle guance...
e stupirsi di esser stati in pena
per quella vecchia, svanita mezzanotte
che ci atterrì soltanto per un'ora"
"Un lungo,
lungo sonno, un sonno intenso,
che non dà segno di accorgersi dell'alba,
né battendo le palpebre
né stirando le braccia, un sonno libero...
C 'è mai stata indolenza pari a questa?
Su una sponda di pietra crogiolarsi
mentre passano i secoli, ignorando
beatamente se sia mezzogiorno?"
Penelope
Scrivetemi e pubblicherò con immenso
piacere le vostre Poesie, i vostri Pensieri, i vostri Racconti...