Il modo migliore di fare esperienza è quello più ovvio; dopo
avere acquisito un minimo di conoscenza dell'html, provare e riprovare
a realizzare siti sempre più complessi sfruttando tutte le possibilità
disponibili. Buoni risultati si ottengono ponendosi un tema da sviluppare
o cercando di ottenere risultati simili a siti visitati.
Non è un esercizio superfluo cercare di cogliere il messaggio
che il web designer cerca di trasmettere attraverso il "look" della pagina;
con esso si attira un tipo di persona più che un altro.
Altri concetti importanti da tener presente, nello sviluppo di un sito
web, sono la facilità e chiarezza di consultazione ed il tempo necessario
per ricevere le pagine; immagini grandi ed a molti colori sono belle, ma
richiedono molto tempo per essere caricate.
Può essere istruttivo cercare di analizzare i codici di pagine
presenti sul web; è importante non scoraggiarsi perché questi
sono pieni di parti non html che possono confondere.
Sviluppare un sito è un pò come fare un tema a scuola. Deciso l'argomento, è necessario
decidere cosa presentare ed il come; bisogna decidere se usare una o più pagine, immagini,
collegamenti ed altro. Se siete perplessi, cercate nel web qualcosa simile a quello che
volete realizzare e ispiratevi. Non preoccupatevi di copiare, nessuno vi annullerà il
compito.
Un sito che non sia costituito da una sola pagina senza collegamenti esterni, pone il
problema di una organizzazione.
Se il sito è composto da poche pagine con pochi collegamenti, può essere trasferito
tutto nella stessa directory senza problemi.
Volendo una organizzazione più chiara, si possono inserire delle subdirectory in cui
inserire gruppi omogenei di documenti quali le immagini.
Se il sito è particolarmente complesso, si può prevedere una subdirecory per ogni
pagina; esse, a loro volta, possono contenere altre subdirectory.
Sarebbe bene decidere all'inizio se usare delle subdirectory per poter inserire i
giusti collegamenti nelle varie pagine.
Per posizionare testi, immagini od altro dove si vuole nella pagina, è utile una
suddivisione dello spazio con una o più tabelle; non è necessario suddividere tutta
la pagina, basta inserire la tabella nel testo nel punto voluto.
Le due foto nella pagina "basi" sono posizionate con una tabella alta come le foto,
con tre celle e senza bordi. per non lasciare la cella centrale vuota, in essa è stata
inserita una scritta di colore bianco ( colore del fondo).
Tutti i componenti del sito devono essere trasferiti nello spazio web con la stessa
organizzazione usata nello sviluppo del sito.
Come provare il sito realizzato, in modo off-line.
Un sito, memorizzato sul proprio computer, può essere visualizzato
off-line (senza attivare la connessione remota) su un browser caricandolo
manualmente. La procedura è simile per i vari browser; in Netscape
ed in Explorer, la pagina iniziale del sito (index.htm) si apre
seguendo il percorso FILE - OPEN PAGE - CHOOSE FILE o FILE - APRI FILE
- SFOGLIA.
In Netscape, se provvisto di COMPOSER, il sito può essere
creato e/o modificato attivando la sezione Composer, sotto il menù
Comunicator, e visto attivando il bottone PREVIEW.
Utilizzando Front Page, il sito può essere visualizzato da un browser seguendo
il percorso FILE - VISUALIZZA ANTEPRIMA NEL BROWSER.
Installando sul proprio computer tutti i browser che interessano, è
possibile verificare come un sito viene visualizzato dai vari browsers
Ovviamente viene visualizzata l'ultima versione salvata.
Il modo più immediato per esaminare un sito off-line (senza connessione
remota) è quello di salvare questo sito con Explorer; questo salvataggio
deve essere eseguito (con la connessione remota attivata) seguendo il percorso
PREFERITI - AGGIUNGI A PREFERITI. Si apre una finestra dove è fondamentale
spuntare la casella DISPONIBILE IN MODALITA' NON IN LINEA; spuntando questa
casella si attiva anche il bottone PERSONALIZZA, questo consente di aumentare
il numero di livelli salvabili. ATTENZIONE, salvare un livello vuol dire
salvare anche le pagine cui fanno riferimento i link della prima pagina.
Se un link punta ad un portale, questo viene salvato tutto. Salvare anche
un secondo, od addirittura un terzo, livello vuol dire rischiare di salvare
mezzo web. Prima di aggiungere un livello è opportuno valutare le
dimensioni delle pagine che verrebbero salvate.
Per non creare confusione, è possibile utilizzare
NUOVA CARTELLA e CREA IN per salvare il sito in una cartella autonoma.
Le informazioni vengono salvate in un file di collegamento nella cartella
indicata; questo file punta ad un documento web, con lo stesso nome, nella
cartella WINDOWS - OFFLINE WEB PAGES.
I siti così salvati possono essere visitati off-line con Explorer
sia aprendoli dal menù PREFERITI sia seguendo il percorso FILE -
APRI - WINDOWS - PREFERITI. Se la connessione remota si attiva automaticamente
al lancio del browser, bisogna cliccare su ANNULLA e quindi su NON IN LINEA.
Per ripristinare l'attivazione automatica occorre, ad un collegamento successivo,
spuntare la casella CONNETTI AUTOMATICAMENTE e cliccare sul pulsante CONNETTI.
Le procedure per accedere al codice sorgente di un sito, possono essere
diverse con i vari browser.
Con EXPLORER sono disponibili tre possibilità:
Cliccando con il tasto destro del mouse sulla pagina si attiva un menù
di scelte; selezionare HTML, si apre il blocco note contenente il codice
html della pagina; questo può essere salvato totalmente o parzialmente
come ogni file.
Utilizando il percorso VISUALIZZA - HTML; è equivalente al punto
precedente.
Utilizando il percorso FILE - MODIFICA CON MICROSOFT FRONTPAGE; si apre
FrontPage
con una pagina contene il codice.
Con NETSCAPE son disponibili due possibilità:
Cliccando con il tasto destro del mouse sulla pagina si attiva un menù
di scelte; selezionare VIEW SOURCE.
Utilizzando il percorso VIEW - PAGE SOURCE.
In entrambi i casi si apre una pagina contenente il codice; esso può
essere selezionato tutto, con CTRL-A, o parzialmente con il mouse. La parte
selezionata può essere prima salvata negli appunti con CTRL-C e
poi copiata, con CTRL-V o con INCOLLA in qualsiasi programma. Per evitare
che vengano copiati anche parti di codice che potrebbero interferire, si può
prima copiare la selezione in un editor ASCII come Blocco Note; poi si ricopia
e si incolla dove si vuole.
Pubblicare un sito sul web vuol dire trasferire i files e/o directory, relativi
al proprio sito, sul computer server web dove si trova lo spazio web a nostra
disposizione. Un server web è un computer che può, tramite il protocollo HTTP, trasmettere
ad un browser richiedente i files relativi al sito richiesto. Un server trasmette
i dati tramite una rete di comunicazione, il server web trasmette i dati tramite la rete
internet.
Lo spazio su di un server web si può ottenere a pagamento, insieme a diversi servizi,
o gratis, previa registrazione, da molti portali. Con la registrazione
i provider forniscono tutti i dati necessari per il trasferimento dei files.
Le forme gratuite, normalmente, non offrono i servizi essenziali per il
un professionista e utili (ma non indispensabili) al dilettante; questi servizi comprendono
informazioni sui browser e sulle risoluzioni usate per gli accessi, statistiche varie ecc..
Il trasferimento dei files
sul server web va effettuata usando il protocollo FTP (File Transfer Protocol).
I programmi di trasmissione con protocollo FTP si possono scaricare shareware o freeware
(pochi) dai molti portali che offrono un servizio download.
Microsoft FrontPage (FILE _ PUBBLICA WEB)e Netscape-Composer (Publish o pubblica) offrono
una possibilità di trsferimento FTP interno.
I primi tentativi di trasferimento richiedono tenacia e perseveranza perché
le possibilità di fallimento sono elevate. Il primo consiglio è
di usare la connessione remota del provider che ha messo a disposizione
lo spazio web perché la "gelosia" è molto diffusa nel web. Per molti spazi web gratuiti è
espressamente dichiarata l'obbligatorietà di uso della connessione remota del provider
ospitante.
Bisogna provare con pazienza l'inserzione dei dati richiesti, cercando le possibili
varianti, perché i termini usati dai programmi di trasmissione FTP spesso non sono quelli
usati da chi mette a disposizione lo spazio web; sempre ché il server utilizzato non abbia
predisposto qualche blocco per l'url di destinazione.
Una possibilità, attualmente, gratuita molto funzionale e comoda, usata anche per questo sito, è
utilizzare lo spazio web offerto da Yahoo - Geocities
(http://it.geocities.yahoo.com). I grossi vantaggi sono:
Ha un trasferimento FTP interno che richiede solo la selezione dei files da trasferire.
Mette a disposizione un file manager con editor pratico e semplice.
Mette a disposizione un servizio di statistiche molto ampio, fornisce il
numero di accessi pagina per pagina, accessi giornalieri, url di accesso,
browsers di accesso ed altro.
Per usufruire di questo spazio web occorre registrarsi a Geocities ed entrare nella prima
pagina dei servizi inserendo id. e pw.; per il trasferimento files cliccare su
"FTP & caricamento facile .."
Un'altro portale che offre, gratuitamente ma senza particolari servizi, una scorciatoia per
trasferire i files del proprio sito è infinito.
La procedura prevede: aprire (tramite ESPLORA RISORSE o RISORSE DEL COMPUTER a finestra
ridotta) la cartella contenente i files da trasferire, accesso remoto con collegamento
INFINITO, collegamento (tramite Explorer a finestra ridotta) all'URL "ftp.infinito.it",
inserire nella maschera che appare ID e password di infinito, selezionare e trascinare i
files da trasferire nella finestra di Explorer e attendere.
Si accede al proprio sito (nomeutente) con l'URL
http://www.infinito.it/utenti/nomeutente/
La procedura prevede finestre ridotte perché esse siano visualizzate contemporaneamente,
in questo modo si può effettuare agevolmente il trascinamento dei files da una finestra
all'altra.
Volendo acquisire esperienza è saggio non utilizzare solo le vie più facili e cimentarsi
anche con le difficoltà tipiche dei programmi di trasferimento FTP.
Un buon programma gratuito, al momento, e in inglese è AcerFTP 3 FREEWARE
scaricabile dal sito
www.visicommedia.com. Se non ci si registra la licenza dura solo 30 giorni.
Il programma presuppone che ci si colleghi essenzialmente ad alcuni server, per cui
prevede la creazione di uno o più profili di sito richiamabili direttamente per il
trasferimento. La procedura prevede di attivare FILE-CONNECT-NEW SITE FILE; nelle
maschere successive si trovano anche i seguenti termini:
- descriptive name : identifica il nome che si attribuisce al profilo; va bene qualsiasi
nome.
- server : indicato da chi fornisce lo spazio web. Per esempio: ftp.it.geocities.com
- local folder : la directory, su proprio computer, dove si trovano i files da trasferire.
- host folder : la directory dove vanno trasferiti i files; é il nome del proprio spazio web,
quello dichiarato al momento dell'attivazione.
Il programma presenta due finestre, in una ci sono i files della local folder e nell'altra
quelli della host folder. Sopra queste due finestre c'è una riga con i profili creati;
cliccando su di un profilo si seleziona tutto quanto definito in quel profilo.
Il trasferimento si attiva selezionando, in una finestra, i files da trasferire e
trascinandoli nell'altra finestra con il mouse o cliccando sulla freccia corrispondente
fra le due finestre..
Se si vuole aggiornare un file, cliccando sulla freccia di trasferimento, si apre una finestra
di conferma: cliccare su "overwrite".
Finché non si è acquisita una certa esperienza è bene usare tutte le impostazioni predefinite.
Se il collegamento non si attiva provate, oltre a verificare l'esattezza dei parametri
introdotti, anche a collegarvi tramite un'altro provider di accesso remoto.
Chi volesse personalizzare l'URL del proprio sito con solamente un nome può consultare le
offerte che si trovano facilmente su quasi tutti i portali; occhio ai servizi che offrono,
in cambio della cifra richiesta, ed alle velocità di trasferimento.
Sostanzialmente ci sono tre modi per promuovere un proprio sito:
Usare gli elementi META. I motori di ricerca utilizzano alcuni elementi META per effettuare
le loro ricerche. Gli elementi META usano gli attributi NAME e CONTENENT; il valore di NAME
definisce l'argomento che si vuole descrivere (AUTHOR, DESCRIPTION, KEYWORDS, ecc.).
CONTENENT contiene le informazioni relative:
<META NAME="author" CONTENENT="nome dell'autore">
<META NAME="description" CONTENENT="inserire una descrizione sintetica
dell'oggetto del sito">
<META NAME="keywords" CONTENENT="inserite un elenco di parole (dette parole
chiave), separate da virgole, essenziali per rintracciare il sito tramite un motore di
ricerca">
Gli elementi META vanno inseriti nel blocco HEAD.
Se la prima pagina è una pagina a frame, l'uso dell'elemanto NOFRAME (vedere la pagina frame) può
facilitare l'individuazione del sito da parte dei motori di ricerca.
Ricorrere ai servizi delle società dei motori di ricerca. Praticamente tutti i
motori di ricerca offrono, a pagamento, la possibilità di essere più visibili.
Segnalare il proprio sito ai portali che offrono questo servizio. Molti portali
sono disponibili ad inserire dei siti segnalati in un proprio database per facilitare la
ricerca tramite lo stesso portale.
Per i siti pubblicati in uno spazio web free, questo metodo è, praticamente, l'unico sistema
per farsi cercare; i motori di ricerca sono molto poco sensibili agli spazi free.
Far pubblicità presso amici e/o in qualsiasi modo. Il metodo del passa parola, diretto,
via e-mail o via chat può aumentare discretamente il numero dei visitatori.
La scelta del nome del sito è importante; deve, in modo sintetico, esprimere efficacemente il
contenuto e stimolare l'interesse dei potenziali visitatori. Un titolo che inizi con le prime
lettere dell'alfabeto può essere presentato, nelle liste, prima di altri. Si ricorda che il titolo
del sito è quello inserito fra i tag <TITLE> e </TITLE> nel blocco HEAD.
Verso la fine degli anni'80 il fisico Tim Berners-Lee propose al CERN di adottare, per lo
scambio di documenti scientifici, una sua applicazione del linguaggio SGML (Standard
Generalised Markup Language). Questa applicazione, chiamata da Berners HyperText Markup
Language (HTML appunto), era adatta a descrivere testi con tabelle ed elenchi puntati;
molto semplice da usare si diffuse rapidamente fra i primi utenti del nascente World Wide
Web. La corsa alle implementazioni, attuata dai vari produttori di browsers per
aggiungere sempre nuove funzionalità, stimolò Berners ad istituire, nel 1994, il World Wide
Web Consortium (W3C). Obiettivo del W3C era, ed è ancora, definire delle versioni standard
di HTML a cui tutti possano riferirsi. Attualmente il W3C si occupa, sempre con l'intento
di fornire delle versioni di riferimento, di tutti gli aspetti di comunicazione sul web.
Java Il linguaggio JAVA è nato intorno al 1995 per supplire alle
limitazioni dell'html; l'uso di internet per scopi commerciali, richiede
di poter comunicare con l'utente, operare scelte, di andare oltre la sola
capacità descrittiva dell'html. Java è nato perché
i linguaggi di programmazione disponibili, come il Pascal, C, C++, non
consentono di conservare la principale caratteristica dell'html: la portabilità,
cioé, l'essere indipendente dal sistema operativo (windows, linux,
mac. ecc.) e dal processore. Tipicamente un linguaggio di programmazione
produce un codice macchina legato sia al processore che al sistema operativo;
per utilizzare lo stesso programma su macchine diverse (p.e. dos o mac)
e/o con sistemi operativi diversi, è necessario ricompilare il programma
con un compilatore specifico. Ovviamente questo programma, utilizzato in
un sito sul web, non potrà "girare" su tutti i computers come l'html.
Per superare questo problema, un compilatore java produce un codice
suo (chiamato Bytecode) che non è legato ad alcun sistema operativo
e ad alcun processore. L'utilizzatore, il browser (ognuno ha sul proprio
computer un browser specifico per il processore e per il sistema operativo usato)
, dovrà disporre di un interprete, chiamato JVM (Java Virtual Machine), che traduca
il codice java in un codice macchina interpretabile dal computer in uso.
La necessità di ricorrere ad una jvm, introducendo un passaggio
in più, rallenta leggermente la velocità di esecuzione di
un programma in java (appelet); questa minore velocità è
più avvertibile su macchine lente e/o con poca memoria ram.
Volendo utilizzare java, è necessario tener presente il solito
problema delle compatibilità delle versioni; almeno ogni anno esce
una nuova versione di java, normalmente i browers si aggiornano con un
certo ritardo, inoltre bisogna tener presente che non tutti gli utenti
usano le versioni più recenti dei browsers.
I sistemi di sviluppo java, non gratuiti, più diffusi sono il
Borland Jbuilder, il Symantec Cafe ed il Microsoft Visual Java. Completamente
gratuite sono le JDK (Java Development Kit) della Sun (la Sun ha inventato
java), che comprendono sia il compilatore che la Java Virtual Machine per
eseguire i programmi compilati; il compilatore è utile per provare
i programmi realizzati.
le JDK (circa 20 mb più altri 20 mb per la documentazione) sono,
per chi ha molta pazienza, scaricabili free dal sito
Tra Java e Javascript non c'è alcuna relazione; l'assonanza si
deve a motivazioni commerciali.
Per superare i limiti dell'html Netscape aveva cominciato a sviluppare
un linguaggio di scripting, chiamato Livescript, mentre si stava affermando
Java sviluppato da Sun. Per sfruttare un nome già noto, Netscape
ottenne da Sun il permesso di rinominare Livescript in Javascript in cambio
di creare delle somiglianze procedurali.
Javascript, come l'html, non deve essere compilato; ciò semplifica
molto il suo uso. Esso è un linguaggio ad oggetti, questa caratteristica
permette di ridefinire, in maniera dinamica, le proprieta' delle parti
delle pagina Web definite come oggetti. Uno script in Javascript può
cambiare colori, far scomparire immagini o testi ed altro semplicemente
cambiando i parametri relativi all'oggetto.
Javascript è molto interessante ma, nonostante sia implementato
anche in Explorer, i problemi di compatibilità sono diversi; è
anche possibile qualche blocco del computer. Nella rete sono disponibili
moltissimi script Javascript collaudati che possono essere copiati, incollati
ed utilizzati con le opportune modifiche e verifiche dei riferimenti interni.
Per HTML Dinamico (DHTML) si intende una estensione dell'html che consente
di modificare dinamicamente i vari elementi di una pagina Web in seguito
a scelte dell'utente o a condizioni operative.
Questo risultato si ottiene strutturando, concettualmente, il processo
di sviluppo della pagina web in tre fasi:
- Definizione della pagina secondo un modello ad oggetti (DOM), cioè
si definisce la pagina come una gerarchia di oggetti (ognuno definito da
un nome che lo identifichi) con proprieta' e metodi. Ridefinendo, tramite
un opportuno comando, invocando un metodo o modificando una proprietà
di un'oggetto (p. es. colore o visibilità) si può modificare
dinamicamente la pagina.
- Uso dei fogli di stile CSS per definire i valori iniziali degli oggetti
della pagina, o delle pagine, ottenendo, inoltre, impostazioni unificate
in tutto il sito.
- uso di script, con linguaggi tipo javascript, per definire i parametri
di variazione dei vari oggetti.
Esistono problemi di compatibilità, legati a quelli degli script,
anche se le ultime versioni di Explorer e Netscape sono abbastanza compatibili.
Il WWW Consortium sta preparando uno standard DHTML.
Una caratteristica interessante è la disponibilità di
attivazioni su eventi (click di un tasto, passaggio del mouse ecc.) di
funzioni di script.
E' anche possibile definire matrici di oggetti, quindi si può
organizzare un piccolo data base.