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Biografia di Gioela
di Orsola Savoca, inviato da Manos Kouvakis - 2001

GIOELA è una bimba speciale, è nata e cresciuta fino all'età di 3 (tre) anni con un decorso di vita normale, quando si è presentato il morbillo, ha avuto un decorso normale, ma quasi alla fine di esso, Gioela ha avuto un leggero malessere.

Da quel momento non ha più camminato e parlato (e non ha più chiamato "mamma", mio grande desiderio), è così iniziata la nostra storia:

Ricoveri ospedalieri, difficoltà mediche per essere informata su cosa stesse accadendo alla mia bambina, dopo tempo finalmente ho avuto diagnosticata questa difficile malattia: "GLUTARICO ACIDURIA tipo I", male raro, genetico e metabolico.

Non abbiamo trovato subito l'ospedale di Padova che ci mettesse in cura, ma dopo tanti giri e ricoveri ospedalieri siamo giunti a Padova. Dopo l'aspetto metabolico, abbiamo iniziato a curare il lato logopedico e ortopedico, Gioela ha iniziato a frequentare la scuola per comunicare e farsi intendere dagli altri, ha dovuto fare un corso di Bliss, metodo con simboli per accedere al computer, abbiamo percorso, per circa un anno, 3 volte a settimana, Palermo/Catania.

Ci sono riuscita, dico sono, perché Gioela intellettivamente non ha mai incontrato difficoltà, mentre io stentavo ad apprendere il tutto. Gioela è andata meravigliosamente avanti mentre io sono tranquillamente rimasta indietro, è riuscita ad esprimersi talmente bene al computer, al punto da essere premiata durante una ricorrenza scolastica dal nostro ex vice-sindaco; non ha rinunciato a niente, mi ha fatto seguire, quasi continuamente, i suoi cantanti preferiti: a Roma per vedere lo spettacolo di Morandi, a Sanremo per Morandi e D'Alessio, poi vari altri concerti, possibili da raggiungere e qualche volta anche impossibili. La sua voglia di vivere, di essere felice, intermezzata dai ricoveri ospedalieri, non è mai cessata. Si è dedicata alla moda, ha voluto assistere alla "Notte della moda" a Palermo; avrebbe voluto essere a piazza di Spagna-moda, ma ho smorzato subito il suo entusiasmo dicendole: "sono stanca e un po’ vecchia, inoltre dobbiamo tornare in America".

Per quanto attiene il piano comunicativo, Gioela si è magnificamente inserita a scuola, abbiamo avuto la direttrice, la maestra di base, la maestra di sostegno sempre presenti per noi, quindi quest'anno ha tranquillamente conseguito la licenza elementare, con un giudizio finale molto vero e profondo; è già iscritta alla 1^ media.

Però, mentre siamo andati avanti nel settore intellettivo, fisicamente Gioela ha continuato a peggiorare: lussazioni, interventi agli adduttori, sonda allo stomaco, e tante altre prove per interventi. La schiena di Gioela è totalmente finita, è stata paragonata in America ad un wurstel ricurvo, da qui la diagnosi: un costosissimo intervento alla colonna vertebrale per poterla salvare.

Io da mamma ho lanciato diversi appelli, possono cambiare le parole, ma il mio cuore arde sempre allo stesso modo, per riuscire a tenere con me questo meraviglioso "Angelo" che mi è stato donato, anche se in custodia.


immagine by Ansa

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