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Aborto: "diritto o crimine?"La
morale cristiana
di Beatrice F. - dicembre 1999
Per quanto riguardo laborto, possiamo notare che levolversi
delle mentalità e delle leggi non è riuscita a
scuotere la chiesa, infatti i documenti più recenti benchè
presentati con una impostazione nuova hanno una fermezza più
grande di prima.
Perché la Chiesa condanna con ostinazione linterruzione
della gravidanza dallinizio? Per la morale cristiana laborto
è linterruzione volontaria del processo generativo
di una vita umana. La Chiesa interroga prima lembriologia
e si lascia illuminare dalle sue conclusioni.
Per gli scienziati il momento stesso del concepimento appare
come il solo punto di partenza certamente nuovo nella vita dellembrione.
Il feto, anche se per nutrimento, è legato alla madre,
tuttavia ha una sua vita propria distinta da quella di lei.
La scienza tiene in considerazione il lento processo di sviluppo
e di maturazione di un arealtà biologica ed unica.
Filosofi e scienziati discutono ancora quale sia il momento
esatto in cui si possanno attribuire allembrione le qualità
piene le qualità piene ed intere di una persona umana,
ma non hanno mai messo in dubbio il cuore del problema, cioè
lobbligo per tutti di lasciar sviluppare questa vita umana.
Già nel 1951 Pio XII diceva che: qualunque sia
il momento di sviluppo della vita si tratta in tutti i casi
di un grande ed illecito attentato alla vita umana. In
ogni caso il magistero della Chiesa ha sempre risposto che ad
una persona è riconosciuto il carattere sacro della sua
vita già dal momento del suo concepimento. Già
da questo momento la vita umana entra sotto la protezione delle
persone e della società.
La fede ci dice che essa non è soltanto una realtà
di questo mondo, è Dio il padrone della vita e della
morte e non luomo. La tradizione cristiana ha sempre messo
laborto in relazione con due testi delle Sacre Scritture;
uno dice: Chiunque spargerà il sangue delluomo
avrà il proprio sangue sparso dalluomo perché
Iddio ha fatto luomo a sua immagine (Gn 9,6).
Laltro testo biblico applicato allaborto è
il 5° comandamento del decalogo: Non uccidere la vita
innocente. I doveri delluomo verso la vita non si
limitano a denunciare laborto, il Concilio Vaticano II
lo ricorda così: Dio padrone della vita ha affidato
agli uomini laltissima missione di proteggerla,
significa che non ci si deve limitare solo a denunciare laborto
ma la protezione da offrire al feto, debole ed indifeso, deve
estendersi anche a tante donne che possono venire a trovarsi
in situazioni difficili se non drammatiche a causa di una gravidanza
indesiderata.
Qui scatta un dovere di comprensione e solidarietà che
riguarda tutti quanti stanno a loro accanto incoraggiandole
a non voler riparare uningiustizia subita, commettendone
unaltra nel sopprimere lessere che non può
difendersi perché peserà sulla loromcoscienza
in maniera acuta rovinando anche la loro futura esistenza.
Vi chiederete perché abbiamo voluto proporre questo insidioso
problema che purtroppo anche se non viene trattato soprattutto
dai mass-media in modo approfondito, cè ancora
e non tende assolutamente a scomparire; e vi chiderete anche
perché la scelta di questo mese per riproporlo. L8
dicembre si ricorda limmacolata concezione, si ricorda
la coraggiosa scelta di Maria che accetta non senza dubbi e
incertezze il delicato compito di dare alla luce al Messia. |
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