A sPASSO per PASSO

Notizie
attualità
archivi
altri servizi
da voi
speciali

Servizi
almanacco
mailing list
meteo
spazio vuoto
scambio banner
richiedi giornalino
siti amici
pubblicità

About us
la storia
chi siamo
crediti
awards & co.

Fast links
~ home ~ archivi ~ 2001 ~
Teste nere
di Marco G. - novembre 2001

Da ogni parte del mondo in questo ultimo periodo si sono levate numerose voci di condanna del fondamentalismo, dei taliban (studenti del Corano) e della cultura mediorientale, alcuni addirittura (i più ignoranti) si schierano contro l'Islam senza sapere nulla né della cultura mediorientale né tantomeno dell'Islam.

Io credo che prima di dare qualsiasi giudizio bisogna conoscere i fatti. A questo proposito voglio portare la vostra attenzione su un grave problema che affligge l'Afghanistan in particolare ma che è presente in Iran e altri paesi da secoli: la condizione delle donne.

Negli ultimi tempi (a partire dal famoso 11 settembre) gli sforzi dei mass media si sono concentrati esclusivamente sugli attacchi missilistici ma c'è comunque stato qua e là qualche servizio che ha descritto la situazione femminile in Afghanistan. Le donne sono ridotte a contare meno degli animali, sono costrette a nascondersi per tutta la vita dietro il "Burqa" che le copre da capo a piedi (tanto de venire chiamate da tutti teste nere) e non hanno pressoché nessun diritto. Poco fa ho visto al cinema "viaggio a Kandahar", di M. Makhmalbaf, un regista afgano che denuncia al mondo la serie di divieti cui è sottoposta ogni donna del paese mediorientale.

Vorrei solo che si riuscisse a capire una cosa: le violenze sulle donne in Afghanistan non sono cominciate con i taliban né tantomeno con Bin Laden (che essendo saudita con l'Afghanistan centra solo per i suoi traffici "economici" e l'antiamericanismo); certamente è ragionevole smuovere l'opinione pubblica per cercare di fare qualcosa a favore delle donne afgane, ma bombardando e criticando apertamente una cultura si rischia solamente di allargare il divario che già esiste per colpa della "storia" tra la civiltà occidentale e quella orientale.

In ogni paese del mondo le donne hanno dovuto lottare per far valere i propri diritti; in molti paesi ci sono riuscite mentre in altri ancora no. Qual è la colpa di questi paesi? Quella di non aver conseguito uno sviluppo rapido come il nostro? Io direi che i "signori potenti" invece di condannare senza appello una cultura dovrebbero rimboccarsi le maniche per aiutarla a raggiungere lo sviluppo che i loro stessi paesi (USA, Italia, Francia ecc.) hanno conseguito nel corso dei secoli per mezzo di alleanze e aiutandosi commercialmente e politicamente verso il raggiungimento del bene comune.


immagine by Ansa

segnalazioni
hai delle segnalazioni da farci? Commenti su qualche articolo?
email


ricerca su A sPxP
cerca articoli nel sito...

nel sito nel web

ricerca cattolica
cerca siti cattolici...

 
 
 
 
1999 - { A sPASSO per PASSO }