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Israele - Palestina: fino a quando
divisi dall'odio?
di Marco G. - novembre 2000
Era
il 14/5/1948 quando attraverso una dichiarazione dindipendenza
nacque lo Stato dIsraele. Questa dichiarazione non fu
riconosciuta né dagli arabi palestinesi (abitanti legittimi
della Palestina) né dai paesi arabi circostanti (Egitto,
Siria, Giordania, Iraq e Libano). Che dichiararono immediatamente
guerra al nuovo stato.
Israele però aveva lappoggio degli stati occidentali
(Gran Bretagna su tutti) e grazie a questo nel 1949 trovò
accordi di armistizio con i paesi della lega araba. Nel 1952
le tensioni fra arabi ed ebrei si acutizzò, Israele si
legò saldamente agli Stati Uniti, mentre i Paesi Arabi
si avvicinarono allUnione Sovietica.
Nel 1963 il nuovo capo del governo israeliano si trovò
ad affrontare lintensificarsi della guerriglia palestinese
e la nascita del movimento di resistenza Al Fatah (sostenuto
da Egitto e Siria). La repressione della guerriglia da parte
di Israele fu dura, tanto che anche il moderatore di Giordania
Husain, nel 1967, aderì al patto tra Egitto e Siria.
Il presidente egiziano chiese il ritiro delle truppe da Gaza
e bloccò le navi Israeliane nello stretto di Tiran, Israele
reagì con una guerra lampo condotta e vinta contro i
tre stai confinanti e occupando la penisola del Sinai, Gaza,
la CisGiordania, Gerusalemme, lalta Galilea e le alture
siriane del Golan. Israele respinse linvito dellONU
a lasciare i territori occupati e ad affrontare il problema
dei profughi palestinesi. Il governo utilizzò le nuove
conquiste per accelerare lo sviluppo economico sfruttando le
risorse petrolifere del Sinai e la manodopera araba a basso
costo.
Nel 1970 Israele rifiutò di riconoscere i palestinesi
come entità nazione con diritto di un proprio stato;
ciò accentuò lisolamento internazionale
di Israele che fu costretto a dipendere sempre più dagli
Stati Uniti. Il 6 ottobre 1973 scoppia la guerra del Kippur
(attacco a sorpresa egizio siriano nel giorno di questa
festività ebraica) che vide egiziani e siriani impegnati
con potenti mezzi; il 22 il consiglio di sicurezza dellONU
impone la tregua.
Dopo le elezioni il partito laburista conserva il potere che
viene affidato a Isaac Rabin il quale però deve dimettersi
dopo alcuni scandali finanziari. Al potere va il partito Likud
(sostenuto dal Partito Nazionale religioso).
Nel 1978 Israele giunse agli accordi di Camp David con i quali
si impegnava a ritirarsi dal Sinai e a discutere un piano per
lautonomia di Gaza e CisGiordania. Ma le tensioni tra
arabi e Israeliani non si sono mai allentate e i processi di
pace sono sempre avanzati a singhiozzo, tra un attentato e un
altro. Nel 1993, secondo gli accordi di Oslo, i Palestinesi
sarebbero dovuti arrivare ai negoziati sullo status definitivo
dei territori controllandone almeno la metà.
Il primo ministro Benjamin Nethanyau ha continuato a disattendere
gli impegni presi nel 1996 snaturando gli accordi di Oslo nel
1993. Fino ad oggi hanno continuato a susseguirsi gli incontri
tra ONU, Israele e Palestina per trovare laccordo, ma
Barak (primo ministro Israeliano) e Arafat (capo dellOrganizzazione
per la Liberazione della Palestina) non lhanno mai raggiunto
e adesso dopo le ultime provocazioni è ricominciata la
guerriglia.
Per quanto tempo ancora queste due popolazioni dovranno restare
divise dallodio? Quanti morti dovranno ancora passare
davanti ai nostri occhi in televisione prima che Ebrei e arabi
riescano a vivere in comune? Di tempo ne è già
passato tanto, forse troppo e i potenti hanno troppi interessi
diversi luno dallaltro per giungere ad un accordo.
Dipende tutto da loro il futuro della convivenza in Medio-Oriente,
speriamo che lo capiscano prima che sia troppo tardi. |
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