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Primo maggio per tutti
di Alessia V. - maggio 2001

Immaginiamo un’elevata montagna dal pendio ripido e scosceso, la cui vetta si staglia contro il blu del cielo, al di sopra delle nuvole. Da lassù lo sguardo può spaziare senza ostacoli su tutta la vallata circostante e il mondo di quaggiù non sarebbe che un caotico formicaio.

Ma per arrivare su in cima a godersi il panorama fortuna e coraggio non bastano; occorrono volontà, una certa prestanza fisica, fatica, sacrificio, testardaggine. Così non tutti quelli che tentano la scalata riescono a portare il proprio corpo tanto in alto.

Molti decidono, spossati, di fermarsi a metà salita (in fondo anche da lì il panorama è ottimo!) e molti altri, sentendo l’impresa troppo difficile e rischiosa, dopo aver mosso i primi passi in salita, decidono di ritornare a valle per godersi la tranquilla vita di pianura (non è il panorama né l’aver compiuto una grande impresa a fare la felicità).

Così, allo stesso modo, pochi sono quegli uomini che hanno ricevuto le qualità nella giusta quantità per raggiungere mete vertiginose e lavori di alto livello e di grande responsabilità. Ma non per questo, tutti gli altri lavori sono insignificanti, anzi. Se il mondo senza scienziati, astronauti, ingegneri, medici, manager andrebbe a rotoli è altrettanto vero che non andrebbe di certo meglio se di colpo ci svegliassimo in un mondo senza operai, muratori, meccanici, contadini…

Ogni lavoro ha la propria grande dignità e la propria vitale importanza per l’umanità se però viene svolto con onestà, diligenza e passione. Così un dirigente che si sveglia ogni mattina a fatica e si siede svogliatamente dietro la sua scrivania non varrà mai tanto quanto uno spazzino che compirà con serietà e impegno il suo dovere.

Bisogna quindi fermarsi a riflettere sulle proprie attitudini, sulle proprie passioni e capacità per scoprire a quale mestiere si è chiamati, solo così lo si potrà svolgere nel migliore modo possibile, con coscienza e creatività.

“se un uomo è chiamato ad essere spazzino di strada, egli dovrebbe spazzare le strade come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva musica o Shakespeare scriveva poesia; dovrebbe spazzare le strade così bene che tutte le legioni del cielo e della terra dovrebbero fermarsi per dire: ‘qui è vissuto un grande spazzino di strada, che faceva bene il suo lavoro’”. (M.L.King)


immagine by Ansa

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