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Destra o sinistra?
di Marco G. - maggio 2001
Il
13 maggio milioni di italiani saranno chiamati a votare per
eleggere il nuovo presidente del consiglio dei ministri. Già
da qualche mese veniamo bombardati da giganteschi cartelloni
pubblicitari con la faccia perbene di uno o la mano aggressiva
dellaltro che recano scritte promettenti unItalia
più bella, più ricca, più sicura, con più
occupazione, più pulita
unItalia utopica? Sia da una parte che dallaltra
si continuano a sfornare promesse su promesse
lesperienza
insegna che praticamente mai sono state mantenute; e allora?
Come si deve fare a scegliere tra destra e sinistra?
La risposta immediata che viene da dare (almeno ad un ragazzo
della mia età) è: non vado a votare
.
E no! Il voto è soprattutto un diritto, democrazia vuol
dire potere del popolo, e che potere ha il popolo se non influisce
con il voto sulla vita politica del paese?
Quindi bisogna andare a votare, ma poi? Destra o sinistra? Una
volta destra e sinistra rappresentavano ognuna degli ideali,
dei valori da perseguire per dare veramente una svolta ad unItalia
malata che aveva disperato bisogno di rinnovamento, ma ora?
Perseguire gli estremismi non vuol dire forse sovvertire di
nuovo tutto ciò (giudicate voi se poco o tanto) che di
buono è stato fatto? Ormai i valori da perseguire per
il bene di tutti sono pressoché gli stessi sia visti
da destra che da sinistra; e allora, andate a votare, fate la
vostra scelta , qualunque essa sia. E non ci resterà
che sperare nel buon senso degli uomini che avranno il compito
di guidare lItalia per i prossimi cinque anni. |
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