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Quando Sanremo non è Sanremo
di Leonardo F. - marzo 2000
Ci aveva colti di sorpresa lo scorso anno, con le sue idee innovative
e sempre originali. Non da meno anche questa volta Fabio Fazio
è riuscito ad incollare sulle frequenze della prima rete
nazionale mediamente quattordici milioni di italiani a sera,
con punta massima del lunedì – ben 17 milioni –
per seguire le vicende della gara canora italiana forse più
amata, forse più odiata dagli italiani, ma sicuramente
la più popolare: il festival di Sanremo.
Chiunque abbia seguito la manifestazione avrà potuto
constatare una novità introdotta quest’anno: le
“canzoni a misura di giuria popolare”. Proprio così:
chi da alcuni anni vede questa gara sa ormai riconoscere le
cosiddette “canzoni da festival”; stile lento e rilassante,
il più delle volte sofferto, sulle cui struggenti note
si adagiano le dolorose storie d’amore che enfatizzano
la sensibilità dell’artista.
Naturalmente canzoni raffinate sono così profonde da
toccare il cuore della giuria di qualità ma non da poter
essere gradite al pubblico al primo ascolto, in altre parole,
chi vince non vende. Ed invece quest’anno, rompendo gli
schemi, ecco che al primo posto si piazza il “sentimento”
sì, ma della barca degli Avion Travel.
Ecco che al secondo tornano le note d’amore, solo che stavolta
il ritmo è rockeggiante, la melodia vivace, la voce esplosiva,
cosicchè “la tua ragazza sempre” quasi aggredisce.
Ed infine, solamente al terzo posto, si classifica una canzone
quasi “stile Sanremo”, ma – attenzione –
c’è quel “quasi” che fa la differenza
tra la consacrazione sul podio e nela top ten dei dischi più
venduti.
Poi, ma solo poi, ritornano le canzoni “interessanti, competitive,
incomprese”, ossia quelle che vendono. E tra i giovani?
Niente da dire assolutamente: solito stile accattivante, fresco,
da “Sanremo Giovani”. Anche se stavolta pare che la
classifica finale sia ricalcata da quelle dei Sanremo “Big”
dgli anni passati… staremo a vedere.
Tutto finito dunque? Certo che no, manca la parte mondana della
manifestazione , le cosiddette “polemiche da festival”,
quest’anno ancora più interessanti. Dico davvero:
avreste mai immaginato che così tante vallette italiane
avessero un tale spirito patriottico? Vi sareste mai immaginati
una simile protesta da parte delle nostre donne di spettacolo
che difendono la loro posizione contro la ragazza semplice e
dalla risata cavallina venuta dalla spagna? Ma non si parlava
di una gara canora? Di una canzoni italiane? “Canzoni?
Ma è questo lo show!” |
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