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Quelli di Passo che non vanno a spasso
di Daniela B. - novembre 2001

Per il mese di Novembre abbiamo intervistato Cristina Viozzi, ex collaboratrice del nostro giornalino, al suo primo anno di università.

Quale facoltà hai scelto?
Non si può dire che la scelta universitaria sia cosa da poco. In fondo equivale a scommettere sul proprio futuro. Io personalmente sono stata indecisa fino ad agosto… ero in bilico tra due facoltà nettamente diverse: ingegneria e veterinaria. Ho iniziato ad assillare mezzo mondo… volevo consigli, avevo una paura tremenda di pentirmene quando poi sarebbe stato troppo tardi… alla fine ho scelto ingegneria meccanica. Le prospettive di lavoro sono sicuramente maggiori ed inoltre le materie che sto studiando e che dovrò studiare in futuro mi piacciono molto.

Che sistemazione hai trovato?
È dal 4 settembre che sto fissa a Perugia. Per quanto riguarda la sistemazione si sono susseguiti talmente tanti contrattempi che se mi mettessi a raccontarli tutti non ci si crederebbe! Diciamo che ho trovato la strada aperta perché mia sorella Roberta e mi cugino Alessandro studiano anche loro a Perugia. Per un po' di tempo sono stata nell'appartamento di mia sorella e delle sua amiche. Poi dal primo di ottobre sto in un altro appartamento con altre tre ragazze.

Come ti sei trovata?
Ormai mi sono ambientata un bel po', ma all'inizio è stato come iniziare da zero. Andare ad abitare in un appartamento in una città lontana dalla mia famiglia e dai miei amici mi metteva un sacco paura, a Perugia non conoscevo nessuno, ma poi piano piano ho iniziato a fare nuove amicizie, a rifarmi una "nuova vita".

Com'è l'ambiente universitario?
Sinceramente all'inizio mi trovavo un po' spaesata. Classi enormi con più di cento persone… su cento persone arriviamo si e no a dieci ragazze! Poi, una volta conosciuta gente, assunta la mentalità universitaria, tutto rientra nella normalità. C'è una cosa però che non sopporto: la maggior parte delle persone che fanno questa facoltà si pongono al di sopra degli altri e non ricordano che a volte le cose più belle stanno nella semplicità. La professoressa di matematica al liceo dice che cambierò anch'io perché è quello lo schema mentale che volenti o nolenti assumiamo. Io spero di restare la Cristina di sempre, la Cristina orgogliosa delle proprie origini.

A distanza di quasi due mesi cos'è che ti manca di più?
Sono tantissime le cose che mi mancano… i miei genitori… sapere che loro sono rimasti a casa soli perché sia io che Roberta siamo a Perugia a studiare mi rattrista. Mi manca tutto ciò che è legato alla mia casa… dalla mia cagnolina Perla al camino col fuoco acceso… mi mancano tantissimo i miei amici… con questo non voglio dire che non mi piaccia Perugia, al contrario la adoro! Solo che Perugia è una città, una realtà naturalmente diversa dalla nostra frazione.


immagine by Ansa

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