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Quelli di Passo che non vanno a spasso
di Daniela B. - marzo 2002
Visto che il prossimo 8 marzo sarà il giorno dedicato
alle donne, abbiamo pensato di intervistare Porfiri Martina,
una giovane mamma di Passo.
Da quanto tempo sei sposata?
Quest’anno sono 6 anni.
Prima di sposarti che lavoro facevi?
Lavoravo in una litografia a Montegranaro, era un lavoro
molto faticoso, poiché partivo il lunedì e ritornavo
il venerdì. Abitavo insieme ad una ragazza che lavorava
con me.
Come mai hai deciso di lasciare il lavoro per la famiglia?
La situazione in cui vivevo era comoda fino a quando non
abbiamo deciso di sposarci, poi mi sono resa conto che se volevo
una famiglia, era impossibile continuare a fare lo stesso lavoro.
Ti sei pentita di aver fatto questa scelta?
Non mi sono affatto pentita della scelta che ho fatto; non
è che penso di non lavorare più: forse ora che
i miei due bambini, Gloria di 5 anni e Riccardo di 3, vanno
all’asilo, penso che potrei trovarmi un piccolo lavoretto
anche part-time.
Oggigiorno sempre di più le donne sacrificano la loro
famiglia per far carriera; tu cosa ne pensi?
Considero la famiglia più importante del lavoro ed
ho sempre pensato che se avrei avuto dei figli avrei rinunciato
a qualcosa.
Cercando di fare un raffronto tra la famiglia e la professione,
credi che quest’ultima sia più pesante?
Ci sono giorni in cui è pesante fare la mamma a tempo
pieno. A volte penso che sarebbe stato meglio il lavoro; d’altra
parte però devo riconoscere che due figli sono una bella
soddisfazione. |
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