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Le donne di Gesù
di Alessia V. - marzo 2002

Per l’otto marzo, festa della donna, facciamo un salto nel passato, all’epoca in cui Roma era padrona del mondo e Gesù iniziava la sua missione per le strade della Palestina. Diamo un’occhiata alla situazione del tempo, alla ricerca di una risposta alla domanda: “com’era la vita di un donna all’epoca?”. Sicuramente dura e limitata.

Le donne avevano l’unico e gravoso compito di badare alla casa, mettere al mondo figli e occuparsi della loro educazione; le loro parole contavano ben poco, la vita sociale era loro preclusa, le ultime decisioni spettavano sempre e comunque all’uomo di casa, le adultere erano lapidate pubblicamente. Da allora, per fortuna, le cose sono profondamente cambiate, perlomeno per la maggiora parte della popolazione femminile mondiale che ha avuto modo di riappropriarsi della propria dignità e di dimostrare il proprio valore. E questo è stato possibile anche grazie al cristianesimo che, tra le mille novità che ha portato, ha rivestito la figura femminile di una nuova importanza, dandole la possibilità di riscattarsi.

Seguiamo Gesù nel suo viaggio attraverso la Palestina: Egli incontrò sulla sua strada numerose donne rese immortali dalle pagine dei Vangeli. Ecco la peccatrice, la prostituta che, pentitasi della sua vita dissoluta, si presenta a Gesù con un vasetto di olio profumato e gli occhi colmi di lacrime: si inginocchia ai suoi piedi e inizia a cospargerli di unguento baciandoli e bagnandoli di lacrime. Mentre tutti i presenti inorridiscono ed un fariseo inizia a pensare: ”se costui fosse veramente un profeta saprebbe sicuramente che specie di donna lo sta toccando la scanserebbe da sé” Gesù la lascia fare e al osserva con tenerezza accingersi a profumare i suoi piedi, poi la fa alzare e le dice: “va, il tuo amore ti ha salvata.”

Incontriamo poi due sorelle, Maria e Marta, che invitano Gesù in casa loro. Mentre l’una si affaccenda per preparare un’accoglienza degna del nuovo ospite, l’altra si accovaccia ai piedi di Gesù e rimane estasiata ad ascoltarlo. Maria allora rimasta sola con mille faccende da sbrigare, richiama bruscamente la sorella sbadata affinché le dia una mano. Ma Gesù interviene in favore di Marta e invita Maria a lasciare per un po’ i propri doveri di donna per imitare la sorella, sedendosi ad ascoltare.

Sulla strada per il monte degli ulivi Gesù nota, assiepata davanti ad un tempio, una folla rumorosa che si agita e grida: si sta preparando la lapidazione di una giovane sposa, scoperta in flagrante adulterio. Mentre i presenti la coprono di insulti, Gesù, ricordando che nessuno è immune dal peccato, le si avvicina e le offre la mano per rialzarsi.

Presso il pozzo di Giacobbe vediamo che Gesù si dilunga a chiacchierare con una samaritana, una donna con ben 5 matrimoni falliti alle spalle, considerata da tutti una poco di buono e perciò allontanata e guardata con sospetto. Infine, nelle ultime pagine del Vangelo troviamo Maria di Magdala e Maria Maddalena che, dopo la crocifissione all’alba del terzo giorno si recano al sepolcro per donare una degna sepoltura al loro Signore. Ebbene, è proprio a queste due semplici donne che il Signore risorto decide di rivelarsi per primo, rendendole prime testimoni di un fatto prodigioso: saranno loro a correre a perdifiato fino al cenacolo in cui gli apostoli erano rinchiusi per portare loro la bella notizia.


immagine by Ansa

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