Dopo anni e anni di onorato servizio, TOTO', un piccolo rimorchiatore, era stato
messo a riposo, ma lui, invece che essere contento di poter finalmente riposare,
era diventato molto triste: non riusciva proprio ad accettare di passare tutto il
giorno attraccato al molo senza fare nulla, si sentiva inutile ed abbandonato,
mentre prima, anche se il suo lavoro era duro e persino pericoloso, si sentiva
importante, specie quando scortava in porto le grosse petroliere o le grandi porta-containers.
Gli unici amici che gli allietavano un po' la giornata erano due giovani gabbiani,
Pallino e Pallina, che l'avevano scelto come loro fissa dimora e che lo tenevano
aggiornato sulle novità accadute nel mondo esterno che adesso era precluso a Totò.
Ma un giorno arrivò una grossa tempesta...
Pallino e Pallina stavano volando sopra le scogliere che si trovavano a sud del
porto, quando notarono una grossa petroliera che era in difficoltà perché era finita fuori rotta,
ed ora non riusciva più a manovrare bene a causa delle grosse onde sollevate dal mare in tempesta...
La nave rischiava di schiantarsi
contro gli scogli: sarebbe stato un disastro! Fiumi di petrolio si
sarebbero riversati in mare dagli squarci aperti sulle fiancate della nave e sarebbe
stata la "morte nera" per molti abitanti del mare, gabbiani inclusi!
Bisognava assolutamente fare qualcosa, ma la squadra dei rimorchiatori in servizio era
già impegnata al largo, a nord del porto ed il tempo non sarebbe bastato per intervenire,
cosicché Pallina disse: "dobbiamo avvertire Totò!"... "Giusto!" ribatté Pallino, e così
volarono più in fretta che poterono verso la banchina del porto dove il piccolo rimorchiatore
era ormeggiato.
"Presto, presto Totò" gridarono all'unisono i due gabbiani quando
raggiunsero il loro amico "solo tu ci puoi aiutare!"... In poche parole i due giovani
gabbiani spiegarono la situazione al piccolo rimorchiatore che nell'udirle si eccitava sempre
più ed infine gridò "Niente paura amici miei, ci penso io!"
In pochi attimi il motore
era già al massimo dei giri e, mollati gli ormeggi, Totò si lanciò tra le onde verso le
scogliere a sud del porto. La tempesta era veramente furibonda, il vento fortissimo sollevava
onde gigantesche che sovrastavano il piccolo rimorchiatore, ma Totò avanzava impavido tra
i flutti, ben deciso a non perdere l'occasione per dimostrare il suo valore...
Quando, dopo una ventina di minuti di impervia navigazione e dopo aver rischiato
più di una volta di essere sommerso dalle onde, il piccolo rimorchiatore raggiunse
la petroliera, sembrava non ci fosse più nulla da fare! Tra la nave e gli scogli ormai
c'erano solamente un centinaio di metri... la fine sembrava imminente! Ma Totò con una
ardita manovra si infilò nello stretto passaggio fra la petroliera e la scogliera,
si fece lanciare la fune da traino e gridò: "Avanti tutta!"
Per alcuni, interminabili istanti, sembrò che la nave finisse ugualmente contro gli
scogli, trascinando con sè il coraggioso Totò, invece la manovra riuscì e il piccolo
rimorchiatore puntò decisamente verso il porto con la nave al traino, incitato da Pallina
e Pallino che non avevano mai abbandonato la scena.
Occorsero quaranta minuti per raggiungere il porto, nel frattempo la tempesta si era un
poco acquietata e la notizia dell'impresa di Totò era già arrivata cosicché, quando il
piccolo rimorchiatore entrò nel porto con la grossa petroliera al traino, fu accolto
da una folla di gente festante che si era assiepata sui moli e dai suoni delle sirene
delle altre navi che volevano così rendergli omaggio per il coraggio e la bravura dimostrati
nell'operazione di salvataggio.
Fu così che, in seguito a questa vicenda, il piccolo rimorchiatore fu reintegrato in
servizio (anche se come riserva) e per lui non ci furono più giornate noiose da trascorrere.
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