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La Produzione | The Production |
Nel 1950 nella fabbrica Aero Caproni nasce il primo veicolo con motore da 49cc su telaio elastico Ducati. Il telaio Ducati Cucciolo era prodotto allora, nello stabilimento di Arco. La realizzazione del veicolo e' dovuta a G. Perini. Possiede gia' lo schema del motore da cui derivera' successivamente la fortunata serie Capriolo 75 e poi l' elegante Cento 50. Purtroppo la versione di 49cc non ebbe seguito; si sa solo con certezza che un esemplare di tale moto e' sopravvissuto fino ad oggi e che un modello analogo, partecipo' alla Milano Taranto del 1950. Anche una collaborazione, avviata con la Ducati per realizzare una motoleggera fu interrotta. Il Capriolo 75 Si giunge al 1951 quando la Capriolo 75 venne presentata dall' Aero Caproni; mostra subito soluzioni originali anche se non inedite e un interpretazione stilistica particolare che la distacca dalle principali 75cc dell' epoca Guzzi, Laverda, Ceccato. Venduta inizialmente nella versione Normale, venne presto affiancata da una versione Sport con lievi ritocchi estetici, sella lunga, manubrio abbassato e parecchie modifiche al motore con incremento di potenza di 1CV. Il Telaio del Capriolo 75 Il telaio in lamiera stampata, mostra un evidente influenza di scuola tedesca (DKW, BMW) tanto che il rubinetto del serbatoio riporta le scritte in tedesco "ZU" e "OFFEN". Tuttavia e' reinterpretato con un attento studio specie nel forcellone posteriore. Nella prima versione il forcellone oscillante e' imperniato subito dietro il motore, connesso al telaio da una "pinna" e da una coppia di due molle coassiali racchiuse da astucci poste sotto il motore; due ammortizzatori a compasso in posizione classica costituiscono l'elemento smorzante della sospensione. Nella seconda edizione del telaio, il forcellone oscillante perde pinna e molle ed al posto dei compassi ci sono degli ammortizzatori idraulici in posizione inclinata. Per costruire le due fiancate in lamiera stampata la Aero Caproni si era dotata di presse speciali che stamparono poi anche alcuni lamierati per la moto Guzzi. Il telaio, una volta composto, assume configurazione a doppia culla intera con due robuste mensole nervate a sostegno degli ammortizzatori. Il serbatoio ovale viene ospitato parzialmente incassato nel telaio. La forcella, telescopica, con molle a spirale passo e cedimento variabili non contiene olio idraulico. Gli steli scorrono su boccole assiali di microtex da lubrificare tramite tappi posti sopra la piastra superiore ogni 1000Km. Le ruote da 24x21/4 hanno mozzi in lega di alluminio con freno laterale e perni sfilabili. Il mozzo posteriore e' scomponibile a livello del parastrappi in modo da poter sfilare la ruota posteriore senza togliere la catena. Motore del Capriolo 75 Il motore, quattro tempi, e' di interessante architettura, raffinato per la classe del motociclo. L' albero motore, disposto longitudinalmente, viene supportato da due cuscinetti. Anteriormente c'e' il volano magnete, mentre una coppia conica trasmette il moto alla frizione coassiale all' albero del cambio in blocco a quattro marce. Disposto tradizionalmente permette di avere la trasmissione finale a catena. La leva del cambio a bilanciere con preselettore interno si trova sul lato sinistro. Un ulteriore coppia conica con un piccolo albero verticale trasmette il moto alla camma posta in testa. La lubrificazione a carter umido e' ben curata con una pompa a stantuffo che spinge l' olio in tubature visibili poste all' interno del monoblocco (prima versione di motori). Successivamente i condotti verranno annegati nella fusione del monoblocco (secondo tipo di motori). La mandata di olio della pompa per il condotto in testa e' abbondante tale da far si che anche i cinematismi della testa lavorino a bagno d'olio. Il comando della pompa e' dato da una camma coassiale all' albero ausiliario del cambio. Utile il filtro olio centrifugo, peccato che sia posto in posizione tale da dover smontare testa, cilindro, volano e il carter anteriore del motore per poterlo pulire. Il Capriolo 75 ebbe un buon successo commerciale, venne prodotto come descritto in parecchie migliaia di esemplari e i vari modelli dal 1951 al 1957 anche sotto la denominazione Aeromere. Da sottolineare come le transizioni tra i vari anni di produzione non siano repentine ma morbide con i particolari dei modelli che sfumano trasformandosi. Si assiste quindi all' aggiornamento del motore montato sempre nel telaio primo tipo, poi alla introduzione del serbatoio ovoidale senza disegno a sbalzo con riga nera longitudinale e cosi' per tutte le altre varianti. In questo periodo la Aero Caproni decide anche di partecipare alla manifestazioni sportive dell' epoca per fornire adeguato supporto pubblicitario alla moto. Nasce cosi' un modello che chiameremo "derivato serie", competizione o CORSA, destinato al solo impegno sportivo. E' distinto da una forcella anteriore teleidraulica con registro dello sterzo, nuovo freno anteriore, dall' arretramento dei comandi, della sella e dalla foggia del serbatoio particolare. Nel motore oltre alla presa del contagiri, coppa olio maggiorata, vi e' installato un particolare castello in lega con coppia conica che trasforma la macchina ad albero a camme in testa. Essendo un modello destinato alle corse, ha molte varianti che rendono difficilmente classificabile la moto, ma le caratteristiche base descritte sono ritrovabili negli esemplari sopravvissuti. Data la robustezza della moto le gare principali ove raccolse vittorie furono quelle di gran fondo quali la Milano Taranto del 1954 con Galliani e sempre con lo stesso pilota il Giro Motociclistico d'Italia del 1955. In molte altre gare anche con moto poco lontane da quelle di serie la piccola moto Trentina si fece onore battendo o contrastando efficacemente Laverda e Ceccato suoi avversari di allora. |
Year 1950, in the factory Aero Caproni born the first motorcycle powered with engine of 49cc and Ducati elastic frame. The frame Ducati Cucciolo, at that time, was made in Arco factory. Its realization was made by G. Perini. It already have the engine based on the scheme from where will come the lucky model Capriolo 75 and after some time the elegant Cento 50. Unfortunatly the 49cc version don't have continuation; we know only with certitude that one exemplary of this bike is surviving until today and that a similar model was present to Milano Taranto of 1950. Also a joint venture with Ducati for to made a bike was broken. The Capriolo 75 During 1951 the Capriolo 75 was presented from Aero Caproni; show immediatly original solution altrought not inedited and with particular stylistics interpretation that to distinguish it from other 75cc primary competitor like Guzzi, Laverda, Ceccato. Sold at first as Normal version was early to place side a Sport version with slight aesthetical revision, long seddle, crouching handlebar and several engine modifications with power increment up to 1 hp. The Frame of Capriolo 75 The frame pressed in steel sheet, show a evident influence from German school (DKW, BMW). In fact the fueltank faucet take printed the inscriptions "ZU" and "OFFEN" in German language. In any case it is revisit accurately specially aroud the rear fork. In the first version the rear fork is pivotted just rear the engine, connected to the frame with a "flipper" and a couple of two coaxial springs enclosed in its case located under thr engine; two compass absorbers mounted in classic positions constitute the quench element of the suspension. In the second frame edition, the rear swinging fork lost its "flipper" and springs in favour of two idraulic shock absorbers instead of the compasses, mounted in inclined position. For to do the two printed sheet iron part the Aero Caproni buyed special press that after will also used for to print some parts for Guzzi bike. The frame assembled take configuration like a full double cradle with two strong bracket to support shock absorbers. The fueltank with its ovoidal shape is partially deep set in the middle of the frame. The telescopic front fork with helicodal springs (variable pitch and progression) don't have idraulic oil inside. The pistons roads runs over axle boxes made in microtex; it is necessary to lubricate every 1000 Km beteween caps put over the superior plate of the fork. The wheels 24x21/4 have hubs in alluminum alloy with lateral brake and removable pivots. The rear hub is separable at rubber buffer level, so to permit to keep out the rear wheel without to remove the chain. Engine of Capriolo 75 The engine, four stroke, have a interesting architecture, refined for this type of bike. The crank shaft, dispose longitudinaly, is supported by two bearings. In front there is the flywheel, while a conic couple transmit the rotation to clutch coassial to the shaft of four speed gearbox integral with monobloc. Disposed traditionally, it permit to have chain final trasmission. The gearbox balance joystick with internal preselector to stand on the left side. A ulterior conic couple with a slim shaft, give motion to the face came inside in the head. The lubrication at umid case is well made with a piston pump that push the oil in visible internal pipes inside in the monobloc (first engine version). Subsequently the pipes will be drowned inside of the monobloc fusion (late type engine). The delivery capacity of the oil pump for the head pipe is plentiful so to do that also the kinematism of head works in oil bath . The pump command is derived from a coxial cam to put on auxiliary gear shaft. Usefull the centrifugal oil filter, pity that it is mounted in front to the crank shaft so to oblige to remove the head, cilinder, flywheel and frontal case engine for clearing it. The Capriolo 75 was a good commercial success, it was produced how describle in some thousand of pieces and various models from 1951 up to 1957 also under the name Aeromere. Note how the transaction beteween the production years aren't sudden but soft with particular that vanish changed. Is possible to assist updating of the engine mounted always on the first frame, after the introduction of ovidal fueltank without boun shape but with longitudinal black line so for all the other changes. At this time Aero Caproni decided also to take part at the age sport races for to give promotional support at commercial bike. Born a special model that we can call "derived by production", competition or CORSA, destined only to sporting use. It is distinguished from a idraulic front fork with handlebar register, new front brake, backward command, particular seddle shape and fueltank . About the engine besides the revolution counter, bigger pan oil, there is mounted a special alloy castle with conic couple that rend the machine over head cam shaft. Because the model was destined for the racing, the various changing do hard to classify the bike, but the basic characteristic describle now are verifiable in the major part of survived models. Considering the robustness of the bike the principally races where picks victory was long distance races how Milano Taranto of the 1954 with Galliani and always the same pilot the Giro Motociclistico d'Italia of the 1955. In many other races, also with bike not much far from series production, the little bike to take honour striked or contrasted efficaciously Laverda and Ceccato its adversary at that time. |
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