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Ci sono tre nomi che ogni cristiano
comincia ad imparare da piccolo e sono perciņ entrati da secoli
nel vocabolario della nostra lingua e della nostra cultura: fede,
speranza e caritą.
Cos'č la fede? E' riconoscere Cristo presente, riconoscere che
Dio fatto uomo č presente e operante nella nostra vita.
E la caritą? E' amare Cristo che č morto e risorto per noi e,
in Lui, ogni uomo che č nostro fratello.
Ma la speranza cosa č?
La speranza č la certezza che si puņ sempre ricominciare, č la
certezza che il nostro male, i nostri dubbi, le nostre fatiche
non ci ostacoleranno.
La speranza č proprio il Natale. Un bambino piccolo piccolo
nasce in mezzo ai potenti. Nessuno sembra accorgersene, o quasi.
Eppure quel bambino č una novitą,
una novitą insperata: č Dio che crea, perdona e salva, Dio in
carne umana..
La speranza č dunque come un piccolo bimbo in mezzo a noi.
"La fede - dice
Charles Peguy - va da sč. La fede cammina
da sola. Per credere c'č solo da lasciarsi andare, c'č solo da
guardare......
La caritą purtroppo va da sč. Per amare il prossimo c'č solo
da lasciarsi andare, c'č solo da guardare una simile
desolazione.........
Ma la speranza non va da sč. La speranza non va da sola. Per
sperare, bimba mia, bisogna essere molto felici, bisogna aver
ottenuto, ricevuto una grande grazia.......
La piccola speranza avanza tra le sue due sorelle grandi e non si
nota neanche....
Ma č lei, quella piccina, che trascina tutto.
Perchč la fede non vede che quello che č.
E lei vede quello che sarą.
La caritą non ama che quello che č.
E lei, lei ama quello che sarą".
Gennaio
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