Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell’anima mia:
« follìa ».
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell’anima mia:
« malinconìa ».
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c’è che una nota
nella tastiera dell’anima mia:
« nostalgìa ».
Son dunque... che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell’anima mia.
Con questa poesia di Aldo Palazzeschi, che troviamo deliziosa, nostalgica, malinconica e sofferente, ci siamo decisi di fare emergere “l’isola che non c’è”.
Su questa nostra isola potranno naufragare tutti quelli che desiderano custodire la poesia dell’anima.
La poesia non è solo parola ma anche immagine.
In questa nostra isola potremo tutti tenerci per mano.
Lasciate un’immagine, una poesia, un racconto, una riflessione.
Sapremo come rendervi protagonisti del nostro SILENZIO perché sarà l’anima a parlare.