La
doppia vittoria del prode Enrico
Nuga
n. 91 del 16 maggio 2003
L'aveva
scritto su "Italia Oggi" del 19 febbraio
scorso: "L’altro ostacolo, non meno
rilevante del primo, è rappresentato dal Ministro
dell’Istruzione che, assistito in questo da
consiglieri molto interessati, vuole imporre una
riduzione netta delle attuali materie di
contrattazione, con particolare riferimento alla
contrattazione di scuola, a favore di un loro
trasferimento al potere esclusivo o determinante
dei Dirigenti scolastici".
Bisogna
riconoscere che il segretario Nazionale della Cgil
Scuola ha vinto la sua battaglia. Ha rimosso il
primo ostacolo che era quello dei soldi. Con la
firma odierna del contratto del comparto scuola
porta mediamente 147 € nella busta paga dei
docenti (anche se, in genere, ne meriterebbero di
più). L'aumento retributivo non è trascurabile
se si considera che i ministeriali non sono andati
oltre i 106 € in media.
Il
prode Enrico la battaglia, purtroppo, l'ha vinta
anche sull'altro fronte. Dobbiamo riconoscere che
ha operato con successo affinché non si
attribuissero, per usare un'espressione del
collega Reginaldo Palermo, "eccessivi
poteri e troppa discrezionalità ai dirigenti
scolastici". Ha rimosso, quindi, anche il
secondo ostacolo, esplicitato nell'articolo
citato.
Ma
con quale coerenza ora viene a sostenere la
necessità di "valorizzare
la figura professionale del dirigente scolastico"?
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