Tra
il dire ... e il fare
Nuga
n. 92 del 16 maggio 2003
Leggiamo
nel comunicato del 2 maggio 2003:
Il dire |
... e il fare |
"Il
Comitato Direttivo Nazionale della CGIL
Scuola impegna la Segreteria Nazionale a
sviluppare
ogni opportuna
iniziativa, insieme agli altri
Sindacati Confederali e con lo Snals e,
nell’ambito e in consonanza con la
vasta iniziativa connessa con i tempi pur
diversi del Contratto del comparto scuola,
per ottenere dal Governo impegni precisi, a
partire dal DPEF, volti a valorizzare
tramite il Contratto la figura professionale
del Dirigente Scolastico"
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La Cgil Scuola
vuole valorizzare la figura
professionale del dirigente scolastico. Lo
vuole fare in consonanza con il
contratto scuola. Sarebbe una buona
affermazione di principio e una buona
notizia se... non ci fosse semplicemente di
mezzo il fare.
Andiamo, allora, a
verificare, l'esito - cosiddetto consonante
- del contratto scuola per i dirigenti
scolastici:
- l'ARAN proponeva una
riduzione e una semplificazione
funzionale della contrattazione
d'Istituto. E' prevalsa alla fine una
eteronoma logica pansindacale che poco
ha da spartire con l'esigenza di
efficienza ed efficacia nella gestione
degli istituti scolastici.
- L'ARAN proponeva una
relativa discrezionalità del dirigente
nella scelta dei collaboratori e nella
designazione dei docenti funzioni
obiettivo. Alla fine resta tutto come
prima. La possibilità di avvalersi solo
di due collaboratori rappresenta,
chiaramente, una grave quanto ingiusta
limitazione dei poteri del dirigente
(responsabile dei risultati, non
dimentichiamolo).
- L'ARAN proponeva di
affidare senza equivoci la scelta del
Vicario al dirigente, trattandosi di
atto fiduciario, coerente con la
necessità di garantire la conduzione
unitaria delle attività dell'Istituto.
Su questo principio elementare si è
scatenato un vero e proprio mercato
delle vacche così sintetizzato dal
"Sole 24 Ore" del 15 maggio:
"È
stato ripianato anche il contenzioso sui
poteri del dirigente che, secondo la
prima bozza, avrebbe nominato i docenti
impegnati nelle funzioni strumentali al
piano dell'offerta formativa e il
proprio vicario (con retribuzioni
aggiuntive). Secondo l'articolo 31 della
nuova versione, invece, le funzioni
strumentali sono decise dal collegio dei
docenti. Il vicario viene scelto dal
collegio all'interno di una rosa di
cinque nomi proposti dal capo di
istituto". Verrebbe voglia di
chiedere: ma chi sono quei poveri e
confusi di mente che hanno concepito una procedura
bizantina del genere? Per fortuna che la
norma palesemente assurda, sia pure
all'ultimo momento, è stata cassata.
Eppure ci hanno provato a toglierci e a
sterilizzare una delle poche prerogative
funzionali che ci era stata
riconosciuta.
- L'ARAN
proponeva, come sarebbe logico e
legittimo, di estendere i poteri
disciplinari del dirigente nei confronti
del personale ATA. Fuoco di sbarramento
e marcia indietro tutta. Ma lo sanno
all'ARAN e alle segreterie sindacali che
talvolta - come è accaduto a chi scrive
- per far spostare una cattedra (e di
quelle leggere) occorre un'ordine di
servizio?
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I
cari confratelli della Cgil Scuola hanno già
fortemente contribuito nel 2001 a realizzare le
condizioni di un contratto al ribasso per i dirigenti
dell'Area V. Ora completano il quadro
avendo fortemente operato, nel contratto scuola,
per delineare una dirigenza dimezzata sul piano normativo.
Se
questa é la consonante valorizzazione del
dirigente scolastico propugnata dalla Cgil Scuola,
dico, diciamo... no, grazie!
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