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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NUGAE

"piccole cose senza importanza"

Uno sterile egualitarismo

Nuga n. 79 del 29 gennaio 2003

di Paolo Quintavalla

La scuola è l'unico settore in cui non esiste un reale sistema premiante. Se un docente lavora tanto o lavora poco, se lavora in modo eccellente o lavora in modo mediocre, se corrobora le proprie competenze professionali oppure è refrattario ad ogni aggiornamento percepisce, comunque e in sostanza, lo stesso stipendio. Allo stesso modo la funzione docente è fissa: chi diventa insegnante, nella quasi totalità dei casi, non ha concrete possibilità di sviluppo di carriera. Il primo problema configura una palese ingiustizia a danno dei docenti capaci e impegnati, il secondo potenziali frustrazioni.

A questi problemi rilevanti, segnalati anche dall'OCSE nelle sue annuali analisi comparative dei sistemi scolastici europei, l'ANP, nel suo recente congresso, ha cercato di dare risposta. L'apertura dell'associazione alle alte professionalità della scuola assume questo significato di rompere la fissità della funzione docente di arricchirla di  dimensioni più ricche e nuove prospettive.

Vedo, tuttavia, che un personaggio come Aristarco Ammazzacaffè non ha affatto gradito. E questo, del resto, è un buon segno (cfr: "L'Associazione si allarga per fare posto alle Alte Professionalità" sul sito web Pavone Risorse). Ma non scherzeremo mica sul fatto che un docente possa avere reali riconoscimenti per la sua alta professionalità! Il dogma glorioso dell'egualitarismo ne sarebbe fatalmente vulnerato e compromesso. Tutti uguali, il docente preparato e quello sprovveduto. Tutti uguali, il docente attivo e quello apatico. Tutti uguali, il docente che si spende nei progetti e quello che tira alla fine del mese. Solo che alla fine di questo esercizio di sterile egualitarismo vince fatalmente il modello comodo e falsamente remunerativo rappresentato dai pigri, dagli sfaticati, dai privi di qualificazione. Tutti uguali. Bravo Aristarco, viva l'appiattimento!

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