Una canzone per parlare del pesto (vedi origini), quello autentico fatto all'antica nel mortaio della nonna.
L'idea nasce dall'ormai famosa band ligure, cha canta in genovese, dei Buio Pesto guidata da Massimo Morini.
Si tratta del rifacimento di "Assereje", il successo musicale dance delle "Las Ketchup" che ha fatto ballare milioni di persone, che diventerą a Genova un inno a difesa del pesto originale, simbolo
dei prodotti gastronomici tradizionali della Liguria. La versione dialettale genovese di "Assereje" si intitola "Ancon d'assæ" [pronuncia Ancłn d'assč] (Meno Male, letteralmente Ancora Assai)
ed č un elogio a chi fa ancora il pesto nel mortaio, con gli ingredienti tradizionali: basilico ligure, sale, formaggio grana, pinoli, aglio e olio extravergine
(vedi ricetta).
Sarą cantata dalle "Las Pesto", un terzetto formato dalle vocalist Federica,
Elena e Francesca che affiancherą i Buio Pesto nei loro tour. Il brano "ancon d'assę" diventerą un singolo distribuito a radio e discoteche. La cover dei "Buio Pesto" rappresenta anche una specie di
accusa alle multinazionali alimentari produttrici di pesto con ingredienti non tradizionali e indirettamente fa i complimenti alla Regione Liguria e al Presidente Biasotti per la battaglia sostenuta in Europa
contro la Nestlč che stava creando problemi al riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta (DOP) per il basilico ligure.