CURRICOLO DI SCIENZE GEOSTORICHE E SOCIALI

NELLA SCUOLA MEDIA

a cura di Paolo Alpino


CLASSE SECONDA    UNITA' DI LAVORO N° 2

LA SOCIETA' FEUDALE AL TEMPO DI CARLO MAGNO

Filone        Educazione alla socialità e alla cittadinanza


Introduzione

Mappa concettuale

Elenco attività

Documenti

Indice esercizi per la formazione a distanza


Introduzione. Fornite con veloci lezioni di raccordo le conoscenze contestuali relative all'alto medioevo, l'unità isola poi nello scorrere del tempo alcuni anni, quelli relativi ai primi anni dell'anno 800, per studiare il funzionamento di una determinata forma sociale, il feudalesimo. Lo fa però in forma induttiva e ludica attraverso un gioco di simulazione - una specie di Monopoli medievale- che permette ai ragazzi di interpretare il ruolo del feudatario e di vivere in prima persona la routine economica, sociale e politica del tempo: la produzione agricola, i tributi dei servi, le guerre da "anarchia feudale", gli imprevisti come scorrerie dei saraceni  o carestie. Solo nella fase conclusiva del lavoro, basata sulla lettura di alcuni documenti, gli alunni riconoscono e consolidano le conoscenze apprese durante la simulazione ludica.

Al tempo stesso l'unità sviluppa la tematica dominante dell'Europa riconoscendo nell'alto medioevo il periodo della sua nascita ed individuando nel cristianesimo il primo dei suoi confini culturali.

Per le regole ed il funzionamento del gioco cfr. A. Crisma, il gioco del feudalesimo, in "I viaggi di Erodoto", 1987, anno 1, n. 2, pag. 166-177


Mappe concettuali


Elenco attività

Cap. I        L'Europa ed il Mediterraneo nell'alto medioevo

Cap. II        La società feudale: coloro che combattono, e coloro che lavorano

Cap.III    L'identità cristiana dell'Europa: coloro che pregano


Documenti

Documento 1    Popolazione Italia ed Europa dall'era cristiana al 1800 (milioni di abitanti)

Anno

Italia

Europa

1

7

37

100

7,7

n.p.

200

8,5

67

300

8

n.p.

400

7,7

n.p.

500

6,2

n.p.

600

4,2

n.p.

700

4

27

800

4,2

n.p.

900

4,5

n.p.

1000

5,2

42

1100

6,5

48

1200

8,5

61

1300

11

73

1400

8

45

1500

10

69

1600

13,3

89

1650

11,5

100

1700

13,4

115

1800

18,1

188

Lettura della tabella della popolazione.

  1. Con la matita traccia nella tabella una riga all’altezza dei confini delle epoche storiche (476 d. C. fine epoca antica ed inizio epoca medievale, 1492 fine medioevo ed inizio epoca moderna, 1789 fine epoca moderna ed inizio epoca contemporanea).

  2. Individua i periodi in cui la popolazione in Italia aumenta o diminuisce (abbraccia i periodi tracciando a matita parentesi quadre a sinistra della tabella) e inserisci il segno + o -.

  3. Individua i periodi in cui la popolazione in Europa aumenta o diminuisce (abbraccia i periodi tracciando a matita parentesi quadre a destra della tabella) e inserisci il segno + o -.

  4. I periodi coincidono sempre in Italia e in Europa? Se no specifica quando non coincidono.

  5. Qual è il massimo demografico in epoca antica? Qual è il massimo demografico in epoca medievale? Quanto tempo è intercorso perché l’Europa nel medioevo superasse il picco demografico dell’antichità?

  6. Qual è il periodo in cui in Europa si è avuto l’incremento maggiore di popolazione? In che epoca storica siamo?


Documento 2    Lettura di carte storiche

Carta storica dell’impero romano ai tempi della pax romana nel II secolo d.C

  1. Su quali continenti si estende l’impero romano?

  2. Per ciascuno di essi fornisci una localizzazione precisa.

  3. Lungo quali fiumi per lo più si estende il confine fortificato, in latino limes, in Europa? Per proteggersi da quali popoli?

  4. Quale regno potente si trova al confine asiatico dell’impero romano?

  5. Da un punto di vista geografico come definiresti l’impero romano? Mediterraneo, europeo, orientale?

 Carta storica del V secolo ai tempi dei primi regni romano-barbarici

  1. Dove si estendono i nuovi regni germanici?

  2. Dove è resistito l’impero romano? Come si chiama ora? Qual è la sua capitale?

 Carta storica dell’espansione dell’Islam nell’VIII secolo

  1. Qual è il nucleo originario della nuova civiltà?

  2. Descrivi l’espansione contrassegnata col colore rosa? Dove è avvenuta? A spese di quale impero? (leggi la carta del V secolo)

  3. Descrivi l’espansione col colore verde e marrone? Dove è avvenuta? A spese di quali regni? (leggi la carta del V secolo)

 Entrambe le carte storiche, del V e VIII secolo

In conclusione il mondo mediterraneo è ancora un mondo unito o un mondo diviso? Quali civiltà si fronteggiano?


Documento 3    La società feudale

Scrivi un testo sulla società feudale che contenga e spieghi i seguenti termini:

rapporti personali, fedeltà, protezione, classi inferiori, classi superiori, vassallaggio, beneficio, immunità, feudo vitalizio e feudo ereditario, piramide feudale, terre signorili del feudo, mansi del feudo, servi della gleba, corvèes, castello, rurale, anarchia feudale.

Incomincia così: la società feudale è basata su una catena di rapporti personale, che abbraccia fra di loro tutti gli uomini ….


Documento 4    La chiesa tra la fine dell'età antica e l'inizio dell'età medievale  

Nell'età delle invasioni, mentre l'impero d'occidente si frantumava, la Chiesa costi­tuiva per le popolazioni un punto di rife­rimento e di unità. Essa non disponeva di eserciti, ma il suo prestigio era grande.

Di fronte alla generale povertà la Chiesa usava il suo vasto patrimonio, proveniente da donazioni e da eredità lasciate dai fedeli, per prendersi cura dei più bisognosi: apriva orfanotrofi, assisteva le vedove, pagava il riscatto per i poveri fatti prigionieri dai barbari... Sempre più spesso si sostituiva allo stato, ormai incapace di far fronte ai propri doveri. Fu il papa Leo­ne I a guidare l'ambasceria che incontrò Attila per convincerlo a tornare nelle sue ter­re e un secolo e mezzo più tardi fu un'altra energica figura di pontefice, Gre­gorio Magno (591-604), a dirigere la resi­stenza di Roma contro i Longobardi e a governare la città, organizzando rifornimenti di viveri e restaurando gli edifici pubblici.

Il papa di Roma, che discendeva dall’apostolo Pietro ed era sovrano di fatto nella città abbandonata dagli imperatori, divenne il capo di tutta la Chiesa d'occidente.

La sua autorità però non fu riconosciuta dall'imperatore d'oriente che si riteneva capo anche del­la Chiesa - e questa situazione si tramutò, col tempo, in un aperto contrasto fra Roma e Bisanzio.

Già nel III secolo non pochi cristiani, soprattutto in oriente, si rifugiarono nella solitudine dei deserti e delle montagne per dedicarsi interamen­te a dio e servirlo nella preghiera e nella meditazione. Alcuni, i monaci eremiti, scelsero di vivere completamente isolati, seguendo l'e­sempio di Sant'Antonio abate, che aveva trascorso più di cinquant'anni in solitudine sulle rive del Nilo. Altri monaci invece si riunirono in gruppi e fecero vita comune in conventi e monasteri, sotto la guida di un abate.

In occidente il monachesimo si sviluppò soprattutto nel VI secolo, per opera di San Benedetto da Norcia (480-543 circa).

San Benedetto organizzò delle comunità di monaci, che secondo il regolamento da lui stesso scritto - la Regola - si dedicava­no sia alla preghiera che al lavoro.

Nei monasteri il corso della giornata era scandito da momenti di preghiera colletti­va, le ore canoniche. Al suono di una campana i monaci si raccoglievano in chiesa otto volte al giorno: al levar del sole (ora prima), a circa mezza mattinata (ora terza), a mezzogiorno (ora sesta), verso la metà del pomeriggio (ora nona), al tra­monto del sole (vespri). L'ultima delle ore canoniche era la completa, recitata dopo il tramonto. Intorno a mezzanotte i frati e le monache interrompevano il riposo per la preghiera notturna (vigilia o notturno), poi si alzavano nuovamente prima del sor­gere del sole per cantare il mattutino e le lodi.

Nelle ore non dedicate alla preghiera essi dovevano svolgere una serie di attività manuali di vario tipo, come la coltivazione dei campi, la costruzione di monasteri, la trascrizione di antichi testi...

Nell'Europa sconvolta dalle invasioni, i monaci svolgevano un importante compito sociale e religioso: offrivano cibo ai poveri, rifugio ai perseguitati, alloggio a pellegrini e a viaggiatori, istruzione ai giovani, portavano ai contadini analfabeti la conoscenza di Cristo. Ai monaci amanuensi, che ricopiavano a mano gli antichi testi, va poi il merito di aver trascritto opere di autori latini, non solo cristiani, che altrimenti avremmo perduto per sempre.

 

Questionario: 1. Perché il prestigio della Chiesa cristiana aumenta? 2. Come si è formato nel tempo il patrimonio della Chiesa? 3. Perché l’autorità del vescovo di Roma non fu riconosciuta nell’impero romano d’oriente? 4. Indica le differenze tra il monachesimo orientale e quello di S. Benedetto? 5. Su quali regole erano basate le comunità benedettine? 6. Quali servizi offrivano alla popolazione i monasteri? 6. Qual è il compito dei monaci amanuensi?


Indice esercizi per la formazione a distanza

Esercizio 1

Esercizio 2


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