CURRICOLO DI SCIENZE GEOSTORICHE E SOCIALI

NELLA SCUOLA MEDIA

a cura di Paolo Alpino


CLASSE SECONDA    UNITA' DI LAVORO N° 11

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE IN INGHILTERRA

NEL SECOLO XVIII

Filone        Educazione allo sviluppo


Introduzione

Mappa concettuale

Elenco attività

Documenti

Indice esercizi per la formazione a distanza


Introduzione. L'unità è divisa in brevi capitoli che mettono a fuoco la la rivoluzione economica. La scala spaziale e temporale è ben determinata ma concetti, termini e problemi che qui si pongono troveranno impiego nelle successive tematizzazioni del fenomeno. Il punto di vista prevalente è quello delle trasformazioni tecnologiche, mentre gli aspetti sociali sono solo accennati.

Da un punto di vista metodologico è importante mettere in relazione i fenomeni, afferrare la complessità dei processi storici, per la quale occorre smontare le informazioni e rimontarle secondo questo o quel criterio: schemi, semplici o complessi, e mappe riassuntive sono gli strumenti idonei per rappresentare la complessità.


Mappa concettuale


Elenco attività

Cap. I        Definizioni e concetti

Cap. II       Aumento demografico e trasformazioni agricole

Cap. III      Il macchinismo

Cap. IV    La società del capitalismo


Documenti

Documento 1        Definizioni e concetti

Rivoluzione: cambiamento radicale

Rivoluzione economica: cambiamento radicale nell'organizzazione della produzione da cui consegue un aumento vistoso dell'offerta dei beni (PIL)

Settori dell'economia: primario, secondario e terziario. La rivoluzione agricola rivoluzione il settore primario, quella industriale riguarda il secondario.

Salariati: provengono dalle campagne dove hanno perso le tradizionali fonti di sussistenza, nulla possiedono se non la forza- lavoro. Come uomini liberi stipulano un contratto con il capitalista: gli vendono per un numero di ore al giorno l'uso della forza- lavoro in cambio di una salario, cioè del denaro con cui acquisteranno i beni che garantiscono la sopravvivenza propria e della famiglia.

Capitalisti: imprenditori o industriali che possiedono i capitali (o hanno fatto debiti per averli). Con essi acquistano i mezzi di produzione (materie prime, macchine, forza-lavoro). Scopo della loro attività è - mediante la vendita dei prodotti finiti - aumentare i capitali. Il capitale ottenuto, se tutto va bene, è maggiore del capitale investito: la differenza tra l'uno e l'altro è il profitto.

Processo di accumulazione. Contrariamente ai ceti ricchi del passato che consumavano in maniera improduttiva la rendita fornita loro dai contadini, i capitalisti reinvestono gran parte del profitto nella produzione, per modernizzare la produzione, vendere a prezzi inferiori e battere la concorrenza. Così la base produttiva si amplia. Il processo storico in cui si attua tale ampliamento si chiama accumulazione capitalistica.

I capitali iniziali per i decollo industriale si sono formati o nei commerci coloniali o in agricoltura. Tale processo si chiama accumulazione originaria del capitale


Documento 2        L'aumento demografico

Anno

Milioni di abitanti in Europa

0

37

200

67

700

27

1300

73

1400

45

1500

69

1600

8 9

1700

115

1800

188


Documento 3        La divisione del lavoro nella manifattura. Leggi, rifletti e rispondi

«Prendiamo dunque come esempio una manifattura di modestissimo rilievo, ma in cui la divisione del lavoro è stata osservata più volte, cioè il mestiere dello spillettaio. Un ope­raio, non addestrato a questo compito, che la divisione del lavoro ha reso un mestiere distinto, e non abituato a usare le macchine, applicandosi al massimo difficilmente riuscirà a fare uno spillo al giorno e certo non arriverà a farne venti. Ma, dato il modo in cui viene svolto oggi questo compito, non solo tale lavoro nel suo complesso è divenuto un mestiere particolare, ma è diviso in un certo numero di specialità, la maggior parte delle quali sono anch'esse mestieri particola­ri. Un uomo trafila il metallo, un altro raddrizza il filo, un terzo lo taglia, un quarto gli fa la punta, un quinto lo schiaccia all'e­stremità dove deve inserirsi la capocchia; fare la capocchia richiede due o tre operazioni distinte; inserirla è un'attività distinta, pulire gli spilli è un'altra, e persino il metterli nella carta è un'altra occupazione a sé stante; sicché l'importante attività di fabbricare uno spillo viene divisa, in tal modo in circa diciotto distinte operazioni che, in alcune manifatture, sono tutte compiute da mani diverse, sebbene si diano casi in cui la stessa persona ne compie due o tre. lo ho visto una piccola manifattura di questo tipo dov'erano impiegati sol­tanto dieci uomini e dove alcuni di loro, di conseguenza, compivano due o tre operazioni distinte. Ma, sebbene fosse­ro molto poveri e perciò solo mediocremente dotati delle macchine necessarie, erano in grado, quando ci si metteva­no, di fabbricare, fra tutti [...], quarantottomila spilli al giorno. Se invece avessero lavorato tutti in modo separato e indi­pendente non avrebbero certamente potuto fabbricare neanche venti spilli al giorno per ciascuno [...], forse nean­che la quattromilaottocentesima parte di quello che sono attualmente in grado di fare, grazie a un'adeguata divisione e combinazione delle diverse operazioni.»

(da A. Smith, Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni)

  1. In quante operazioni può essere diviso il lavoro per la produzione di spilli? Quali?

  2. Quanti operai lavorano nella manifattura di cui parla Smith? E quanti spilli riescono a produrre giornalmente?

  3. Senza la divisione del lavoro, secondo Smith, quanti spilli si riuscirebbe a produrre?

  4. Quali sono i vantaggi della divisione del lavoro?E quali sono gli svantaggi?

  5. Per un operaio addetto a una singola operazione per la produzione di spilli si può parlare di mestiere?

Documento 4        Le macchine


Indice esercizi per la formazione a distanza

esercizio


Verifica conclusiva

Obiettivo:            Analizza le variabili che hanno determinato il decollo industriale nell’Inghilterra del XVIII secolo

 

  1. Mediante un sistema di frecce crea delle relazioni fra le informazioni relative all’aumento demografico (ricorda che le cause possono essere raggruppate in cause sociali, cause igienico-sanitarie, cause tecnologiche):

  1. Mediante un sistema di frecce rappresenta l’interdipendenza dei settori nel corso della rivoluzione industriale

  2. Dai la definizione di macchinismo

  3. Elenca poi  per ciascuno dei 4 elementi del modo di produzione (spazio della produzione, energia adoperata, strumenti di lavoro e materie prime) gli elementi di novità implicati dal macchinismo

  4. Spiega il funzionamento della macchina a vapore e indica perché è più vantaggiosa la nuova forma di energia rispetto alle precedenti

  5. Definisci la nuova manodopera, mettila a confronto con quelle del passato, spiega in che modo si è formata (due motivi).

  6. L’atteggiamento del capitalista è virtuoso. Spiega l’affermazione mettendo a confronto il suo operare con quello del feudatario nell'economia feudale.


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