UL 11 LO SVILUPPO ECONOMICO DELL'EUROPA DAL 1500 AL 1700
La rivoluzione industriale
stampa l'esercizio

Completa il brano con i termini adeguati
La rivoluzione industriale si sviluppa per la prima volta in Inghilterra nel secolo. E' la seconda rivoluzione nella storia dell'umanità dopo la rivoluzione agricola, avvenuta 10000 anni fa, in epoca neolitica, nell'Asia occidentale ed in Egitto.
Quella industriale si basa sull'introduzione delle macchine azionate dal ed è accompagnata da altri processi: l'aumento demografico, dovuto alla diminuzione della mortalità e all'aumento delle nascite; lo sviluppo dell'agricoltura in seguito alla trasformazione dei campi aperti in campi nei quali i proprietari introducono migliorie come la quadriennale, all'uso di nuovi attrezzi, alla coltivazione della patata e del .
Nell'agricoltura e nei d'oltremare si sono accumulati da tempo i capitali necessari ad essere investiti nelle industrie; sempre nell'agricoltura il fenomeno sopra ricordato delle enclosures ha trasformato masse crescenti di in vagabondi e quindi in manodopera tendenzialmente disponibile ad essere utilizzata nelle delle città. Questi contadini, che una volta si mantenevano con i prodotti delle terre , ora che queste si sono trasformate in proprietà , hanno perso così i tradizionali mezzi di sussistenza e dal settore primario sono pronti a spostarsi nel settore .
Contemporaneamente si susseguono in quest'ultimo continue innovazioni tecnologiche, dapprima nel settore , poi in quello siderurgico e , a compendiare le quali si usa il termine di per indicare il crescente impiego delle macchine nella produzione. Tra le materie prime tipiche della industrializzazione sono il , che all'Inghilterra proveniva dalle colonie, ed il , di cui è invece ricco il sottosuolo inglese. La macchina a vapore, introdotta per la prima volta da James , libera dalla necessità di insediare le industrie in vicinanza dei e, soprattutto, mette a disposizione una riproducibile e rinnovabile, capace di sostenere i nuovi processi produttivi.
La rivoluzione industriale fu anche una rivoluzione sociale: persero importanza le classi tradizionali, nacquero nuove classi, la classe dei capitalisti e la classe dei . I primi dispongono dei con i quali provvedono ai mezzi di produzione e all' di forza lavoro, i secondi sono uomini - differentemente dai servi della gleba - ma non possiedono nulla ad eccezione della propria .
Scopo della produzione capitalistica è i capitali e ampliare così - per usare il linguaggio della statistica economica odierna studiato nel capitolo "come si misura la ricchezza delle nazioni" - il . Ciò si deve all'atteggiamento virtuoso del capitalista che destina quote crescenti del in nuovi investimenti, che permettono di produrre di più e ad un prezzo più conveniente: come nel caso della donna che ha casualmente dato il via alla scoperta dell'agricoltura, anche nel caso del capitalista decisivo è il ruolo del . Non si consumano più tutte le eccedenze ma si destinano alla produzione che cosi può aumentare in modo appunto rivoluzionario.
Infine cambiano i luoghi della produzione: non più l'ambiente domestico dei lavoratori a domicilio, o le piccole botteghe degli , ma le moderne, dove sono concentrati un gran numero di macchine e di operai.