La conformazione attuale della chiesa è riconducibile al secolo XV, ed a tal proposito è importante la testimonianza del Vanzio, che nella sua visista dell'8 maggio 1459 la definisce come costruita nuovamente e riparata lasciando intendere un probabile ampliamento, forse reso possibile proprio dalla demolizione dell'antico castello; d'altra parte nella metà del XV secolo la maggior parte delle fortezze camune dovettero subire la stessa sorte. Le date che troviamo nell'edificio ci aiutano maggiormente: a partire da un'iscrizione, ancora leggibile nella parete a destra dell'ingresso laterale, che con la data 1440 ricorda una terribile inondazione del territorio di Berzo, ma forse determinante è la data 1476, ricordata da molti studiosi come la più remota degli affreschi, e ancora l'anno 1486 è inciso nell'architrave del portale principale, il 1504 data invece gli affreschi della cappella laterale e al 1509 risale la lastra sepolcrale più antica. La chiesa viene descritta dal Celeri nel 1578, come costruita fuori dal villaggio, su un colle distante duecento passi, capace di contenere il popolo ha un matroneo. Ha una porta nella facciata principale e una nel lato destro. Ha un oculo nella facciata frontale e uno nella cappella maggiore sopra l'altare. Vi sono altre due finestre con inferriate e una quadrata nel coro chiusa da vetri. La cappella maggiore è coperta da volta ed è in parte dipinta. La navata è coperta da travature in legno. Vi è un campanile con tre campane. Fuori dalla chiesa vi è l'altare di San Francesco destinato ai Disciplinati. Vi è l’altare di Santa Maria che non è consacrato, l'altare di S.Rocco e S.Sebastiano è consacrato, ha una cappella a volta dipinto ed è chiuso da cancellate in ferro. S.Carlo nella sua Visita del 1580 dà precise indicazioni di cui troviamo effettivo realizzo; ordina infatti che il gradino dell'altare maggiore che sporge in fuori sia tagliato. Le immagini siano restaurate a spese del popolo. Il muretto nel quale sono infissi i cancelli di ferro sia distrutto e i cancelli siano fissati al gradino del pavimento entro quattro mesi a spese del popolo. Il battistero venga trasferito in una cappellina da costruirsi presso la facciata Principale nella parte settentrionale e sia chiusa con cancellate in ferro entro sei mesi a spese del popolo. L'arco vicino alla cappella sia ridotto a tutto sesto. Nell'altare di S.Rocco venga collocata una mensa lapidea perché è rotta, le cancellate della medesima cancellate siano fissate al gradino del pavimento e vengano tolti i muretti. L'oculum della facciata sia munito di vetro. Dei dettami del Borromeo l'intervento più evidente consistette nella realizzazione, durante il XVII secolo, del battistero addossato al lato settentrionale della facciata principale, comportando una notevole asimmetria nella lettura della facciata medesima. Infatti, nella sua Visita Pastorale G.Bartolo, Vicario Foraneo di Pontoglio, parla del trasferimento del battistero nella cappella vicina più alla porta maggiore,ma consiglia anche di togliere il matroneo nel quale salgono gli uomini, perché non sarà più necessario quando ci sarà la chiesa nuova. Quest'ultimo consiglio verrà osservato dopo il 1912, infatti il Canevali, nel descrivere l'interno della chiesa, dice che sopra la porta maggiore esiste un caratteristico loeggiato in legno, al quale si accede per mezzo di una scala esterna. Nel 1647 la chiesa di S.Lorenzo cessa di essere parrocchiale e questo porterà inevitabilmente ad una certa trascuratezza dell'edificio. Il giorno 11 gennaio 1912 viene notificato il vincolo ministeriale perché la chiesa sussidiaria di S.Lorenzo (Sec.XV) con affreschi datati 1476, ed una cappelletta con affreschi datati 1504 è di importante interesse... Nel 1966 viene provvisoriamente collocata una copertura in lamiera zincata, per cercare di evitare i dilavamenti sulle pareti interne a causa delle pessime condizioni del tetto. Nel 1978 viene rifatto il tetto, vengono restaurati gli intonaci e le murature deteriorate. Il tetto viene sistemato anche nel 1980, vengono inoltre compiute delle opere di drenaggio, vengono effettuati interventi agli intonaci deteriorati, al pavimento in pietra e agli infissi. Viene rifatto l'impianto elettrico. Nel 1985 vengono effettuati interventi di restauro sugli affreschi.
descritta dal Celeri nel 1578, come costruita fuori dal villaggio, su un colle distante duecento passi, capace di contenere il popolo ha un matroneo. Ha una porta nella facciata principale e una nel lato destro. Ha un oculo nella facciata frontale e uno nella cappella maggiore sopra l'altare. Vi sono altre due finestre con inferriate e una quadrata nel coro chiusa da vetri. La cappella maggiore è coperta da volta ed è in parte dipinta. La navata è coperta da travature in legno. Vi è un campanile con tre campane. Fuori dalla chiesa vi è l'altare di San Francesco destinato ai Disciplinati. Vi è l’altare di Santa Maria che non è consacrato, l'altare di S.Rocco e S.Sebastiano è consacrato, ha una cappella a volta dipinto ed è chiuso da cancellate in ferro. S.Carlo nella sua Visita del 1580 dà precise indicazioni di cui troviamo effettivo realizzo; ordina infatti che il gradino dell'altare maggiore che sporge in fuori sia tagliato. Le immagini siano restaurate a spese del popolo. Il muretto nel quale sono infissi i cancelli di ferro sia distrutto e i cancelli siano fissati al gradino del pavimento entro quattro mesi a spese del popolo. Il battistero venga trasferito in una cappellina da costruirsi presso la facciata Principale nella parte settentrionale e sia chiusa con cancellate in ferro entro sei mesi a spese del popolo. L'arco vicino alla cappella sia ridotto a tutto sesto. Nell'altare di S.Rocco venga collocata una mensa lapidea perché è rotta, le cancellate della medesima cancellate siano fissate al gradino del pavimento e vengano tolti i muretti. L'oculum della facciata sia munito di vetro. Dei dettami del Borromeo l'intervento più evidente consistette nella realizzazione, durante il XVII secolo, del battistero addossato al lato settentrionale della facciata principale, comportando una notevole asimmetria nella lettura della facciata medesima. Infatti, nella sua Visita Pastorale G.Bartolo, Vicario Foraneo di Pontoglio, parla del trasferimento del battistero nella cappella vicina più alla porta maggiore,ma consiglia anche di togliere il matroneo nel quale salgono gli uomini, perché non sarà più necessario quando ci sarà la chiesa nuova. Quest'ultimo consiglio verrà osservato dopo il 1912, infatti il Canevali, nel descrivere l'interno della chiesa, dice che sopra la porta maggiore esiste un caratteristico loeggiato in legno, al quale si accede per mezzo di una scala esterna. Nel 1647 la chiesa di S.Lorenzo cessa di essere parrocchiale e questo porterà inevitabilmente ad una certa trascuratezza dell'edificio. Il giorno 11 gennaio 1912 viene notificato il vincolo ministeriale perché la chiesa sussidiaria di S.Lorenzo (Sec.XV) con affreschi datati 1476, ed una cappelletta con affreschi datati 1504 è di importante interesse... Nel 1966 viene provvisoriamente collocata una copertura in lamiera zincata, per cercare di evitare i dilavamenti sulle pareti interne a causa delle pessime condizioni del tetto. Nel 1978 viene rifatto il tetto, vengono restaurati gli intonaci e le murature deteriorate. Il tetto viene sistemato anche nel 1980, vengono inoltre compiute delle opere di drenaggio, vengono effettuati interventi agli intonaci deteriorati, al pavimento in pietra e agli infissi. Viene rifatto l'impianto elettrico. Nel 1985 vengono effettuati interventi di restauro sugli affreschi.