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Chiesa di San Lorenzo: L'architettura dell'esterno
 
 

 

Situata sulle pendici del colle che sovrasta il paese di Berzo Inferiore, la chiesa di S.Lorenzo, assieme alla Cappella di S.Carlo e al Lazzaretto, ricorda l'antica origine di questo abitato. Sul colle sono individuabili i resti del castello con le tipiche murature ancora visibili in alcuni punti del territorio, come quelle che costeggiano la strada che sale alla chiesa, altre tracce si individuano percorrendo la vecchia strada di collegamento con la chiesa di S.Michele, ovvero deviando dall'attuale strada di Orcava, da sempre via di collegamento con Bienno, percorrendo quella che nella Mappa Napoleonica era ancora chiamata Strada di S.Míchele, è possibile riaggiungere San Lorenzo proprio attraverso i resti del castello e ciò che rimane della stessa chiesa di S.Michele. La chiesa si affaccia su un panoramico sagrato erbato dove nell'angolo nord-ovest è inserita la Cappella di S.Carlo, mentre nel lato sud una costruzione a due Piani, denominata Lazzaretto, ostruisce in parte la visione dell'edificio sacro. Proprio di fronte alla facciata principale troviamo il cippo in granito, a sviluppo troncopiramidale dal quale si diparte una sfera con croce in ferro battuto, a ricordo del vecchio cimitero. La facciata Principale, con terminazione del tetto a capanna, a falde poco sporgenti, presenta nella parte superiore un occhio circolare definito da strombatura proprio in asse con il colmo della copertura, nella parte inferiore si apre un grande portale architravato in pietra simona con al lato destro una rozza acquasantiera in marmo bianco. Il portale è costituito da piedritti lineari con mensole a gruccia decorate da modanature, la terminazione dell'architrave è a duplice spiovente con al centro due tondi dalla cornice a tortiglione, in quello a sinistra c'è il monogramma di San Bernardino, in quello a destra la data 1486. Nella parte inferiore dell'architrave, sul lato destro è scolpita l'iscrizione: "FRATER DOMINUS MATEUS CANONICUS BRIXIENSIS / DOMINUS PRESBYTER JOHANES DE C(APITE) P(ONTIS) CEMI". Il portale è sovrastato da lunetta a ogiva contenente affresco. La facciata è intonacata e presenta sul lato destro i resti di un sovradimensionato affresco raffigurante l'immagine di S.Cristoforo, mentre nel lato settentrionale, in corrispondenza della cappella del battistero aggiunta nel XVII secolo, si apre un secondo occhio circolare con strombatura. Nel lato sud predomina il massiccio corpo che ingloba la scala di accesso al loggiato interno, non più presente, con apertura murata, i ventidue gradini della scala sono in pietra simona e poggiano su due pilastri e uno zoccolo costituenti l'imposta di due archi ciechi; il primo dei quali mostra ancora degli affreschi e sulla sinistra un foro per le elemosine corrispondente a quello, ben visibile interno, nella prima campata destra. Proprio ai piedi di questa arcata è inserita, nella terra battuta, una pietra tombale con tre fori quadrangolari chiusi da lastre prive di iscrizioni. Collocata tra lo spigolo di aggancio con la facciata principale e il parapetto della scala appena descritta, poggiante su due mensole a voluta annegate nella struttura muraria e decorate con foglie d'acanto, si trova una monumentale tomba con sarcofago a forma bombata, sotto il quale troviamo tre lapidi; le due ai lati sono in pietra simona martellata, mentre quella centrale è in marmo bianco con scolpita l'iscrizione che ricorda il benefattore Pietro Morandi morto nel 1580. Alla base della tomba appena descritta, troviamo un'altra tomba di forma piramidale con nella parte alta una lapide dedicata a Giovanni Maria Coletti morto nel 1746. Nella porzione centrale della facciata sud, inferiormente, si apre un portale in pietra simona, con croce potenziata scolpita al centro dell'architrave, sul lato destro troviamo un'acquasantiera murata del tutto simile a quella della facciata principale, ma di minori dimensioni. Superiormente troviamo una finestra trilobata e sotto di essa un'edicola votiva con andamento ogivale e priva di decorazioni. Un corpo aggettante con finestra di forma quadrata, dalla cornice strombata in pietra simona, costituisce l'impatto esteriore della sagrestia. La facciata meridionale si conclude con la parete del presbiterio dove si apre una finestra trilobata contornata da una forte strombatura. Nella parete presbiteriale è ancora visibile la traccia di un oculo murato e intonacato. Il lato nord, dopo la parete absidale intonacata e priva di aperture, mostra il campanile in pietra dove si apre su ogni lato una monofora, inoltre su questo lato troviamo anche una feritoia e dieci buchi pontai, sei di questi si individuano anche sul lato est. Una cornice stondata collega alla cella campanaria, aggiunta successivamente, con quattro aperture ad arco a tutto sesto. Nella parete addossata al campanile troviamo in alto un'apertura per il collegamento al sottotetto, sotto di essa una feritoia. Al centro di questo lato si aprono due finestre trilobate, e sotto la seconda finestra troviamo un'apertura murata con arco a tutto sesto. Il corpo aggettante della cappella del battistero presenta, nel fianco sinistro, un oculo identico a quello nel lato della facciata principale, che si apre proprio nella parete ad essa corrispondente.

 
 

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