Santuario
della Madonna della Pietà
Risale
al 1600-1650 è stato ristrutturato più volte: nel 1734, dopo il terremoto del
1915 ed infine nel 1998 anno in cui è stata riporta al vivo la facciata. |
|
|
Santuario
della Madonna della Pietà
Particolare del portale
ristrutturato nel 1998
|
Santuario
della Madonna della Pietà
Ruota
di destra: vi venivano lasciati i bambini trovatelli. Quella di sinistra veniva
utilizzata per il deposito delle offerte. La
caratteristica della ruota consisteva nel permettere di conservare l'anonimato a
chi ne faceva uso.
|
|
|
Santuario
della Madonna della Pietà
Altare
maggiore
|
Santuario
della Madonna della Pietà
L'Acquasantiera
risale al 1600-1650. Il
simbolo sovrastante serviva per l'acquisto delle indulgenze: il fedele bagnata
la mano nell'acquasantiera toccava il simbolo e acquistava l'indulgenza.
|
|
|
Santuario
della Madonna della Pietà
Fonte
battesimale: risale al 1600-1650 circa e presenta lo stesso disegno e lo
stesso stile dell'acquasantiera. Questo si spiega in quanto l'acquasantiera
deve ricordare il battesimo: quando si entra in chiesa bagnando la mano ci si
purifica con l'acqua del battesimo.
|
Santuario
della Madonna della Pietà
Bolla
63/90 del 3 settembre 1990 con la quale la Penitenziaria Apostolica ha
concesso ai fedeli che visitano il santuario l'acquisto dell'Indulgenza Plenaria
tutti i giorni, ricorrendo le condizioni indicate nella Bolla stessa.
|
|
|
Santuario
della Madonna della Pietà
Fonte
battesimale realizzato quando è stata costruita la navata di sinistra.
|
Santuario
della Madonna della Pietà
Quadro
recante la data del 1795, restaurato nel 1997. Rappresenta la Madonna con il
bambino e la corona del rosario. E' ciò che resta di un trittico, le cui
parti mancanti sono andate distrutte: in una di queste era raffigurato un
orante.
|
|
|
Resti di
mura preromane e romane
Mura
megalitiche: sono dell'epoca romana e risalgono
a più di 1300 anni fa.
|
Resti
di mura preromane
Mura
di epoca anteriore al 300 a.C.
|
|
|
Resti di
mura di cinta
|
Resti di
antiche terrazze
epoca
romana
|
|
|
"Alla
Font"
Fontana
realizata nel 1881 dagli scalpellini che nelle vicinanze prelevavano l'argilla
necessaria a creare i mattoni utilizzati per costruire le volte della
galleria di Cocullo. Il muro è stato sopraelevato nel 1996: è ancora
possibile vedere la griglia del fontanile originario. La pavimentazione
è stata realizzata nel 1998. All'origine (parte destra nella foto) esistevano
tre vasche: l'ultima (quella di destra) veniva utilizzata per i panni
sporchi, le altre servivano per rischiarare i panni, il bucato si faceva
"a risalire". La parte lunga (a sinistra nella foto) è
un abbeveratoio.
|
"Alla
Font"
Su
questa piazza si svolge ogni anno, tra il 10 e il 20 di agosto, la "sagra
del tartufo".
|
|
|
Ceppo
Il
ceppo presenta un'insenatura che fa ritenere che sia il ceppo di un
pozzo romano. Viene utilizzato come base per poggiarvi le bacinelle che
contengono il bucato bagnato al fine di sollevarle con meno fatica.
|
Monastero di S. Massimo
(aia)
Il
monastero risale al primo Medioevo (intorno al 1100). Ai ruderi si arriva
percorrendo la strada sterrata che porta da Carrito a Forca.
|
|
|
Resti del Monastero di S.
Massimo
La
vita del monastero è stata di circa 100 anni
|
Resti del Monastero di S.
Massimo
Ultimi
resti visibili. Le pietre dell'antico edificio, nel corso del tempo, sono
state utilizzate dai pastori del luogo per la costruzione dei ricoveri per gli
animali.
|
|
|
Chiesa della
Madonna della Pietà
I
lavori di realizzazione hanno avuto inizio nel 1960: la chiesa e il parco
antistante vengono inaugurati il 4 settembre 1969.
|
Chiesa della
Madonna della Pietà
Altare
maggiore
|
|
|
Chiesa della
Madonna della Pietà
Lapide
collocata all'ingresso della chiesa.
Nel
progetto originario la chiesa sarebbe dovuta sorgere nei pressi della stazione
ferroviaria, ma il terreno acquitrinoso non diede le opportune garanzie per la
realizzazione dell'opera. Allora il parroco d. Luigi Ciofani avvalendosi di un
terreno donato dalla famiglia nobile dei De Meis e con l'autorizzazione
del Vescovo pose la prima pietra in località "Capo
Croce". Poiché anche questo terreno rimaneva al di sotto
della strada ed era di limitata estensione il parroco con una permuta
comunale cedette il terreno del Cimitero e prese una parte del sito comunale
dove prima c'erano le casette sismiche e, trasportando la prima pietra,
costruì l'attuale chiesa. Il parco antistante la chiesa era adibito ad aia:
con l'avvento del sacerdote d. Antonio Pecce nel 1969 si raggiunse un accordo.
La parrocchia dava un terreno in concessione per la trebbiatura ed il piazzale
antistante diventava un parco giochi e un ritrovo per la gioventù.
Questa trasformazione è avvenuta con l'aiuto di un cantiere che costruiva
l'autostrada Roma-L'Aquila.
|
Chiesa della
Madonna della Pietà
Statua raffigurante S. Nicola,
Santo protettore del paese.
|
|
|
Madonna
della Pietà
Statua della
Madonna della Pietà nel parco antistante la chiesa.
|
Fonte Maiora
Fontana di
origine romana. Alla fontana si arriva percorrendo la strada sterrata che
porta da Carrito a Forca.
|
|
|
Fonte Maiora
Fontana la cui
acqua ha la caratteristica di avere buone qualità organolettiche.
|
Fonte Maiora
Dalla fonte prende
il nome tutta la zona da dove è possibile ammirare un eccezionale paesaggio.
|
|
|
Fonte Maiora
Luogo
consigliato per gite fuori porta
|
Fornace
La fornace è
stata utilizzata per la cottura dei mattoni serviti per la costruzione della
galleria ferroviaria che collega Carrito a Cocullo. La linea ferroviaria
Roma-Sulmona fu inaugurata il 28 luglio 1888.
|
|
|
Mura Medioevali
I resti delle
mura si trovano nella parte alta del paese
|
Mura Medioevali
Nei pressi
delle mura sorgeva una torre di avvistamento, di cui non ci sono resti
visibili, che permetteva il collegamento visivo fra Pescina ed Ortona.
|
|
|
Pozzo
Il pozzo
utilizzato per la conservazione dei cibi. Non si conosce precisamente l'epoca
a cui risale.
|
Confine del territorio
comunale
Punto
attraverso il quale si arrivava nella valle Subequa
|
|
|
Passo verso il valico di
Forca Caruso
Collegava
i Marsi con i Peligni
|
Mura ciclopiche di Milionia
Mura situate in
località Corneto
|
|
|
Fornace
La fornace
veniva utilizzata per la produzione di calce idrata. Si cuocevano le pietre
della cava e la calce, o pietra cotta, veniva caricata sui carrelli e
trasportata nella sottostante stazione ferroviaria.
|