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Un po' di storia

- Il Santuario di Sulla Villa -

 

Sul finire del '600 viene eretta una piccola chiesa nella ridente frazione alla base della montagna che sovrasta Ortona verso Oriente. La frazione allora aveva ancora il nome di Fumegna, solo più tardi fu chiamata La Villa. Precedentemente, come è stato accennato, più in là, verso la frazione di Santa Maria e nei pressi della località Fonticelle, c'era stata la chiesa di S. Agnese, andata distrutta in seguito alle vicende narrate. Nel 1690 un certo Antonio Castrucci, certamente ortonese, volle costruire una nuova chiesa più vicina al centro abitato di Sulla Villa e vi fece apporre due iscrizioni ai lati dell'altare:

 

(a sinistra)

SACELLUM HOC EXIGUUM

NON EXIGUE PIETATIS MONUMENTUM

PARTHENAE MATRI EXTRUCTUM

ANTONIUS CASTRUTIUS GRATUS MEMOR

ERE SUO

ANNO SAL. MCXXXX

(a destra)

ANTONIUS CASTRUTIUS

OB CONDITUM EXORNATUM

SUIS DEIPARAE SUMPTIBUS

HOC SACELLUM

ET INGUE [?] NEC TACENS

PIETATIS ANIMI DEI TESTIS

SACELLUM IPSUM

COMENDAT

A. S. 1690

 

Trecento anni fa, dunque, l'ortonese Antonio Castrucci, a sue spese, faceva costruire questa chiesa, piccola nella sua materiale dimensione, ma ispirata da una grande pietà verso la Vergine Madre di Dio, come è detto nelle iscrizioni. Nella chiesa è venerata una statua della Madonna, seduta, che allatta il Bambino. La statua è certamente più antica della chiesa e, probabilmente, prima si trovava nella chiesa di S. Agnese, vicina alla frazione di Sulla Villa, allora chiamata Fumegna. Il popolo di Ortona è stato sempre profondamente attaccato alla Madonna della Villa; non meraviglia che siano sorte anche delle leggende che hanno accompagnato questa devozione. I più vecchi del paese ci hanno raccontato che la statua della Madonna fosse di Villalago: e abbiamo riscontrato una accentuata rassomiglianza con la statua nella chiesetta presso il lago di Scanno. Quelli di Villalago avrebbero tentato di riprendersi la statua di Ortona, caricandola su una cavalla, ed essendosi avviati verso la strada che, attraverso il valico della Dragonara nei monti dietro Santa Maria, porta a Villalago, erano arrivati alla località oggi detta di Fonte Santa. Qui giunti, non potettero procedere oltre, perché la bestia sprofondò nel terreno argilloso. Dalla spaccatura del terreno scaturì una sorgente di acqua miracolosa, che fu appunto chiamata " Fonte Santa ". La sorgente in seguito ha perduto i suoi poteri, da quando alcuni scanzonati vi gettarono un cane rognoso, profanandola. Ancora oggi tutti ricordano questa sorgente, che si è perduta solo negli ultimi anni, e ancora si possono vedere le pietre che la circondavano e la proteggevano. Dobbiamo notare che da quando la statua della Madonna fu collocata nella chiesa di Fumegna, veniva chiamata la Madonna della Villa (= di Villalago); il nome passò in seguito all'intera frazione, La Villa, e poi Sulla Villa. Abbiamo nominato il valico della Dragonara. I più giovani probabilmente non l'avranno sentito nemmeno mentovare, ma si tratta di una località, dove tutti gli Ortonesi, fino ai nonni più anziani ancora viventi, hanno lasciato qualche ricordo.

Ortona è un paese che ha sempre avuto bisogno di legna per l'inverno lungo e freddo e non ha boschi; l'unico bosco stava alla Dragonara e di là passava anche la strada per andare a piedi a Villalago. Quando era tempo di procurarsi la legna si andava alla Dragonara a raccoglierla, con quanta fatica è facile immaginarlo, e si dovevano affrontare anche pericoli di vario genere, tra cui quello di essere pescati a tagliare legna verde e beccarsi una contravvenzione oltre al sequestro della legna. Alla Dragonara c'era anche il confine fra il tenimento di Ortona e quello di Villalago; i termini di questi confini erano molto incerti, per la configurazione accidentata della zona e per gli sconfinamenti operati specialmente dagli Ortonesi. Per la determinazione di essi c'è stata una lite fra i due paesi iniziata nel '400, sotto la dominazione aragonese, e mai risolta, Ancora negli anni cinquanta fra i due Comuni c'erano esposti e ricorsi alla Provincia ed alla Prefettura. Poi è cessata, quando la gente non è andata più a fare legna.

Un'ultima curiosità. Quando si avvicina un temporale e si teme la caduta di grandine, c'è sempre pronto qualcuno a Ortona che va a suonare la campanella di Sulla Villa. Se non altro è un richiamo alla preghiera e alla fiducia in Dio, allorché la tempesta si abbatte sull'uomo. E' tradizione ormai secolare che dal 5 al 13 agosto, tutte le sere ci si reca al Santuario di Sulla Villa per celebrare la novella dell'Assunta; il giorno 14, dopo la novena si svolge la processione, che accompagna la statua della Madonna dalla frazione alla chiesa parrocchiale in Ortona-centro. La statua viene poi riportata al Santuario la domenica seguente la festa dell'Assunta. Un'altra tradizione porta a celebrare la messa nella chiesa di Sulla Villa il giorno 24 dicembre, vigilia di Natale, al mattino.

 

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