O piazza dei triangoli,
io vedo con successo
ch'anche per te funzionano
le leggi del progresso.

Tu fosti un tempo misera,
fangosa e polverosa
or, col selciato in porfido,
è tutta un'altra cosa.

Ricordi il mal periodo,
quando, fra sassi e buchi,
insiem si disperavano muli,
cavalle e ciuchi?

Sei finalmente libera
da tali inconvenienti,
libera dalle critiche,
che ti movean le genti.

Ti guarda tutto il popolo
a malignare avezzo,
ma tace e più non giudica
con infimo disprezzo.

Ti guardi, giunta al termine,
t'ammiri quando piove,
ma lascia star - ti prego -
magagne vecchie e nuove.

Dover di vecchi e giovani,
dopo quattr'anni interi,
è ringraziare il sindaco,
la giunta e i consiglieri;

ed anche il segretario,
uomo di mezza età,
che a c'imentar le guardie
ha messo in società.

E, ultimo, gli applausi
vadano a mastro Pietro,
la gloria degli artefici,
l'artista senza ... metro.