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Un po' di storia

- Le poesie di Fulvio Asci: L'Otto Settembre -

 

Ciambelle e biscotti
da tempo son cotti,

son cotti i galletti,
son pronti i spaghetti.

Si cena, si danza,
si balla, si pranza,

si canta, si suona
tre giorni a Ortona.

Fan festa tre giorni
paese e dintorni.

E' festa per tutti:
per belli e per brutti,

per vecchio signore,
per tenero cuore,

per racchia zitella,
per giovane stella,

per chi ha gran voglia
di prendere moglie,

per chi, già sposato,
di lei s'è stufato.

Fa festa il padrone
col servo garzone,

col vil sagrestano
fa festa il pievano;

compari e parenti
son tutti contenti,

son tutti felici
parenti ed amici.

Si sentono spari,
s'accendono i fari,

si vede alla piazza
ballar la pupazza.

La gente per via
fa molta allegria:

chi parla e cammina,
chi resta in cantina,

chi beve, chi fuma,
ciascuno consuma.

E imbrogliano gli osti
la merce e i costi.

Son bravi i bandisti,
son lieti i turisti;

a prendere e a dare
ognun fa l'affare:

chi vende meloni,
chi innalza palloni,

chi al pubblico mostra
l'artistica giostra.

Fa soldi a palate
chi vende aranciate.

Ma il giorno finisce,
la festa sparisce.

A casa delusi
si torna confusi.

Poi tutto si tace:
ritorna la pace.

 

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