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Un po' di storia

- Le poesie di Fulvio Asci: Ferragosto ortonese -

 

Ai tanti turisti
romani d'Ortona,
ai gruppi più misti
di tutta la zona,

nel breve riposo
d'un lungo lavoro
l'augurio festoso
d'un dolce ristoro.

Se son villeggianti,
se son forestieri,
se sono gitanti
venuti di ieri,

se l'aria ed il loco,
se il clima lor piace,
qui sostino un poco,
riposino in pace.

Con macchine usate
oppur fuori serie,
venite, sostate,
passate le ferie.

Chi molto ci tiene
a bere e a mangiare,
può qui molte cose
la pancia sfamare.

Con galli ad arrosto,
salami e prosciutti
sarà un ferragosto
felice per tutti.

In alto od in basso,
ovunque voi siete,
lontano dal chiasso,
gustate la quiete.

All'ombra serena,
sui morbidi prati
val sempre la pena
sognare sdraiati.

Colui ch'ha più viva
passion per la pesca
si porti alla riva
con l'amo e con l'esca.

Chi, d'acqua già stanco,
desidera il monte,
lo trova di fianco,
di dietro e di fronte.

Se qui sosta in prova,
per perdere peso,
con sagoma nuova
rinasce l'obeso.

Gran gioia d'intorno
per ogni bambino
è l'alba del giorno,
è il sol mattutino.

E poi nelle sere
al giovin turista
le giovani schiere
rallegran la vista.

A notte, le stelle,
che stanno a guardare,
risplendon più belle
per farsi ammirare.

Or tace ogni cosa
e tace la gente,
il cuore riposa,
riposa la mente.

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