(fontana in piazza)

Dolce e cara fontanina,
fra la chiesa e la cantina,
dalla sera alla mattinaci
rallegra il tuo rumor.

Sempre lieta e sempre snella,
più t'invecchi e più sei bella:
sei l'antica e la sorella
dell'alcolico licor.

Ti sovrasta una signora,
che di nero s'incolora;
ha gli attrezzi e non lavora
per motivi che non so.

Riverita e rispettata,
un dì "Clelia" fu chiamata.
Va per lei la serenata
di chi scapolo restò.

Sulla solita pedana
sta di guardia alla fontana.
Non vi sembri cosa strana,
se in pensione ancor non va.

Sa benissimo la gente
che le pratiche son lente
e che "Clelia" indifferente
è a qualunque avversità.

Fu in passato assai cortese
con il popolo ortonese,
ma non so per quali offese
or si voglia vendicar.

Ha già fatto, fuori usanza,
a due bocche un'ordinanza,
costringendole in sostanza
a far loro scioperar.