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Un po' di storia

- Le poesie di Fulvio Asci: Cantico delle creature -

 

Sotto il sol di primavera
vola e canta, o capinera,
il tuo canto è la preghiera
che dà lode al buon Signor.

Su nell'aria fresca e bella
vola e canta, rondinella
per Colui che ti fe' snella
questo è un cantico d'amor.

Pettirossi e cardellini
cinquettanti nei giardini,
fra le siepi e i biancospini
gloria a Dio rendete ognor.

Animali alla foresta,
che il bel sole vi ridesta,
al risveglio sia la festa
a Chi è degno d'ogni onor.

E voi erbe e fior dei prati,
variopinti e profumati,
da voi sempre sian lodati
i misteri dei Signor.

E tu, vispo ruscelletto,
nell' incanto dei tuo letto,
piangi e ridi al Suo cospetto,
scorri e inneggia al Suo candor.

E allor che appar l'aurora
e nel cielo tutto indora,
terra e mare allor t'adora,
o Buon Dio, nel tuo splendor.

Similmente nel tramonti,
quando esultan valli e monti,
celebrate, o fiumi e fonti,
la beltà dei suo Fattor.

Giorno chiaro e pien d'incanto,
quieta notte in buio manto,
esaltate il Nome santo
di Colui che mai non muor.

Alla mistica armonia
faccia coro e compagnia
ogni uom, che in allegria
vive in pace col Signor.

 

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