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Un po' di storia
- Le poesie di Fulvio Asci: La canzone dell'acqua -
Allegre signorine,
or datevi da fare:
avrete senza fine
molt'acqua a consumare.
Usatela per bene:
per bere e cucinare;
usatela a dovere
sui panni da lavare.
Sciacquate e risciacquate
calzoni e calzettini,
i piatti e le posate,
le stanze e gli scalini.
Sciacquate alla fontana
la blusa e la gonnella,
sciacquateci la lana,
la seta e la flanella.
E tu, limitatore,
che servi poco o niente,
rompiti con fragore,
la scia servir la gente.
Lascia irrigare i frutti
degli orti e dei giardini,
e grascia sia per tutti
di rape e fagiolini.
Acqua abbondante, a secchi,
speranza di domani,
vieni a sturar gli orecchi,
vieni a pulir le mani.
Se pulirai le teste,
netti saranno i colli;
util sarai la festa,
se bollirai coi polli.
Per molti ancor sarai
ristoro in queste valli;
altro lavoro avrai
a immorbidire i calli.
Un ultimo servizio
avrà dall'acqua bella
chi sa, con buon giudizio
tirar la catenella.
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