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Un po' di storia

- La patria di Poppedio Silone -

 

La tradizione ha sempre sostenuto che Poppedio Silone fosse nato in una delle contrade dell'attuale paese di Ortona dei Marsi. Gli storici marsicani su questo punto sono stati sempre concordi, fino a quando Rosato Sciocchi, esaminando le iscrizioni rinvenute in contrada Castelrotto presso Manuvio (S.Benedetto dei Marsi), affermò che Poppedio Silone fosse nativo di questa città, la quale diede un altro valoroso condottiero agli eserciti italici nella Guerra Sociale: P. Vezzio Scatone. A ridare certezza che la patria di Silone fosse Ortona dei Marsi è stata una scoperta fatta nel secolo scorso e che è rimasta celebre negli annali ortonesi. La scoperta riguarda la tomba di famiglia di Silone. L'iscrizione dei cippo sepolcrale indica che nella tomba siano state sepolte due donne, madre e figlia: senz'altro si tratta di congiunti dei celebre capitano. questa tomba è stata ritrovata in contrada Le Rosee, vicino al fiume Giovenco, verso il lato sud del paese. Ecco come il Di Pietro riporta la notizia: "La moglie e la figlia di Poppedio Silone, ossia di quel Marso che ebbe la somma gloria di essere alla testa della Lega Italica nella Guerra Sociale, erano sepolte nel territorio di Oriona e propriamente nel locale detto "Le Rosce" alla destra sponda del fiume Giovenco, giusta il ceppo sepolcrale costà rinvenuto, che ora si conserva nella famiglia Buccella di Ortona. Dunque lo stesso Poppedio dovette appartenere per nascita al centro chiamato Fondo Grande risorto dopo la distruzione della città di Milionia, nel quale doveva avere la sua proprietà ed il sepolcro di famiglia".

Notiamo che lo storico contemporaneo al ritrovamento della tomba non ha esitazione nel ritenere che le due donne siano la moglie e la figlia di Silone. In una lettera del prof. Ugo Speranza, scritta a Giuseppe Buccella in data 11 nov. 1946 - lettera che il destinatario ci ha gentilmente concesso di consultare - si legge che anche lo storico marsicano Federico Terra ritiene che "Poppedio Silone sia proprio di quei luoghi (Ortona) o nato nei limiti dell'attuale territorio ortonese, ove in contrada Le Rosce fu messa allo scoperto dalle acque del Giovenco la seguente iscrizione riferitasi alla famiglia Poppedia:

POPPEDIA.P.F.SECONDA

FILLAE.OSSA.SITA.FITAE.

M.F.MATRI.OSSA.SITA

Questa iscrizione fu illustrata da Mons. Gio. Camillo Rossi e pubblicata la prima volta nel vol. 3, pag. 244 delle Memorie Ercolanesi, Napoli, 1843".

La lapide con la riportata iscrizione è rimasta conservata in casa Buccella fino ad alcuni anni fa; poi gli stessi Buccella la donarono al Museo Civico di Avezzano, dove ancora oggi si conserva. La scoperta avvenne nel 1814 e non ci sono noti i particolari del ritrovamento. Essa però si rilevò molto importante per gli oggetti che vi si ritrovarono, interessanti la toilette muliebre dei tempo di Roma: ombrello, pettine, pantofole, boccette per profumi.

A questo punto potrebbe porsi la domanda: come si spiegano le iscrizioni di Marruvio, citate dallo Sclocchi, se la tomba della famiglia Poppedia si trovava ad Ortona? Pensiamo che la risposta debba essere la seguente: Marruvium, al tempo della Guerra Sociale, poteva considerarsi, se non la capitale, certo una delle città principali dei Marsi. Per cui, se la Lega degli Italici si sentì in dovere di coniare una moneta in onore di Poppedio Silone ed i Sanniti gli tributarono un trionfo, ci sembra logico e verosimile che la città Marsicana di Manuvium abbia eretto cippi commemorativi dedicati al grande Condottiero. Questa nostra opinione viene suffragata da un altro fatto messo in rilievo dallo storico marsicano Colantoni, il quale ritiene che la famiglia di Poppedio Silone fosse imparentata con quella di Vezzio Scatone, uno dei dodici generali marsi della Guerra Sociale, nativo di Marruvium. Il Colantoni arriva a questa conclusione basandosi su altre iscrizioni, ritrovate in contrada Castelrotto, poco lontano da Marruvium. Riportiamo le iscrizioni come le abbiamo trovate nella citata lettera dei prof. Ugo Speranza:

Q.VETTIO.C.

IIII.VIR.l.

EX.TESTAMENTO.

F.SILONI.OPPIA.P.F.

D.ORNITRATU.OPPLAE.P.P.

UXORIS.

Queste due iscrizioni sono state trovate una vicina all'altra: ecco perché il Colantoni ha sostenuto la parentela dei due capitani. Per terminare riportiamo la testimonianza di un altro storico marsicano, Pietrantonio Corsignani, il quale sostiene che Poppedio Silone fu un capitano celebrato da Cicerone e da un'altra iscrizione, di cui però il Corsignani non dice dove l'abbia trovata:

Q.POMPED.MARS.IN.ACR.

BELL.CLAR.MEM.

E' evidente il riferimento al valore militare del nostro Personaggio.

 

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